Segnalazione:
Ti odio ma ti sposo
di
Cinzia Fiore Ricci

Buongiorno lettori,
per Brè Edizioni vi segnalo il romanzo: “Ti odio ma ti sposo” di Cinzia Fiore Ricci.

Biografia:
Cinzia Riccitelli, nata a Roma nel 1971, conosciuta e apprezzata sul web, come Cinzia Fiore Ricci. Ha all’attivo la pubblicazione di due romanzi, “La rosa del mare” nel 2014 con Edizioni Rei (al momento fuori produzione) e “Fino all’ultimo respiro” nel 2016 con Eroscultura, “L’origine del peccato – La profezia – Libro 1: L’inferno” nel 2019, due raccolte di poesie autoprodotte “Essenza di Donna” nel 2017 e “Appassionata_Mente” nel 2018 e diversi racconti: MeravOgliosa per la collana Fucsia della Clown Bianco edizioni, Il limbo delle verità per Progetto Parole, Innamorarsi a Natale selfpublishing, L’appuntamento al buio selfpublishing, Regalo al vetriolo selpublishing, La Vergine selpublishing. Dilettandosi anche in ambito della poesia ha conseguito diversi premi e riconoscimenti. Nel 2021 in coppia con Monia Morganti, l’horror erotico Stanza numero 7, con Brè Edizioni


Genere: romanzo romance
Editore: Brè Edizioni
Data di pubblicazione: 1° marzo 2022
Numero pagine: 70

Sinossi:
Michela è una ragazza con una professione importante e sta ottenendo ottimi risultati. È bella, famosa e dispone di un discreto patrimonio. Per arrivare a queste soddisfazioni ha dovuto abbandonare la sua città, Roma, dove ha lasciato un passato difficile, che non dimenticherà. Come non riuscirà a scordare il male che le ha provocato Alex, il suo ex fidanzato. Ora la donna vuole pensare solo al lavoro e al futuro. Ma una telefonata dei genitori scombina tutti i suoi piani. È costretta a tornare nella capitale, dove la aspetta una sorpresa amara e una scelta quasi obbligata. Deve prendere una decisione che cambierà il percorso prefissato. Più ci pensa e più le pare impossibile. Il cuore, però, non la pensa come lei. Perché ha i battiti accelerati? Perché sente di avere la gola secca? Una scelta obbligata che si trasforma in un’alternativa non così terribile, anzi.

Un prequel di un romanzo che avrà svolte inaspettate. La storia di una donna in carriera. Michela manterrà fede alla promessa di dedicarsi solo al lavoro?

 

Eccovi anche un estratto:
Lui cerca di calmarmi, ma ormai straparlo senza rendermene più conto.

«Fermati, metti un freno alla lingua. Ma possibile che parli così tanto?» mi rimprovera, alzando la voce.

Mi porto una mano al petto e sento i battiti a mille. Tra poco il cuore mi scoppia, penso.

«Cavolo papà, mi farai venire un infarto. Come accidenti ti viene in mente di farmi preoccupare così. Dimmi che succede!» urlo ormai arrabbiata.

La mia non è più una domanda, ma un ordine.

«Aò, bella de papà, io e tu madre stamo bene, nun c’ammazza nessuno, stai serena. Però non ti posso parlare per telefono, è… complicato, dobbiamo fare un discorso importante. Alza le chiappe e vieni a casa!»

Il suo tono è perentorio. Lo conosco, quando fa così non ammette compromessi; è un testardo, proprio come me, però se mi ha fatto una richiesta del genere vuol dire che quello che ha da dirmi è davvero importante.

Non riesco a ribattere, mi ammutolisco e cerco di ricordare tutti gli impegni che ho per riuscire a liberarmi per qualche giorno. Non può essere difficile, del resto sono una maestra nel risolvere gli imprevisti, ne ho fatto la mia filosofia di vita. Mi ripeto in continuazione “dai che ce la fai, ottimismo, sii positiva! Hai la soluzione, devi solo trovarla. Ragiona, cazzo!”

«Ma me stai a sentì!» mi urla mio padre.

La sua voce mi risveglia dal turbine di pensieri dove mi ero aggrovigliata.

«Oh ma che ti strilli, certo che ti sto a sentire, però io sto incasinata. Ho mille impegni in questi giorni, come faccio a liberarmi!»

