BlogTour:
Tematiche trattate nella trilogia
“Un Amore Incancellabile”

di Daniela Tess

Buongiorno lettori,
oggi partecipo a un’altra tappa del blogtour dedicato al romanzo Un amore incancellabile: Rinascita di Daniela Tess (qui il link della segnalazione se ve la siete persa).

Qui invece il link dell’altra tappa a cui ho partecipato: Periodo storico / abiti / politica – Un amore proibito e poi…

In questa tappa parliamo di tematiche trattate nella trilogia “Un Amore Incancellabile”

Le tematiche trattate in questa trilogia sono diverse. Sicuramente la più importante è quella riguardante la famiglia. I Tresham sono presenti in tutta la trilogia, con il loro legame forte, unico, spesso controverso. In ogni pagina si respira il senso di unione e appartenenza. Ovviamente questa tematica si sviluppa dal primo volume, “Ritorno”. I componenti della famiglia si amano tantissimo ma hanno anche forti contrasti. Ci sono sempre gli uni per gli altri ma proprio come ogni famiglia normale, ci sono scontri di volontà e varie tensioni. Mi è piaciuto descrivere le dinamiche che possono intercorrere in una famiglia del genere, mostrando però sempre la voglia di chiarire, ricomporre il conflitto, esprimere solidarietà e comprensione.

Le mie trilogie possono essere considerate un inno alla famiglia, nel senso più largo possibile, famiglia non solo di sangue ma anche per scelta, quella che uno desidera formare, quella che costruisce anche con gli amici o altri parenti.

Un altro tema che per me ha molto valore è quello dell’amore ovviamente, quell’amore che ti porta a fare qualsiasi sacrificio per la persona amata; c’è l’amore dei genitori verso i figli, quando le loro sofferenze diventano anche le proprie. Esso è incarnato soprattutto da Lucas ed Ayce, che soffrono e assorbono i problemi dei loro figli. Lo troviamo già in Ritorno ma ovviamente permea tutti e tre i libri.  C’è l’amore solare, gioioso, solidale tra fratelli; c’è l’amore passionale delle coppie, il sacrificio che Celeste farebbe per Simon e che Simon, a sua volta, alla fine vorrebbe fare per lei. C’è l’amore di Richard che vuole riscattarsi e dimostrare di essere un uomo migliore e quello di Eve che sceglie un uomo mettendolo al di sopra di tutto, anche del suo orgoglio, della sua vita e della sua reputazione, che lo mette al di sopra anche della famiglia, come accade in Ritorno e poi in Rimpianti.  C’è l’amore di una madre verso la creatura che porta in grembo, una donna che lotta con le unghie e con i denti per non soccombere e far nascere la sua creatura; c’è l’amore profondo e disinteressato di un uomo, Alden, che ama una donna ma non ne è ricambiato e che compirà una scelta estrema (Rinascita). C’è l’amore innocente di Marcus e Charlotte, fratelli solo di nome e non di sangue, anche se non osano riconoscere i loro sentimenti; c’è anche l’amore malato di una madre che manipola suo figlio per compiere una vile vendetta.

Un altro tema che mi sta a cuore è quello delle differenze di classe; qui, più che nella precedente trilogia, vediamo la differenza di vita tra l’aristocrazia e il popolo; Eve ci offre uno spaccato della condizione femminile; una donna ricca apparteneva prima al padre e poi al marito; una donna povera rischiava di morire in continuazione, era sottoposta ad angherie e umiliazioni di ogni genere, era un oggetto di nessun valore. Ho voluto che la mia eroina fosse generosa ed aiutasse le donne delle classi umili, non immaginando che anche lei avrebbe potuto trovarsi in quella situazione di povertà e disperazione. Spero, in Rimpianti, di aver descritto un piccolo spaccato della condizione delle classi più umili dell’Ottocento.

La lavandaia di Daumier

Altre tematiche molto importanti sono quella del perdono e della redenzione.

Il perdono è un sentimento controverso, visto a volte come un atto di debolezza. Invece per me perdonare è un atto di grande forza, che esprime il valore di una persona. In un amore incancellabile c’è il perdono di un padre verso la figlia che l’ha deluso, come in Lucas ed Eve; c’è il perdono di Eve a Richard, che fino alla fine non sappiamo se e come arriverà; c’è il perdono di Richard a sua madre, per le bugie che gli ha detto e al suo vero padre, per non essergli stato vicino. Ci sono tantissime sfumature di questo sentimento che libera chi lo concede più di chi lo riceve.

Infine, un altro tema importante è quello della redenzione. Chi si redime ovviamente è Richard. Sono sempre stata convinta che un uomo non sia mai o bianco o nero, ma abbia infinite sfumature. Non esiste il diavolo o il cattivo in assoluto, esistono esseri umani deboli, fragili, delusi, feriti che pensano di dover ripagare gli altri con la stessa moneta. E succede anche che un uomo bello, cinico, cresciuto senza padre e senza amore, scopra questo sentimento grazie a una ragazza completamente diversa da lui, innocente, pura, che gli dà quell’amore che non ha mai avuto in maniera pulita e disinteressata. Succede che quest’amore limpido possa toccargli il cuore e cambiarlo per sempre.

Infine, temi minori, sono quello della reputazione e del disagio mentale.

La reputazione, l’onore, sono oggi concetti superati ma per gli uomini che si muovevano negli ambienti aristocratici dell’Ottocento erano fondamentali. Non avere più una reputazione distruggeva la vita di una donna, che aveva come massima aspirazione trovare un marito e una buona sistemazione. Le chiacchiere e le maldicenze potevano non solo rovinare una donna ma spingerla anche a gesti estremi o a unioni improbabili e infelici, per riparare. Tutto questo sottolinea ancora di più quanto la donna fosse sottomessa agli uomini della sua vita che avevano davvero potere di vita e di morte verso di lei.

Per un uomo contava invece molto l’onore, per i nobili era fondamentale, senza onore si veniva considerati dei falliti, dei reietti. L’onore dava valore all’uomo e lo rendeva davvero pari dei suoi simili, meritevole di rispetto, con la stessa dignità e la stessa importanza.

Infine ho voluto parlare anche del disagio mentale. Si scoprirà che un personaggio imparentato con uno dei protagonisti è rinchiuso in una casa di cura. All’ epoca purtroppo le malattie mentali erano situazioni delicate, per un semplice disagio si poteva finire in queste strutture da dove era difficilissimo uscire e dove non si guariva facilmente; ho volutamente cercato una struttura diversa da Bedlam, che era il manicomio degli orrori; ma mentre mi documentavo ho avuto i brividi nel pensare a cosa subissero queste persone fragili. Fortunatamente anche in questo senso la scienza e la medicina sono andate avanti e ora si può non solo guarire ma stanno finalmente cadendo i tabù e i pregiudizi rispetto a queste forme di disturbi.

Dipinto della serie A Rake’s Progress di William Hogarth e che rappresenta il manicomio di Bedlam

Spero che le tematiche trattate possano essere di vostro interesse. Mi piace regalare ore di evasione ma nel contempo amo anche introdurre, laddove possibile, tematiche sociali importanti. Vorrei che i miei romanzi fossero leggeri, nel senso migliore del termine ma non sciocchi o superficiali; il mio desiderio è far sognare e nel contempo riflettere. Spero, con questa trilogia, di esserci riuscita.

Cosa ne pensate?
Sembra una serie molto interessante.

Mi raccomando passate anche dagli altri blog partecipanti per scoprire le altre tappe del blogtour, qui il calendario:

Buona lettura!