Intervista all’autore…
Roberto Zaupa

Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Roberto Zaupa.

Autore già conosciuto per la recensione del suo romanzo Il dipinto, e qui vi lascio il link anche alla tappa del blogtour dedicato a cui ho partecipato.

Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

1 – Raccontaci di te.

Mi chiamo Roberto Zaupa. Vivo e lavoro a Genova. Anche se scrivo da anni ho incominciato a pubblicare solo di recente. Sono uno scrittore abbastanza versatile, nel senso che posso interpretare diversi generi. In questo momento quello in cui mi esprimo meglio è il thriller.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Circa cinque anni fa, quando la semplice lettura non riusciva più a darmi emozioni. Così ho incominciato a scrivere. Ovviamente continuo a essere un lettore accanito ma adesso lo faccio con un occhio diverso.

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Ho pubblicato a Marzo 2022 un romanzo “noir” dal titolo: “Il dipinto” con Algra Editore.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

Dall’osservazione della realtà. Mi interessano le contraddizioni del comportamento umano; per esempio mi chiedo perché alcune persone che hanno come obiettivo la felicità poi compiano, più o meno consapevolmente, delle scelte che sicuramente le renderanno infelici. Mi affascinano molto anche le contraddizioni della società in generale. Fortunatamente dall’osservazione della realtà emergono anche situazioni buffe e divertenti che inserisco qua e là nelle mie storie per rendere l’atmosfera meno “dark”.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Ne “Il dipinto” sono tutti inventati. In altre opere mi sono ispirato vagamente a persone reali ma ridisegnando completamente il contesto e il profilo psicologico.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

È una buona opportunità per uno scrittore perché non tutti gli autori riescono a trovare un editore per le loro opere. C’è sicuramente il rischio di avere prodotti di bassa qualità ma credo che il pubblico dei lettori sappia scegliere, giudicare ed eventualmente premiare le opere meritevoli, anche se magari un po’ fuori dagli schemi. Adesso anche alcune fiere del libro stanno dando spazio agli autori che si auto pubblicano e questa, secondo me, è una cosa positiva.

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

Non sono un tuttologo per cui se pubblicassi in self mi avvarrei sicuramente di collaboratori, soprattutto per la parte grafica e la copertina che sono al di fuori delle mie competenze.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

In mercati in cui è molto difficile emergere, come è quello editoriale, non mi sorprende che esistano. Mi sorprende di più che ci siano autori che, nel terzo millennio, accettano le loro proposte. Oggi, per chi non trova una CE free, ci sono molte alternative.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Ho un racconto “noir” molto intenso in cui un serial killer racconta il suo primo omicidio. Poi c’è una spy story ambientata a New York in cui do una soluzione credibile all’enigma del delitto in stanza chiusa. Infine sto lavorando a una “cover”, ma questo è un progetto iniziato da pochissimo e di cui è prematuro parlare.

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

Il mio lavoro principale è di sei ore al giorno. Quindi posso dedicare alla scrittura due ore al giorno più qualche week end. La sera non scrivo mai.

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

In questo momento a nessuno. Mi sono formato negli anni uno stile mio che cerco di perfezionare opera dopo opera. Quando ero agli inizi mi sono ispirato ad autori come Hemingway, Le Carré, Conan Doyle e altri.

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Ce ne sono molti. Se proprio devo scegliere dico “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie. In questo romanzo l’autrice ha avuto il coraggio di privarsi dei suoi famosi investigatori, scrivendo un intreccio pieno di tensione crescente con un finale da brivido.

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

In questo momento mi sembra che ci sia un grande entusiasmo. Ho la fortuna di essere stato invitato dal mio editore a promuovere il mio romanzo presso il Salone del libro di Torino 2022 e credo che l’edizione di quest’anno sarà memorabile perché quasi tutti vorranno esserci, dopo due anni difficili. Rimane, ovviamente, un settore con delle forti criticità, dove l’offerta è di molto superiore alla domanda e in cui ogni componente della filiera sembra pensare solo al proprio orticello. E, soprattutto, dove il libro è sempre meno strumento di cultura e sempre più prodotto da vetrina o da scaffale.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Potete contattarmi su Facebook. Non uso molto i social ma rispondo a tutti.

Grazie infinite Roberto per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, ed è vero, anche il settore dell’editoria è difficile, ma lavorando sodo i risultati si ottengono con il tempo.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto il suo libro.

Buona lettura!