CENERE SULLA BRUGHIERA
di
FRANCESCA DE ANGELIS

Genere: romanzo narrativa

Edizione: Arduino Sacco (2016)

Buongiorno lettori,
se amate il romanzo “Cime Tempestose” di Emily Brontë sono sicura che apprezzerete anche “Cenere sulla brughiera“, nel cui finale si possono trovare tracce di ispirazione pure del noto film “Il corvo“.
La protagonista Catherine Barret, chiamata così proprio in onore del celebre libro della Brontë e che adora, è un’adolescente nata nella brughiera dello Yorkshire. Orfana dei genitori cresce con la zia Clarisse e la nonna Mary, ma sono costrette a emigrare e cercare di farsi una vita negli Stati Uniti.
La tragedia non ha fine (e in questo libro è proprio infinita). Nonna Mary muore e zia Clarisse si ammala, perde il lavoro ed è costretta ad andare in ospedale. Gli assistenti sociali si intromettono nella loro vita e affidano Cathy a una coppia, i Finch, che vuole prendersene cure… ma in realtà vogliono (o almeno la signora Finch) solamente i soldi per il mantenimento. Infatti a Cathy viene data una stanzina, sporca, piccola e viene maltratta in continuazione, sia psicologicamente che fisicamente.
Cathy cambia anche scuola, e tra professori e compagni di classe, pare che nessuno dimostri un po’ di simpatia per la protagonista, solamente tanta indifferenza e crudeltà.
L’unico che si avvicina a Cathy è Logan Singfield, un compagno di classe, anche lui vittima di scherzi e battute pesanti.
Tra i due si sviluppa una forte amicizia, che sboccia in amore, eppure saranno costretti a separarsi… e la vita di Cathy peggiora drasticamente!
Questo è un romanzo che mi ha lasciato senza parole!
Una storia più drammatica e triste di questa non l’avevo mai letta.
Prendete le sfortune di Catherine EarnshawOliver Twist, David Copperfield, e di tanti altri e mettetele assieme, beh non raggiungerete mai quelle provate dalla sola protagonista di questa storia.
Niente va nel verso giusto, e forse è perché la trama è così angosciante e ingiusta che spinge il lettore a continuare nella speranza che qualcosa di buona accada alla piccola Cathy. Si arriva così al finale… ancora più spietato dell’inizio!
Non avevo proprio immaginato una storia del genere.
Lo stile dell’autrice è molto particolare: la trama si svolge nel tempo presente, ma nel mondo in cui Francesca De Angelis narra le vicende e soprattutto grazie ai dialoghi molto elaborati, sembra che il tutto sia ambientato secoli prima, proprio come le vicende di “Cime Tempestose“.
I personaggi sono descritti magnificamente, sia nell’aspetto che nel carattere, riuscendo perfettamente a immaginarseli. Ciò che forse stona un po’ è l’appunto che tutti quanti appaiono cattivi e indifferenti con la protagonista, lasciamo pure stare i Finch, ma anche a scuola tutti i professori, la preside, i compagni, i vicini! Questo mi pare un po’ forzato.
Per correttezza devo aggiungere anche che quella che ho letto io è una bozza del romanzo, perciò spero che prima della stampa sia stata revisionata e corretta, perché ci sono diversi errori e refusi, e questi a volte distolgono troppo l’attenzione dalla trama.
In conclusione ve lo consiglio, perché la storia anche se ispirata a “Cime Tempestose” e “Il Corvo” è originale e sa appassionare da subito il lettore.
Complimenti Francesca e grazie per avermi fatto leggere il tuo libro!

Buona lettura!

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