Segnalazione:
The Origins
Abisso
di
Martina Koaluch Alice

Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: “The Origins – Abisso” di Martina Koaluch Alice.

Biografia:
Martina Koaluch Alice nasce in una calda notte di giugno a Roma. Al contrario di molti altri autori, scopre la sua passione per la scrittura solo all’età di sedici anni quando, finite le preparazioni agli esami di terzo superiore e dovendo aspettare gli altri, per noia inizia ad abbozzare i primi capitoli di una storia inventata da lei già da tanto.

Questa inclinazione la spinge a cercare online un modo per darle liberamente sfogo, e con la creazione di copertine per dare un volto ai propri scritti inizia a sviluppare una passione verso la grafica.

Da tutto ciò nasce The Changers, saga che impara ad amare e che verrà pubblicata a partire dal 2016; e, in seguito, Per Aspera ad Astra, serie decisamente più matura di qualsiasi altra opera, alla quale dona tutta se stessa.

The Changers apre le porte a un mondo che non si accontenta di restare tra quelle pagine, e così nel 2022 prende vita anche The Origins, una saga scollegata dalla principale ma ambientata nello stesso universo, nel futuro. 

Genere: romanzo Urban fantasy / distopico
Editore: self publishing Amazon
Data di pubblicazione: 30 giugno 2022
Numero pagine: 360

Sinossi:
Prima regola dell’Istituto: non farsi trasportare dai sentimenti. In battaglia non c’è spazio per affetto o paura, gli origins devono essere macchine da guerra pronte a tutto.

Raggiungere il Legame Eccelso e divenire membro del Consiglio è l’aspirazione principale di Isla sin da quando, da bambina, è divenuta allieva dell’Istituto degli origins, individui in grado di usare la magia originale. Per esaudire il suo sogno ha però bisogno che il Consiglio trovi per lei una controparte changer con cui instaurare un legame di sangue, affine a lei in corpo e spirito, come accade per ogni allievo.
Isla è l’unica della sua età a essere ancora sprovvista di una compagna, e quando le viene finalmente annunciato che è arrivato il suo momento, crede di poter coronare il suo sogno. Non ha fatto i conti, tuttavia, con la scioccante novità che le si presenta davanti: anziché avere una ragazza con cui legarsi, come accade per tutte le origins, le viene assegnato
un changer di sesso maschile, portatore di uno sguardo tenebroso che nasconde segreti che lei ha il compito di scoprire.

Ma cosa accadrebbe se le informazioni nella sua testa distruggessero i pilastri fondamentali di ciò in cui crede e ha sempre creduto?

Vi lascio anche degli estratti:
Dal capitolo 1
«Fatelo entrare» disse il Supremo, a nessuno in particolare.
Non aveva alzato il tono, eppure la porta si aprì, quella opposta all’entrata da cui eravamo arrivati. Due guardie fecero il loro ingresso nella stanza, le identificai subito per via della divisa che indossavano. Ciò che non riconobbi fu invece il volto del terzo presente, un ragazzo che fissava davanti a sé nel vuoto. Era vestito con la stessa identica tuta che ogni allievo portava per gli allenamenti, ma non l’avevo mai visto prima.
Più di tutto, fu il suo aspetto a colpirmi: la chioma spettinata era tanto scura da non riflettere la luce, così come l’iride destra, che pareva pronta a inghiottire qualsiasi cosa. Ma l’elemento più disturbante era l’eterocromia che presentava la sinistra, colorata di un castano sbiadito che sfiorava in più punti sfumature rosate e rossastre, innaturali.

Due occhi discordanti che mi osservavano, mi scrutavano dal volto pallido e leggermente scavato, sopra due occhiaie non indifferenti accentuate dall’ombra che alcune nerissime ciocche più lunghe gettavano sul viso.
Il ragazzo mosse appena le labbra in una parola sussurrata che nessuno udì. Non fui in grado di comprenderla, ma per qualche motivo mi inquietò.
Il rumore della porta che si chiudeva mi richiamò alla realtà, e mi accorsi che le sentinelle erano sparite. Il silenzio si protrasse a lungo, e quando il Consigliere Supremo parlò, la sua voce risuonò forte nella stanza, protagonista.
«Ecco il tuo changer, Isla.»

