Intervista all’autore…
Debora Parisi
Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Debora Parisi.
Autrice già conosciuta per il racconto Aqrabuamelu – Gli uomini scorpione.
Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.
Di notte caccio leggende e storie, ma di giorno mantengo la facciata di impiegata e studentessa di lingue. Vivo da sola con la mia gatta di nome Kimba, una veterana di quasi diciotto anni, e ho una casa strapiena di libri. Sono ossessionata da tre cose: animali strani, piante e draghi.
Credo fin da quando ho imparato a scrivere, crescendo e allenandomi l’abilità si è affermata. Inoltre le fiabe che mi raccontavano i miei genitori hanno avuto un grande ruolo nella mia predilezione per il genere fantastico (invece la fiaba di Barbablù potrei considerarla la mia prima storia “del terrore”, escludendo il libro sulle leggende venete che mia madre mi aveva regalato. Le fate della Lessinia sono molto inquietanti).
Beh, principalmente ho pubblicato solo racconti: nelle antologie Racconti del Piemonte e Fiabe e Favole edizioni del 2019 (Il Bosco e Il Drago della foresta) di Historica Edizioni, l’Antologia Guerriere di Mezzelane Casa Editrice (Io sono Lilith), nelle antologie di Letteraturahorror.it Un Natale Horror 2021 (Il Mio Regalo), Premio Letteraturahorror 2022 (Le Tre Sorelle) e Mostri in Italia (La Lamia),quattro racconti nelle antologie Bestie D’Italia volume 2 e 3 (Il Caso Del Basilisco e Fuga da Malaperla), Streghe D’Italia (Il Gatto Nero) e Fantasmi D’Italia (Non è colpa mia); recentemente ho pubblicato anche nell’antologia Eat Read Blood di Saga Edizioni (Una Gentile Nonnina) e due racconti lunghi con Delos Digital (La Fame della Foresta e Aqruabuamelu-Gli Uomini Scorpione).
Dalle leggende o mitologie che leggo e ascolto, ma anche da fatti storici. Sono molto curiosa e mi informo un po’ su tutto.
La maggior parte dei personaggi dei miei racconti sono inventati, eccetto per la protagonista de Non è Colpa Mia, in quanto è la defunta Signora di Palazzo Barolo di Torino: Elena Matilde Provana. Negli altri casi mi sono ispirata a eventi storici o pratiche del folklore realmente esistenti.
Penso sia una valida alternativa all’editoria tradizionale, ho letto libri auto pubblicati di qualità e libri scadenti di case editrici perciò sfaterei la diceria secondo il quale pubblicare con una casa editrice sia sinonimo di un buon prodotto. Non è esente da problematiche, come anche il mondo delle CE.
Domanda non risposta in quanto non è un’autrice self.
Nella mia mente non ci sono pensieri gentili nei loro riguardi. Non condivido la loro politica editoriale.
In questo periodo sono particolarmente produttiva: quest’anno dovrà uscire un romanzo breve folk horror piemontese con Scheletri.com, ma ho anche due storie più corpose da proporre ad altre case editrici, e in più c’è un progetto segreto con NPS Edizioni di cui non posso dire molto.
Non è facile, spesso devo sottrarmi alla scrittura o lettura (per l’attività del blog) per concentrarmi sugli eventi importanti della vita, come il lavoro, la vita sociale e gli esami universitari, ma riesco sempre a crearmi dei brevi momenti “morti” per scrivere.
Devo dire che ne ho molti: da Italo Calvino a Maria Savi Lopez, recentemente ho riscoperto Robert E. Howard e i suoi racconti di Conan e Solomon Kane che mi hanno stregato per le sue ambientazioni cupe e avvincenti, ma anche fantasy come la saga de La Torre Nera, la trilogia di Queste Oscure Materie e Belgariad, parlando invece del genere horror a parte i classici come Lovecraft, Poe o Stephen King, potrei citare anche Edward Lee e Clive Barker per il genere orrorifico estremo, invece per il folk horror menziono Luigi Musolino, autore italiano che considero uno dei talenti italiani del genere.
Bella domanda, credo che il mio libro preferito varia in base al contesto e alla situazione. Potrei dire che sono due titoli: Frankestein e La trilogia de Queste Oscure Materie.
L’editoria italiana penso sia come un mare brulicante di forme di vita bizzarre, a volte affascinanti, a volte grottesche. C’è un tentativo di rinnovamento del mercato ma pare provenire più dalle medie e piccole case editrici e dal mondo del self publishing. L’ambiente di nicchia è sempre stato, storicamente, quello da cui sono partiti i vari movimenti letterari. Per dire, gli scrittori italiani di tali ambienti scrivevano già opere weird e new weird ben prima dell’antologia Bompiani recentemente annunciata (si potrebbero menzionare le opere di Luigi Musolino, di Lucio Bisana, i libri pubblicati da Delos Digital, MoscaBianca edizioni, Hypnos Edizioni, ma potremmo citare anche come precursore il surrealismo di Calvino, Pirandello ecc).
Non aiutano i gusti esterofili, incrementati da una brutta politica di mercato passata (basti pensare al famoso decennale dei “baby scrittori” dove letteralmente le grandi Case Editrici davano in pasto autori giovanissimi e inesperti a un pubblico di lettori feroci, senza neanche sforzarsi di compiere un editing rigoroso).
Insomma, c’è molto lavoro da fare per creare un mercato parallelo a quello anglofono, posso dire che comunque l’ambiente di nicchia italiano è molto vivace e intellettualmente stimolante.
Principalmente su Instagram o sul mio blog:
La mia pagina Instagram: https://www.instagram.com/l_antro_del_drago/
La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/antrodeldrago1
Blog: https://elmicioracconta.blogspot.com/
Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCztSyNGLVWxl1AVJbYSzB5Q
Grazie infinite Debora per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e da piemontese sono molto incuriosita dai tuoi libri a proposito di leggende locali.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.
Buona lettura!