Intervista all’autore…
Valentina Dada Villani

Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Valentina Dada Villani, di cui vi avevo segnalato il romanzo Il medaglione del tempo.

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

 

 

 

1 – Raccontaci di te.

Mi chiamo Valentina e sono una viaggiatrice, di fatto e di mente. Ho quarant’anni su carta, malgrado la mia personalità viva ancora in un mondo spensierato, e se vogliamo un po’ bambino. Scrivo, dipingo, creo e fotografo; l’arte e la fantasia sono tutto per me, senza tutta questa grande cornice che mi sono creata attorno, credo proprio che non potrei vivere.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Da sempre.
Ero ancora un bambina quando incominciai ad appassionarmi alla lettura e alla scrittura. Ho sempre amato leggere, nella mia casa i libri non sono mai mancati. Tuttavia fu l’incontro con la bibliotecaria della mia scuola elementare a darmi l’input per la scrittura, Gigliola Colonnelli, della quale tengo ancora gelosamente una minuscola fotografia strappata da un pezzo di giornale appesa dinanzi la mia scrivania. Grazie alla passione regalatami da questa bella persona e da quel luogo fantastico, iniziai a “scrivere”, se così possiamo dire, libri di mia invenzione, dei quali realizzavo anche le copertine, per poi regalarli ad amici, parenti e insegnanti. Dopodiché, diciamo che accantonai per un attimo quelle mie passioni, per concentrarmi a fondo sul cammino della vita, talvolta fin troppo in salita, altre volte in discesa. Anni fa iniziai a scrivere per notiziari e riviste – dopo molta gavetta e studi approfonditi conseguii anche l’iscrizione all’albo – cercando forse di recuperare ciò che avevo perso: mi piaceva, amavo raccontare, informarmi, scoprire, tuttavia compresi che quella professione non mi completava ancora, finché un giorno, afferrai la penna nella mia mano e iniziai a gettare le basi del mio primo romanzo, “Il medaglione del tempo”. Ed ora eccomi qua!

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Come dicevo poc’anzi, “Il medaglione del tempo” è il mio primo romanzo pubblicato.
Tuttavia, da quando mi sono ritrovata, non ho più smesso di scrivere. Ho un secondo romanzo in pubblicazione per i prossimi mesi, un terzo già in sede di valutazione e altri due in cantiere.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

Da tutto e da niente. Ci sono eventi, luoghi o persone che talvolta per un piccolo ed insignificante input danno il via alla scrittura, dopodiché esce tutto fuori in forma del tutto naturale dalla mia mano e dalla mia testa, tanto che spesso resto sconcertata, poiché proprio non me lo so spiegare. Ma forse è giusto così, i fatti naturali credo non abbiano bisogno di troppe spiegazioni, semplicemente si seguono, e il resto va che va da sé.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Alcuni personaggi sono inventati di sana pianta dalla mia fantasia, altri presentano caratteristiche di persone che ho incontrato durante il corso della mia vita e dei miei viaggi, o altri (nel caso degli animali) che ho letto da qualche parte, sebbene in seguito li abbia creati e modificati a mio piacimento.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Non sono molto per la quale a dire il vero. Alcune persone, quando raccontai loro del mio romanzo, mi consigliarono l’auto pubblicazione, per un discorso di indipendenza, economica e non. Non l’ho mai preso in considerazione, poiché credo fermamente che il parere di professionisti sia sacrosanto: è logico che l’autore apprezzi il suo lavoro, per forza, l’ha scritto lui, tuttavia serve assolutamente chi ne sa di più, per poter comprendere se questo è realmente ben fatto o meno.

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

Non sono un autore self, ma vorrei commentare ugualmente parte della vostra domanda. Credo che agenzie letterarie, corsi di scrittura creativa in genere e via dicendo servano a poco, semplicemente perché se una cosa l’hai dentro ce l’hai, ed è tua, tua e solamente tua. Magari forse potrebbero migliorarti, questo si, ma allora si intaccherebbe quello che dovrebbe restare un elemento naturale della persona.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

Beh, anche in questo caso devo rispondere in maniera negativa, sempre collegandomi a ciò che ho detto precedentemente. Quando iniziai ad inviare il mio romanzo, dato che era la mia prima esperienza, erroneamente non mi accorsi di aver trasmesso la proposta anche a qualche casa editrice a pagamento. Mi contattarono ma rifiutai, senza pensarci un attimo. Se un lavoro è buono, è buono. Punto. Quando ti viene proposto di pagare per darlo alla luce, allora è evidente che qualcosa non va, sicché credo non abbia senso dargli vita.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Si, come già annunciato ho due romanzi in cantiere.
In tutta sincerità preferisco focalizzarmi su una cosa sola, in qualunque ambito, a maggior ragione quando scrivo, perché per me scrivere è anche vivere di quell’avventura. Quando mi dedico ad un romanzo non vedo nulla intorno a me, se non quello, e vivo delle emozioni che mi regala. Ero quasi giunta al termine del mio quarto, quando una notte, il quinto iniziò a martellarmi forte nella testa, al punto che fissare solo alcuni elementi nel mio taccuino, con il fine di non scordarmene, non si poteva più fare. Sicché sono stata obbligata a cominciarlo, accantonando per un attimo gli ultimi capitoli del precedente.

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

È assolutamente impossibile farlo. Viaggio e lavoro sei mesi all’anno, ho impostato la mia vita riuscendo a lavorare solo la metà di un ciclo annuale; non sono una persona che ha bisogno di chissà cosa, non ho particolari vizi e nemmeno grandi necessità, se non portare avanti le mie passioni dedicandogli tempo. Mesi addietro ho tentato di scrivere mentre lavoravo, tuttavia ho dovuto smettere, perché mi accorsi che la cosa non era fattibile. Per quanto riguarda la vita non lavorativa, beh, quando scrivo la annullo: amici, uscite e chi più ne ha più ne metta, riesco a dedicarmi solo al mio cane, ma per tutto il resto, ci sono solo io: io, il mio quaderno, la mia penna e le mie avventure fantastiche.

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

Non mi ispiro a nessuno. Seguo solo me stessa.

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Ce ne sono parecchi direi, ma se devo proprio sceglierne uno, direi “Kitchen” di Banana Yoshimoto.

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

Credo che sia un gran bel mondo, ci sono parecchie case editrici che non smettono di inseguire i loro ideali, la mia, ad esempio, ne è una prova. Detto ciò, ci sono anche quelli che guardano solo il profilo commerciale della cosa, ma fortunatamente sono molto pochi, a mio avviso, naturalmente.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Non possiedo blog personali, e come noterete le mie pagine social, ahimè, non sono molto curate, amo perdere il mio tempo in altro, ecco tutto, sebbene sappia perfettamente quanto sia importante la tecnologia oggigiorno. Se volete seguirmi, o scrivermi magari, alla mia pagina Instagram mi trovate come valentina_dada. Sul social Facebook sono Valentina Dada Villani.

Grazie infinite Valentina per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, ed è vero: quando si scrive tutto scompare.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto il suo libro.

Buona lettura!