Segnalazione:
Inchiostro
di
Giorgia Leuratti

Buongiorno lettori,
in collaborazione con L’Altrove Ufficio Stampa (L’Ufficio Stampa svolge la funzione di collegamento con i media, occupandosi della comunicazione al fine di promuovere artisti, scrittori, aziende, eventi, iniziative, prodotti (artistici e non) in modo efficace) vi segnalo la raccolta di poesie: “Inchiostro” di Giorgia Leuratti, edita Robin. 

La silloge, opera prima della giovane autrice, reca in sé l’urgenza viscerale di essere “esistenza”.

L’inchiostro diviene per Giorgia impronta di vita in grado di scavare nelle sfumature degli eventi e scoprire nuove e antiche suggestioni.

“Tutto il fermento che vi era all’origine della mia scrittura, attraverso “Inchiostro” ha preso forma: dapprima vi era solo una confusionaria urgenza espressiva, ora il movimento dentro di me si sta incanalando in una sua più reale traiettoria, in una sua ricerca, in un suo linguaggio” Giorgia Leuratti

Biografia:
Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente interesse verso la scrittura e il teatro.

Tornata a Roma studia critica teatrale presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura dei clown, da Jean Starobinski a Pippo Delbono. Negli stessi anni comincia a scrivere per la testata giornalistica Quarta Parete divenendo giornalista nel gennaio del 2022.

Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva.

http://www.robinedizioni.it/nuovo/inchiostro

Genere: raccolta di poesie
Editore: Robin
Data di pubblicazione: 18 marzo 2021
Numero pagine: 104

Sinossi:
Inchiostro è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che, come il sangue, reca in sé l’urgenza di trasportare in superficie una componente viscerale traboccante. Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi linguaggio e oggetto di trasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta assegnando alle poesie – oggetto del suo imprimersi – il ruolo di organismi vitali, agenti in una struttura che richiama quella della tragedia greca. Così come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine del proprio dolore, la raccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle sfumature degli eventi e di esplorarne le suggestioni, per trovare nell’epifania poetica ciò che risolva la loro intermittenza.

 

Vi lascio anche il comunicato stampa:

“Inchiostro” di Giorgia Leuratti: una silloge poetica per esplorare nuove e antiche suggestioni

È disponibile in libreria e nei principali store online dal 31 marzo “Inchiostro” di Giorgia Leuratti edito da Robin Edizioni.

La silloge poetica, opera prima della giovane autrice, reca in sé l’urgenza viscerale di essere “esistenza”.

L’inchiostro diviene per Giorgia impronta di vita in grado di scavare nelle sfumature degli eventi e scoprire nuove e antiche suggestioni.

 

“Tutto il fermento che vi era all’origine della mia scrittura, attraverso “Inchiostro” ha preso forma: dapprima vi era solo una confusionaria urgenza espressiva, ora il movimento dentro di me si sta incanalando in una sua più reale traiettoria, in una sua ricerca, in un suo linguaggio” Giorgia Leuratti

“Inchiostro” è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che, come il sangue, reca in sé l’urgenza di trasportare in superficie una componente viscerale traboccante.

Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi linguaggio e oggetto di trasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta assegnando alle poesie- oggetto del suo imprimersi- il ruolo di organismi vitali, agenti in una struttura che richiama quella della tragedia greca.

Cosi come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine del proprio dolore, la raccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle sfumature degli eventi e di esplorarne le suggestioni, per trovare nell’epifania poetica, ciò che risolva la loro intermittenza.

#31

Aspetto

lo sgranchirsi dell’alba

il lento flettersi

delle giunture

l’afflato tremulo

degli spifferi.

Attendo il non gesto

il non atto

il non detto

che possa fluire sghembo

dalla mia nuca

fin sulla schiena.

 

Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!