MOSER E SARONNI
IL DUELLO INFINITO
di
BEPPE CONTI

 
Genere: saggio sport / biografie
 
Edizione: Diarkos (2020)
 

Buongiorno lettori,

se mi seguite da un po’ saprete che il ciclismo è uno dei miei sport preferiti, mi piace vedere le corse dei professionisti e dei dilettanti di ogni categoria, donne e uomini, ovviamente adesso si possono guardare solo in televisione e non più viverle dal vivo per non creare assembramenti, però in televisione vengono trasmesse molte gare dei professionisti, sia in Italia che all’estero, e a volte vengono riproposte anche corse del passato di grandi ciclisti, come i due personaggi di cui vi parlo oggi: Francesco Moser e Beppe Saronni.

 

Nel ciclismo ci sono state molte rivalità, una su tutte che conosceranno anche chi non segue questo sport è quella di Bartali e Coppi. Invece una delle ultime grandi rivalità è stata proprio quella tra Moser e Saronni, uomini e ciclisti diversi, ma legati dalla passione per la bicicletta, dalle grandi doti e dalle numerose vittorie.
Francesco Moser (classe 1951), nato in Trentino in una famiglia di ciclisti, diventa professionista nel 1973 per la Filotex.
Giuseppe Saronni, chiamato Beppe (classe 1957), nato a Novara, ma con origini lombarde, anche lui è un predestinato – come l’autore Beppe Conti lo definisce – essendo nato in una famiglia di sportivi, passa al professionismo nel 1977 all’età di soli 19 anni e mezzo con la Scic.
La rivalità nasce immediatamente tra questi due grandi campioni, durante le corse studiandosi l’un l’altro e alla fine delle corse con dichiarazioni alla stampa e frecciatine di ogni genere. Neppure quando erano assieme nella squadra della nazionale riuscivano ad andare d’accordo, al massimo si ignoravano.
Beppe Conti ha saputo scrivere un ottimo saggio / biografia che ripercorre le loro carriere, facendo vivere al lettore le loro vittorie e le loro sconfitte, sì perché la loro rivalità li ha spinti a perdere molte corse, ovviamente gli avversari conoscevano la loro reciproca antipatia, così ne approfittavano, nel modo del tutto onesto, perché Moser e Saronni piuttosto che far vincere l’avversario lasciavano vincere un terzo (dichiarazioni che più volte hanno fatto loro stessi). 
Chissà quante corse invece avrebbero potuto vincere se avessero collaborato tra loro?
L’autore è stato molto bravo non solo nello spiegare nei dettagli gli anni in cui Moser e Saronni gareggiavano, riportando anche le interviste fatte a quel tempo, ma anche contestualizzando il periodo storico, di anno in anno, parlando così pure delle vicende politiche, delle tragedie come quelle operate dalle Brigate Rosse, dai vari lutti nel mondo e anche le vittorie negli altri sport.
Il libro inoltre contiene due prefazioni, scritte direttamente una da Moser e l’altra da Saronni.
A fine libro invece si trova l’elenco di tutte le loro vittorie.
Un bellissimo libro per tutti gli appassionati di ciclismo, per gli sportivi e per tutti coloro che vogliono leggere un piacevole libro di biografie.
Di Beppe Conti vi lascio il link alla recensione di un altro bel libro di biografie di ciclisti: Le leggende del ciclismo.
Grazie ancora tantissimo alla Diarkos per la collaborazione e avermi inviato questo libro.
 
Buona lettura!

 

 

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