Dal capitolo 9
Fu il rumore della sedia che strusciava sul pavimento a richiamarmi verso la figura imponente, scurita dall’ombra, che ora mi sovrastava. La sua visione mi distrasse tanto che mi ferii nel tentativo di prendere l’ultimo frantume di vetro.
Sussultai e riabbassai il viso per controllare la mano. Un taglio attraversava l’intero palmo e lo riempiva di piccole gocce rossastre che si stavano unendo per formare una striscia cremisi.
Serrai il pugno, e quando tornai a focalizzare l’attenzione sul ragazzo, lui era davanti a me. Si era abbassato fino a potermi guardare negli occhi; i suoi non promettevano nulla di buono. Notai subito che tra le dita teneva un grande frammento macchiato di sangue, tanto appuntito da luccicare sull’estremità, e registrai il pericolo che tutt’a un tratto pareva emanare la figura davanti a me. Lo stava stringendo, lacerandosi la pelle nei punti di maggior pressione, ma dalla sua espressione truce non traspariva nessun accenno di dolore. Non pareva proprio rendersene conto, in realtà.
Alternai lo sguardo dal vetro affilato al volto minaccioso di lui, in difensiva. Mi rigirai tra i polpastrelli l’ultimo pezzo raccolto, attenta a non tagliarmi di nuovo, valutando le possibilità che avevo di utilizzare un’arma tanto minuta, nel caso lui mi attaccasse. Non sapevo spiegarmi quel pensiero, ma l’istinto di guerriera mi comunicava di stare all’erta. Non potevo fare a meno di essere realista e valutare ogni elemento
favorevole in caso di uno scontro, eppure era tutto così sbagliato, così improbabile l’idea che il mio legato sembrasse intenzionato a farmi del male, con quel viso spaventoso e quelle iridi inquietanti che portavano minacce.
Avevo ancora le schegge nella sinistra, quelle sarebbero state la mia arma. Al mio fianco c’era sufficiente spazio per schivare un eventuale attacco. Infine, avevo l’Elementalismo. Avrei potuto usare del ghiaccio senza preoccuparmi poiché io ero immune a quella debolezza. Il changer indossava la divisa protettiva, che in parte lo difendeva dal freddo, ma se fossi riuscita ad avvicinarmi abbastanza avrei potuto indirizzare la magia in punti scoperti.
La mia mente viaggiò su calcoli e probabilità mentre lui mi fissava. Il suo sangue iniziò presto a colare sul pavimento, ma pareva ancora non accorgersene. Poi, di punto in bianco si alzò e proiettò la sua ombra su di me, e io mi sentii precipitare in un abisso fatto solamente di quel colore torbido del suo occhio.

Dal capitolo 12
«Mi spiace molto per ciò che è accaduto ieri, non avrebbero dovuto…» Mi interruppi.
Il changer si era improvvisamente alzato in piedi, e si stava avvicinando piano. Tirai su il mento senza muovermi dalla sedia, finché lui non si chinò fino a essere alla mia altezza, faccia a faccia.
«Sono al corrente della motivazione per cui stai
sacrificando la tua occasione sotto ordine dei tuoi superiori» dichiarò a bassa voce. «Non avrete mai ciò che è mio.»
Si allontanò da me e mi guardò con sufficienza prima di voltarsi. Io rimasi immobile finché non sparì dietro la porta.

 

E vi parlo anche dei personaggi:



Isla Moonshiner
Proveniente dalla famiglia Moonshiner, tra le più influenti dell’Alpha, nonché famiglia maledetta da tempi immemori. Dalla maledizione ha ereditato un aspetto niveo e la resistenza al freddo, che la rende molto appetibile dal punto di vista marziale.
È una dei più potenti guerrieri dell’Istituto, il suo
sogno è quello di ottenere un Legame Eccelso e diventare così membro del Consiglio. Tuttavia, purtroppo, è l’unica origin della sua età a non aver ancora ottenuto una changer con cui legarsi.

Nessuno
Changer dal passato sconosciuto e senza memoria. Non ha un nome, non ha un’identità, ma al di sotto di un blocco che non vuole per nessuna ragione eliminare, custodisce preziose informazioni che più di una persona mira a ottenere.

Diviso tra il bisogno di sapere e la consapevolezza di non doverlo fare, brancola nel buio, finché non diventa sempre più difficile respingere la voce conosciuta e sconosciuta al tempo stesso che gli ordina di ricordare, di guardare fisso nell’abisso.

 

Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!