MAISON ROUGE
di
PASQUALE CAPRARO

Genere: romanzo narrativa

Edizione: Astro Edizioni (2017)

Buongiorno lettori,
eccomi con un altro romanzo inviatomi gentilmente dall’Agenzia letteraria Saper scrivere, che ringrazio ancora molto per avermi contattato e proposto questa collaborazione (Saper scrivere si occupa di editoria a tutti i livelli: correzione di bozza, editing, scouting, traduzioni e impaginazioni, ghostwriting e anche ufficio stampa).
Il romanzo inizia con una ragazza, Colette, che visita una casa… ma subito dopo si torna indietro nel tempo e incontriamo Amélie, una giovane donna di provincia, molto bella, che viene notata da Madame Claire, la quale la conduce a Parigi.
A causa di un malinteso, Madame Claire (maîtresse di un bordello, la Maison Rouge) costringe Amélie a lavorarvi.
La prima notte la protagonista incontra Gilbert… e subito scocca l’amore.
Come Romeo e Giulietta il loro amore è ostacolato da diversi fattori e persone: le differenze di ceto sociale, Madame Claire, il noto banchiere che corteggia Amélie…
Beh, alla fine Amélie riesce a uscire dalla Maison Rouge, ma i problemi non sono ancora finiti!
Cosa succederà ancora alla nostra giovane protagonista?
Non potete immaginarvelo!
La storia de Maison Rouge l’ho trovata abbastanza carina nell’insieme, ma per più della metà del libro ho fatto fatica ad appassionarmi, non riusciva a coinvolgermi ed è stato un pochino pesante da leggere. Invece le ultime cinquanta pagine, più o meno, sono volate… sarà anche per il fatto che sono accaduti moltissimi colpi di scena inimmaginabili, una volta che la protagonista esce dal bordello, da non farmi più smettere di leggere e di voler scoprire tutti gli intrighi.
Questi colpi di scena però hanno anche aggrovigliato moltissimo la storia, tanto che ho dovuto fermarmi un attimo per fare il punto della situazione, già perché sono arrivati nuovi personaggi e ognuno era collegato ad altri in vari modi (non vi voglio anticipare niente per non togliervi la sorpresa).
Lo stile dell’autore è molto limpido e chiaro, che fa immergere il lettore nella Parigi di fine ottocento, tra gli artisti della Belle époque… infatti l’ambientazione è ciò che ho apprezzato di più del romanzo, pare proprio di camminare tra le rue della capitale francese.
I personaggi sono descritti abbastanza, soprattutto spicca la loro personalità e i loro pensieri. Inoltre l’autore ha saputo utilizzare molto bene personaggi di fantasia con alcuni realmente esistiti.
Alcune questioni però sono lasciate in sospeso (oppure sono io a essere troppo curiosa?). Attenzione, qui di seguito rivelo alcuni aspetti della trama, se non volete saperli, saltate la parte evidenziato in giallo. Prima di tutto, che fine fa Gilbert? Si è arruolato nella legione straniera, e poi? Non ha mai saputo di aver un figlio? E tutti gli altri personaggi, Marie (Susanne), Maria Caira, Madame Claire, Annette, ma anche la moglie di Leroy e il notaio? Cosa succede a tutti loro?
Un libro interessante comunque per passare qualche giornata in tranquillità.

Buona lettura!

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