Intervista all’autore…
Raffaele Fiorillo


Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Raffaele Fiorillo.

Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.


1 – Raccontaci di te.
Ciao! Mi chiamo Raffaele, classe 1989, sono nato e cresciuto in provincia di Napoli in un piccolo paese alla falde del Vesuvio dove ancora attualmente vivo. Dopo il diploma scientifico ho studiato Lingue e letterature all’Orientale di Napoli e dopo aver cambiato molti lavori sono approdato nella ristorazione.
Sono quello che molti definirebbero il classico nerd, anche se non sono mai stato un secchione ai tempi della scuola! Sono un lettore vorace da sempre, ma mi appassiona molto anche il cinema, il teatro e l’arte in generale. Sono anche un appassionato videogiocatore.
  

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?
Ero molto piccolo e da figlio unico spesso mi trovavo a giocare da solo in camera mia, i miei genitori avevano due macchine da scrivere Olivetti e iniziai per caso a utilizzarle: mi inventavo notizie e scrivevo finti articoli di giornale su quelle notizie, da lì la mia passione per il raccontare storie mi ha sempre accompagnato. 

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?
Ho pubblicato molti racconti in Internet su svariate piattaforme (in primis typee.it, la piattaforma online della scuola Belville di Milano), un paio di inediti sono finiti in alcune raccolte vendute in formato ebook e cartaceo, l’ultima volta è stata l’anno scorso al “Salone del Libro” di Napoli: ero l’unico racconto di fantascienza in mezzo a racconti classici, d’amore e a tratti banali che parlavano della mia città.
Essi vennero invece è il mio primo romanzo ed è pubblicato in self, in esclusiva su Amazon.
  

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?
Mi guardo intorno e porto sempre con me qualcosa per prendere appunti, oppure può capitare che legga un libro o veda una serie tv che mi fa appassionare ad un argomento da approfondire.  


5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

I miei personaggi sono sempre inventati ma ad ognuno di loro associo sempre una caratteristica fisica o mentale che mi riporta a qualcuno che conosco nella vita reale, anche solo un minimo dettaglio: mi serve quasi per prendere in giro me stesso e renderli ai miei occhi “reali”.  

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Domanda tosta, se ne potrebbe parlare per ore!
È una grande opportunità, senza ombra di dubbio. Dare una alternativa all’unica strada presente, ovvero passare da una CE, è sicuramente una bella cosa ma ovviamente ha dei limiti: prendendo Amazon come esempio, è tutto davvero semplice e permette praticamente a chiunque di mettersi in gioco e pubblicare qualcosa ma secondo me ciò non ti rende uno scrittore. Ho visto tanto materiale autopubblicato parecchio scadente (a volte addirittura carente sotto l’aspetto grammaticale).
Io la reputo una grande opportunità se utilizzata con intelligenza e un trampolino di lancio per arrivare ad una eventuale CE, o magari una strada da percorrere se si riesce ad essere imprenditori di se stessi.
  


7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?
Ho curato io ogni singolo aspetto. L’idea della copertina è stata di un mio amico e da lì sono partito per realizzarla, mentre per il testo mi sono avvalso del parere di due cari amici che mi hanno fatto da beta reader su alcuni passaggi.  


8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?
Una piaga da estirpare. Grazie ai social queste “case editrici” vengono segnalate e spero serva. Un editore è un imprenditore che investe su un autore e quest’ultimo non dovrebbe mai dover pagare per vedersi pubblicato. Stesso discorso vale per chi propone pre-order o crowfounding, lo trovo irrispettoso innanzitutto verso il potenziale lettore.  

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?
Ultimamente mi sto dedicando molto a leggere e guardare cose, sto recuperando gli arretrati insomma! In programma c’è sicuramente un secondo romanzo e sarà la diretta continuazione di Essi vennero, ho già deciso il titolo e sto buttando giù di tanto in tanto qualche idea per il primo soggetto.  


10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?
In generale sacrificando ore di sonno, ahahah! Ma è dura dopo un po’, la giornata è di ventiquattr’ore e a volte devo rinunciare anche a un po’ di vita sociale, ma in generale mi riesce abbastanza bene conciliare tutti gli impegni con la scrittura.  


11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?
Lovecraft e Tolkien. Maestri inarrivabili.  

12 – Qual è il tuo libro preferito?
Il Signore degli Anelli di JRR Tolkien.  


13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?
Non ho molta esperienza in questo mondo ma da quel che posso vedere sono abbastanza sicuro che sia un mondo che ha bisogno di svecchiarsi e di rinnovarsi.
Molti sono ancora convinti che un libro si fermi nello scaffale della libreria e un autore debba solo mettersi su un palchetto a parlare del suo lavoro in una classica presentazione di rito. Internet e il digitale offrono opportunità infinite e secondo me andrebbero colte.
Sopratutto molti dovrebbero essere un po’ più umili, a volte su Facebook le persone si autodefiniscono scrittori solo perché pubblicano 10 post al giorno e ricevono molti like! 😀
  


14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?


Grazie infinite Raffaele per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta e sai che “Il Signore degli Anelli” è il mio libro preferito in assoluto?!

Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto il suo libro.


Buona lettura!