Intervista all’autore…
Paolo Fumagalli


Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Paolo Fumagalli, di cui vi avevo segnalato alcuni romanzi interessanti.

Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.


1 – Raccontaci di te.
Sono una persona tranquilla, che ha la testa nei libri e nei sogni a occhi aperti anche quando non sta scrivendo. Il mio amore per la letteratura influenza profondamente tutto ciò che faccio e vorrei fare, non a caso mi sono laureato proprio in Lettere. Amo molto anche il cinema, la musica, le passeggiate in mezzo alla natura.


2 – Quando è nata la passione per la scrittura?
Fin dall’infanzia. Già alle elementari mi piacevano i temi, soprattutto quelli di fantasia, che mi permettevano di inventare storie piene di elementi immaginari. Da ragazzino ho sempre cercato di scrivere qualcosa, come piccoli racconti o semplici fumetti. Crescendo ho approfondito questa passione e infine, una volta arrivato all’università, ho iniziato a impegnarmi seriamente scrivendo storie che speravo di veder pubblicate.


3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?
Ho partecipato a qualche concorso che ha portato alla pubblicazione di racconti in antologie di autori vari. Ho pubblicato anche due raccolte di racconti e diversi romanzi, i più recenti dei quali sono il libro fantasy “Il Trono del Narratore” e il romanzo fantastico per ragazzi e adulti “Il museo delle esperienze meravigliose”.


4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?
Dipende dai casi, non credo di avere una fonte e un metodo unici per trovare l’ispirazione. Visto che voglio scrivere storie che mi piacerebbe leggere, è davvero importante che lo spunto di partenza mi coinvolga molto, ma poi di solito lo elaboro e approfondisco parecchio prima di cominciare la stesura vera e propria. Non mi lascio prendere dalla smania, aspetto finché l’intuizione iniziale diventa un’idea completa e solida.


5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Di solito sono inventati. Ovviamente qualche dettaglio può provenire da persone reali o anche essere stimolato da altri personaggi letterari o storici, ma in genere si tratta appunto solo di alcuni particolari. Mi piace creare i personaggi e modellarli basandomi soprattutto sulla mia immaginazione.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Non ho mai pubblicato in self, quindi non posso giudicare per esperienza diretta. Non fa per me e non mi attira, ma magari altri scrittori si trovano bene e ottengono buoni risultati. 


7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?
Domanda non risposta in quanto non è un autore self.


8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?
Le ho sempre evitate. Come quasi tutti gli emergenti, ho commesso errori e avuto delusioni, ma almeno non ho mai fatto lo sbaglio di pagare per pubblicare.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?
Nel periodo di quarantena ho scritto un nuovo romanzo, l’ho cominciato all’inizio di marzo e finito verso la metà di giugno. Ovviamente parlo della prima stesura, quindi adesso devo ancora leggerlo, correggerlo, riscriverlo nelle parti che vanno sistemate. In generale sto sempre lavorando a qualcosa, o creando un romanzo nuovo o aggiustando quelli terminati. 


10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?
Come dicevo, l’amore per la letteratura e per la scrittura è la mia passione più forte e importante, non è il genere di hobby a cui ci si dedica solo per un paio d’ore alla settimana e al quale non si pensa per tutto il resto del tempo. In un anno sono davvero pochi i giorni in cui non scrivo, rileggo, correggo o mi dedico alla promozione dei miei libri.


11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?
Non ho un autore di riferimento, le ispirazioni cambiano a seconda del tipo di libro che scrivo. Per esempio “Il Trono del Narratore” ha legami con il fantasy classico e con Lord Dunsany, perché volevo creare atmosfere misteriose e incantate, adatte a riflessioni sulle storie e sui miti, staccate dalle tendenze che vanno più di moda al giorno d’oggi. Ma non è un vincolo, altri miei libri sono più vicini ad altri autori e molto lontani da un fantasy di questo tipo.

12 – Qual è il tuo libro preferito?
È una domanda a cui non so mai rispondere, o almeno non con convinzione assoluta. Sono rimasto molto legato ad alcuni libri che mi hanno colpito profondamente negli ultimi anni di liceo e nei primi di università, come “Il ritratto di Dorian Gray”, “Amleto”, “Il Maestro e Margherita”.


13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?
È molto complesso e pieno di problemi, di ingranaggi che non funzionano come dovrebbero. Non mi piacciono le occasioni in cui l’apparenza trionfa sulla sostanza, come ad esempio accade con gli autori molto più bravi a promuoversi che a scrivere o con gli editori ossessionati dalle mode. Per fortuna ci sono anche tante realtà belle, positive, serie e piene di passione.


14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?
Ho una pagina Facebook e anche una Instagram in cui, oltre a occuparmi delle mie pubblicazioni, parlo anche di altri libri e do spazio ad alcune delle fotografie che scatto. Rispondo volentieri anche ai messaggi dei lettori che mi contattano per dirmi il loro parere sui miei romanzi.


Grazie infinite Paolo per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta e spero di riuscire a leggere un giorno i tuoi libri.

Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto il suo libro.


Buona lettura!