AMORE MALATO:
QUANDO NARCISO È DONNA
di
ALESSANDRO DIADAMI
Genere: romanzo narrativa
Edizione: Youcanprint (2022)
Buongiorno lettori,
ringrazio molto l’agente letterario Marylin Santaniello per avermi fatto conoscere un autore nuovo e il suo romanzo, che recensisco oggi.
Alessandro Diadami affronta nel suo libro un argomento molto complesso che si verifica spesso al giorno d’oggi: il narcisismo.
Si tratta di una patologia che porta a un disturbo della personalità, dove la persona affetta non solo presta attenzione esclusivamente a se stessa, al suo aspetto e alle sue voglie, ma sfrutta letteralmente gli altri per raggiungere i suo scopi. Si tratta di persone prive di empatia, fissate con il pensiero di come gli altri le percepiscono e hanno un bisogno patologico di attenzione e di esibizione.
Non è semplice rendersi conto di avere a che fare con un narcisista perché spesso portano una maschera: si presentano come persone fragili e senza autostima.
Questo disturbo influisce molto anche sulle relazioni amorose, forse soprattutto su queste relazioni, perché per il narcisista non esiste l’altro/a, ma solo se stessi, come se fosse insensibile ai problemi altrui, come se non sapesse neanche provare dei veri sentimenti.
Il narcisismo è una patologia che colpisce sia donne e sia uomini.
Il romanzo di Alessandro Diadami è ispirato purtroppo a fatti successi all’autore, dove ha conosciuto una narcisista patologica… finendo nella sua trappola.
Nel romanzo il protagonista Alessandro uscito da poco da una relazione incontra Deborah, una donna un po’ più grande di lui e da cui si sente subito attratto. La donna si presenta, come detto prima, un soggetto con vari problemi – familiari e non – e una bassa autostima. Alessandro cerca di aiutarla in tutti i modi… fino a quando Deborah prende a ignorarlo, non trovando più il tempo di uscire e neanche di rispondere ai messaggi (certo il protagonista esagerava un po’ con i messaggi mandandogliene una valanga tutti i giorni, senza avere aspettato neanche una risposta da quegli precedenti: una caratteristica appunto del comportamento dei narcisisti è provocare un forte attaccamento nei propri confronti).
Alessandro non presta ascolto a nessuno, neppure al suo migliore amico che reputa un fratello, anzi inizia a credere che il problema sia lui stesso, che ha fatto o detto qualcosa che ha portato l’allontanamento di Deborah.
Per sua fortuna (chissà se sarà veramente una fortuna…) inizia a volerla dimenticare e incontra un’altra donna… ma avrà trovato finalmente la felicità? Sta a voi scoprirlo leggendo il libro.
La trama è interessante e affronta un argomento molto serio, un fenomeno diffusissimo, chi di voi non ha mai avuto a che fare con un narcisista? E non parlo solo dal punto di vista di una relazione amorosa, ma anche per lavoro, amici, familiari? Come detto prima, non si capisce subito di trovarci davanti a un narcisista, ma solo con il tempo la maschera cade.
Questo è il primo romanzo dell’autore e si nota anche dallo stile molto acerbo e descrittivo, mancando della tecnica narrativa nota come show, don’t tell ovvero mostrare e non raccontare semplicemente, rendendo così la storia senza dinamicità come se fosse un po’ piatta dal punto di vista narrativo, perché rappresenta una sorta di elenco di cosa fa il protagonista, senza permettere al lettore di entrare nella trama e vedere con i propri occhi, comprendere dai comportamenti dei personaggi le scene. Consiglierei quindi di effettuare un editing approfondito perché è un peccato dato la trama interessante e che può aiutare molte persone che si trovano in relazioni tossiche.
Le descrizioni dei personaggi invece sono molto ben fatte, si conoscono a fondo i protagonisti e alcuni dei personaggi secondari. E soprattutto si entra nell’anima del protagonista, conoscendo tutte le sue paure e i suoi pensieri.
Anche le descrizioni degli ambienti sono molto realistiche, facendo percepire al lettore tutto l’ambiente in cui si muove il protagonista.
Come detto prima, lo stile dell’autore è ancora acerbo, ma come tutto si può affinare e migliorare.
Nel complesso una storia interessante.
Grazie ancora a Marylin Santaniello per la collaborazione.
Buona lettura!
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