Intervista all’autore…
Thomas Melis
Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Thomas Melis.
Autore di cui avevo recensito il romanzo Nessuno è intoccabile. E qui il link alla segnalazione del suo romanzo Milano. Il mondo non cambia. Omicidi, politica, criminalità sotto la Madonnina.
Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.
“Sono una persona abbastanza semplice che si occupa di commercio, copywriting e romanzi. Con questi ultimi, ho iniziato una decina di anni fa. Il 25 luglio 2022, invece, ho pubblicato “Milano. Il mondo non cambia”, il mio nuovo lavoro edito da Fratelli Frilli Editori”.
“Non c’è stato un momento esatto. Sono cose che si hanno dentro da sempre, comunque direi che la stesura della tesi di laurea, nel lontano 2007, ha rappresentato uno degli episodi attraverso i quali ho capito che potevo scrivere in modo serio e professionale”.
“Ho pubblicato tre libri, “A un passo dalla vita”, “Nessuno è intoccabile”, “Milano. Il mondo non cambia”, rispettivamente nel 2014, 2018 e 2022. Appartengono tutti al genere noir e trattano in modo diverso e per territori lontani tra loro, come Firenze, la Sardegna e Milano, l’influenza della malavita e della criminalità organizzata sulla vita quotidiana delle persone”.
“Principalmente dalla cronaca e dal lavoro di altri autori del genere noir/crime, ma non solo”.
“Completamente inventati ma, ovviamente, filtrati attraverso i miei occhi”.
“Non sono contrario, in linea di massimo, anche se l’assenza di un controllo di qualità prima della pubblicazione, rappresentato dall’inevitabile selezione effettuata dalle case editrici, anche quelle molto piccole, non mi sembra il modo migliore per presentarsi ai lettori”.
Domanda non risposta in quanto l’autore non è un self publisher.
“Ho un parere estremamente negativo. Se proprio si vuole pubblicare per forza un libro, meglio il self”.
“Per il momento sono impegnato nella promozione di “Milano. Il mondo non cambia”.
“Dipende dai periodi. Quando sto lavorando a un libro cerco di dedicare il massimo del tempo alla scrittura e alla revisione, organizzando i vari step in momenti precisi della giornata”.
“Ne ho tantissimi, ma prediligo la narrativa nazionale. Amo le storie con le quali posso rapportarmi, le ambientazioni che conosco a fondo. E ciò mi porta a scegliere scrittori italiani. Tra i principali un posto d’onore spetta senza dubbio al Collettivo Wu Ming di Bologna e a Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo Criminale e della saga sulla moderna mala romana iniziata con Suburra. Un’altra importante influenza viene da Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi che in forme diverse esprimono un modo di vedere la narrativa noir che mi piace molto. Potrei continuare menzionando gli stranieri o le letture più teoriche legate all’economia, alla storia e alla politica nazionale e internazionale, ma necessiterei davvero di troppo spazio”.
“Sarebbe troppo difficile selezionare e individuare il mio libro preferito tra tanti generi e argomenti che mi interessano. Posso però dirti che la Trilogia messicana di Don Wislow, quella composta da “Il potere del cane”, “Il cartello”, e “Il confine”, è stata fondamentale per la progettazione e stesura di “Milano. Il mondo non cambia.”
“Onestamente? Precisando che mi riferisco esclusivamente all’Italia, credo si tratti di un mondo difficile e chiuso, in particolar modo a causa della penuria di lettori e, di conseguenza, di soldi in circolazione.”
“Se volete potete trovarmi su
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Vi aspetto!”.
Grazie infinite Thomas per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, ed è vero il mondo dell’editoria, in Italia, è un po’ chiuso, speriamo che migliori e che la lettura coinvolga sempre più lettori.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
Buona lettura!