L’ULTIMA PRIMAVERA DEL SECOLO
di
DOMENICO IPPOLITO
 
 
Genere: romanzo di formazione
 
Edizione: Aporema Edizioni (2019)
 

Buongiorno lettori,
torniamo indietro nel tempo di qualche anno… fino alla fine del secolo scorso, in un tempo che sembra lontano e vicino contemporaneamente.

 

Fabio è un ragazzo di tredici anni che ha appena concluso la terza media e si appresta a iscriversi alle superiori. I genitori vorrebbero che si iscrivesse a ragioneria, ma lui vorrebbe andare al liceo scientifico… alla fine riesce a spuntarla, grazie anche al prezioso consiglio di Martina, una ragazza di un anno in meno, ma che ha già finito anche lei le scuole medie. Anche lei vive la stessa situazione, i genitori non le permettono di frequentare il liceo artistico, vorrebbero mandarla a una scuola privata.

A settembre però Fabio e Martina si ritrovano nella stessa scuola, ma in sezioni diverse. Il nostro protagonista non ha mai smesso di pensare a quella ragazza strana e particolare, diversa da tutte le sue coetanee. Capisce così di essersene innamorato.
Martina però ha atteggiamenti contradditori verso Fabio: a volte gli confida i suoi segreti, a volte a mala pena lo saluta, altre volte lo abbraccia e altre volte ancora neanche lo guarda negli occhi.
Fabio non sa spiegarsi questi comportamenti altalenanti, in più iniziano girare molte voci su di lei e su un ipotetico fidanzato, più grande e forse anche spacciatore di droga.
Neanche confidarsi con Alessio, il suo amico – per così dire – serve a Fabio, e con il tempo deve vedersela con problemi sempre maggiori, dopo aver conosciuto il cugino di Alessio e un giovane ex carabiniere, tutt’altro che dedito alla legge… fino a quando i problemi si trasformano in orrori!
Un romanzo dalla trama intricata e molto interessante sulla vita di questi giovani ragazzi. Una storia che appassiona il lettore trascinandolo nelle pagine del libro e facendogli perdere la percezione del tempo che passa, perché la storia scorre tranquilla, lentamente facendo conoscere i personaggi, come interagiscono tra loro, il luogo in cui abitano e tutte le situazioni esistenti, poi a mano a mano che i capitoli si susseguono il ritmo della narrazione aumenta. I fatti si svolgono velocemente portando il lettore a voler capire maggiormente le motivazioni che spingono i personaggi a comportarsi in determinati modi.
L’autore è molto bravo a narrare le varie scene facendo emergere le emozioni, i pensieri e le paure del protagonista, creando così una grande empatia con il lettore.
Mi è piaciuto molto l’inserimento sullo sfondo della storia di episodi di guerra in Kosovo, dando così una maggiore realtà alla trama e contestualizzando bene il periodo storico in cui è ambientata, portando quindi il lettore a immaginarsi le scene nei minimi dettagli.
Anche i personaggi sono descritti molto bene, non solo dei due protagonisti Fabio e Martina, ma anche quelli secondari. 
L’autore è stato molto accurato soprattutto dal punto di vista psicologico, facendo emergere i loro diversi caratteri e comportamenti.
Un bel romanzo da non perdere!
Grazie ancora all’autore per questa bella storia.
 
Buona lettura!

 
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