«Deleghi a cosa, come se chiama…» fa una pausa «cosaa dai! Quella che assomiglia a Csaba dalla Zorza»

Scoppio a ridere. L’accostamento che fa è perfetto.

«Joanna!» gli dico mentre rido a crepapelle.

«Eh, quella. La paghi bene, ci penserà lei. Ti devi sbrigare, c’è poco tempo!» insiste, mettendomi un’ansia addosso incredibile.

«Papà non è così facile. Io…»

Cerco di trovare le parole, ma lui mi interrompe.

«Aò, io adesso devo andare. Stiamo preparando un rinfresco per una galleria che inaugura una mostra. C’ho da fa. T’aspetto domani.»

«Domanii. Ma papà!»

Non mi dà più tempo per ribattere e interrompe la chiamata.

Rimango con il cellulare in mano cercando di capire cosa sia successo negli ultimi cinque minuti. Sono nel pallone, alla faccia dei mantra motivazionali che mi ripeto durante il giorno. La mia sicurezza, tutto ciò che propino alle mie fan stralciate e battute al primo vero inconveniente. In effetti le mie belle frasette preconfezionate valgono se tutto scorre liscio come l’olio, non quando hai un padre capace di sconvolgerti i piani in un attimo. Ho solo una domanda: come faccio adesso?

Con un peso sulla testa che a me sembra più una spada di Damocle mi avvio nella sala riunioni. Joanna ha fatto preparare il caffè e un piattino in porcellana con delle lingue di gatto, che ha posizionato con cura sul tavolo. Afferro un biscotto pensierosa, poi ne prendo un altro, bevo il caffè con lo sguardo fisso nel vuoto e la mia agente mi guarda senza capire.

«Tutto bene tesoro?» mi chiede, e noto che si sfrega le mani con fare agitato.

«Oh ma sì, benissimo. Dai, mettiamoci al lavoro» la rassicuro, cercando con tutte le mie energie super positive di convincere lei e me.

Il video parte. Dopo una sigla divertente con immagini movimentate al ritmo della musica dance, ecco che appaio io, insieme a Tania, in leggings, scarpe da ginnastica e canotta sportiva.

“Buongiorno splendori, buongiorno mondo! Lo so che siete curiosi di provare gli esercizi che io, insieme al prezioso aiuto di Tania la mia personal trainer, abbiamo preparato per voi. Ma prima di iniziare vorrei che ripeteste con me quello che sono certa diventerà il vostro mantra: non esiste bellezza senza amore per sé stessi. Ancora, a voce alta! Non esiste bellezza senza amore per sé stessi. Facciamoci un applauso e iniziamo quest’ora di BodyLove Fitness. La vostra Michela vi ama! Non dimenticatelo mai!”

«Che dici, dovrei cambiare la frase iniziale? Insomma, ripetere sempre le stesse cose all’inizio di ogni video non è troppo monotono? La gente così si stanca, non credi?»

«Non mi pare tu abbia detto cose che hai già detto. Mi piace l’idea di utilizzare il titolo del tuo libro come mantra. E poi tesoro, parliamoci chiaro, la gente ti adora, le vendite dei dvd non sono mai calate, la tua formula, che mai cambia, ma sempre si evolve, non smette di essere vincente. In cinque anni hai venduto più di Jane Fonda negli anni ’80.»

Alzo gli occhi al cielo. Il paragone con la Fonda mi ha stancata e in più mi sa di cafonata, anche perché io sono una nutrizionista, laureata in scienze dell’alimentazione e gastronomia, però a pensarci bene un po’ è anche colpa mia. Sono io che ho voluto infilarmi la tuta e sgambettare davanti a una telecamera, certa del fatto che dobbiamo fare noi per primi quello che cerchiamo di far fare agli altri. Dare l’esempio, come mi ha sempre insegnato mio padre.

«Non so, non credi sia arrivato il momento di fare qualcosa di nuovo?»

«Allora vediamo cosa hai fatto fino a ora: libri e video con il programma completo tra nutrizione e allenamento, coach mentalist per raggiungere il peso forma senza perdere l’entusiasmo, frasi da ripetere ogni giorno per aumentare l’autostima e come affrontare le critiche. Hai milioni di donne che non fanno altro che ringraziarti per aver cambiato la loro vita, e non solo perché possono di nuovo entrare nei loro jeans preferiti, ma perché sono riuscite a guardarsi davanti allo specchio con occhi nuovi. Che cosa vuoi fare di più?»

 

Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!