I CENTO RACCONTI
DI
SEBASTIANO SCORDATO

Genere: #1 racconto narrativa
#2 racconto thriller psicologico
#3 racconto narrativa
#4 racconto psicologico

Edizione: #1 Youcanprint (2021)
#2 Youcanprint (2021)
#3 Youcanprint (2020)
#3 Youcanprint (2022)

Buongiorno lettori,
eccomi che torno con una recensione… o meglio quattro recensioni!
Sì perché oggi vi parlo di quattro diversi racconti, ma che fanno parte della stessa serie, cioè “I cento racconti” di Sebastiano Scordato.
Ma andiamo con ordine e analizziamo un racconto alla volta, poiché sono tutti diversi tra loro e hanno bisogno quindi di una spiegazione indipendente uno dall’altro.

Conta fino a dieci è il primo racconto, che più che un racconto lo definirei una sorta di lunga poesia.
Diviso in Estate, Primavera e Inverno… e una perplessità, o forse non ho compreso il senso, è un ordine “casuale” delle stagioni e l’assenza dell’autunno. Ma dato appunto che mi sembra molto una poesia, un viaggio nei ricordi, nelle emozioni e nei sentimenti del protagonista (forse stesso autore) c’è un senso che mi è sfuggito, un qualche parallelismo con il tema trattato di capitolo in capitolo.
La mia perplessità comunque non influisce sul giudizio del racconto, in quanto lo trovo molto suggestivo, trasportando il lettore come in un mondo antico e magico.
Un viaggio con le parole, un susseguirsi di immagini ed emozioni.
Davvero un bel racconto per estraniarsi dalla realtà.

Veritas, il secondo racconto è di tutt’altro genere, difatti il protagonista (di cui egli stesso è confuso sulla sua identità) è come sospeso tra due mondi, come se si trovasse in un sogno… o meglio un incubo.
I toni sono molto più cupi ed enigmatici, tutto è avvolto in un alone di mistero, non si comprende bene la fine di una realtà e l’inizio di un’altra.
Molto interessante anche questo racconto, e leggerlo mette quasi i brividi.
Non siete curiosi di scoprire i misteri, così arcani?

Il terzo racconto è il mio preferito!
Karma è una storia che giudicherei senza senso, come se ci si trovasse in un film di Fantozzi.
Diverte, ironico… ma con un finale pieno d’amore e una rivelazione totalmente inaspettata.
Il protagonista (su cui potrei scrivere chilometri di considerazioni dato tutte le situazioni in cui inciampa, anche letteralmente!) si ritrova, costretto dall’autore, a stare vicino a una donna… ma che cerca invece di allontanarlo.
Davvero una storia originale, sia nella trama che nello stile.

L’ultimo racconto è quello più profondo.
Il pianista narra l’amore vero, quello con l’A maiuscola, di un padre per il proprio figlio. Un figlio considerato purtroppo dalla comunità “non normale”, in quanto autistico.
Il padre però gli sta vicino sempre nella sua vita, soprattutto quando scopre il potere della musica. Già il figlio si calma suonando il piano. E per amore del figlio e della musica lo porta fino a New York.
Una storia davvero dolce, un racconto che piano piano svela l’identità del narratore e a chi si rivolge.
Si percepisce fin dall’inizio l’amore che sprigiona da ogni pagina.
Una piccola perplessità riguarda il finale, mi è sembrato come un po’ troncato, o meglio la storia del figlio si perde un po’. Dopo New York non si capisce cosa gli succede, se continua a suonare o meno.
Segnalo che all’interno del racconto ci sono anche dei QR Code che potete cercare per ascoltare la playlist del racconto. Un’idea molto carina, soprattutto ascoltare le varie tracce mentre si legge, facendosi trasportare dalla musica e dalle parole.

In conclusione sono tutti dei racconti molto belli, suscitano tutti delle emozioni intense, portando il lettore in un mondo lontano dalla realtà.
I personaggi sono descritti quel che bastano per farsi conoscere e amare.
Le ambientazioni sono tutte ben descritte, facendole immaginare alla perfezione
Complimenti all’autore e grazie ancora per avermi fatto conoscere queste stupende storie.

Buona lettura!

VOTAZIONE
(Uguale per tutti i racconti)

TRAMA          

PERSONAGGI

COPERTINA   

TITOLO          

SINOSSI