Segnalazione:
Fichi di marzo
di
Maria Kristine Rapino

Buongiorno lettori,
per Sperling & Kupfer eccovi il romanzo “Fichi di marzo” di Maria Kristine Rapino.

«NON C’È LUOGO PIÙ DOLCE E TERRIBILE, UN INFERNALE PARADISO DAL QUALE È IMPOSSIBILE FUGGIRE, DELLA FAMIGLIA. CON UNA SCRITTURA LIEVE E DELICATA, SEMPRE DOLENTE E APPASSIONATA, KRISTINE MARIA RAPINO DIPINGE PERSONAGGI E SITUAZIONI CON L’INSOLITA IMPREVISTA DOLCEZZA DEI FICHI DI MARZO.»                                          MAURIZIO DE GIOVANNI

UNA SAGA FAMIGLIARE CHE RACCONTA LA STORIA DI UNA FAMIGLIA DI PASTAI ORIGINARIA DELLA MAJELLA, L’ISPIRAZIONE NASCE DALL’EX PASTIFICO ORSATTI, EDIFICIO STORICO

Biografia:
Kristine Maria Rapino è nata nel 1982 e vive a Chieti, dove lavora nel sociale. È editor e docente di scrittura creativa alla Scuola Macondo. Ha studiato recitazione e sceneggiatura e ha lavorato per il teatro e a Cinecittà. È stata finalista al Premio Letterario Rai La Giara e concorrente del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. Nel 2014 ha vinto il Premio Letterario Sándor Márai ed è stata finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como.

Genere: romanzo narrativa
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 30 agosto 2022
Numero pagine: 336

Sinossi:
Per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta. Era un’occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell’antico mulino, ai piedi della Majella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri. Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio.

La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l’uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un’esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli. Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.

 

Interessante.
Voi cosa ne pensate?

Buona lettura!