Intervista all’autore…
Stefano Gianuario
Buongiorno lettori,
in collaborazione con Morellini Editore, per questa rubrica oggi vi presento Stefano Gianuario.
Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.
Sono un giornalista professionista da oltre 15 anni, attualmente lavoro nel management di una società editoriale e mi occupo principalmente di sport business.
A essere sincero non ricordo il momento esatto; penso di aver sempre scritto, in una forma o nell’altra, da quando ho saputo tenere la penna in mano decentemente.
Nel 2004 pubblicai un primo racconto, “Le cose di Jack”, a 19 anni. Poi mi son dedicato agli studi e al mio percorso professionale di giornalista. Il primo romanzo, “Vanilla Scent” è stato dato alle stampe da Robin Edizioni nel 2017 e quest’anno con Morellini Editore ho appena pubblicato “Ci penseremo domani”.
Parrà banale ma direi dalla vita. Da ciò che mi circonda, dalle persone.
Sono inventati nella misura in cui ogni persona inventa sé stessa giorno dopo giorno.
“Ci penseremo domani” è la storia di un incontro tra due persone molto diverse per età, genere, percorsi di vita personali e professionali. Due perfetti sconosciuti che in qualsiasi altro contesto non avrebbero motivo forse neanche per scambiarsi un saluto. Eppure una volta che iniziano a parlare percepiscono un richiamo potente, un legame antico, un qualcosa che li spinge a vincere le inibizioni e i formalismi e cominciano con naturalezza a raccontarsi, a confidarsi e dunque, proprio grazie a questo scambio, anche a scoprirsi in qualche modo persone molto diverse da quanto pensassero prima dell’incontro.
Ricerche in senso archivistico direi di no; più di natura antropologica direi.
No. Le mie idee hanno una lunga gestazione in testa e tanti appunti presi alla veloce nei momenti più disparati della giornata. Quando poi mi siedo a scrivere tutto scorre.
Tanti, ma come tutti direi. Il tema vero è saperli riconoscere nel momento in cui avvengono e non a posteriori, con il senno di poi.
In nessuno dei due e in entrambi. Ho cercato di creare un equilibrio tra i due protagonisti, tra le due voci narranti.
Che la vita è fatta di innumerevoli “prime volte” e di incontri potenti e rivelatori. Occorre addestrarsi a riconoscere tutto questo, per non farselo sfuggire, per farne invece tesoro.
Una nuova storia sta iniziando la fase di gestazione di cui sopra. Ma per ora sono ancora innamorato di “Ci penseremo domani” e mi piacerebbe che arrivasse a più persone possibili.
Da circa vent’anni il mio quotidiano è scrivere, quindi la questione non si pone. Certo, la scrittura creativa richiede altri spazi e altri tempi rispetto a quella professionale.
A nessuno in particolare. Ho letto molto e continuo a farlo; rispetto a quand’ero più giovane ho vinto il pregiudizio, allontanando rigidità e preconcetti. Se un qualcosa mi piace, son contento che mi piaccia, a prescindere che sia un esistenzialista francese o il best seller sulla bocca di tutti.
È una domanda impossibile.
Difficile dirne bene. In Italia, ma non solo, vige una sorta di oligopolio composto da un manipolo di grandi editori ai quali è pressoché impossibile arrivare. Al di sotto di questi si trova un sostrato variegato di realtà piccole più o meno serie, più o meno capaci, tra cui si insinuano anche tanti faccendieri che fanno leva sul desiderio di molti aspiranti scrittori di essere pubblicati, anche se non ne hanno le capacità e non hanno fatto un percorso serio di lavoro sulla scrittura. Perché esiste il talento ma anche l’allentamento. E anche il talento più puro non può bastare a sé stesso, deve essere supportato dall’impegno. Il risultato è che molti “impreparati”, diciamo così, vengono abbindolati, spesso gli viene chiesto un contributo economico e si ritrovano ad avere una pubblicazione tra le mani che è spesso impresentabile dal punto di vista narrativo e introvabile nei circuiti distributivi. Per fortuna esistono anche editori come Morellini che, pur in una dimensione da realtà indipendente, lavorano con passione e con tenacia, pubblicando solo quello che ritengono valido e impegnandosi per diffonderlo.
Facebook: https://www.facebook.com/cipenseremodomani
Instagram: https://www.instagram.com/ci_penseremo_domani/
Grazie infinite Stefano per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, ed è vero la vita è fatta di tante “prime volte”, e il problema è proprio riconoscere questi incontri speciali.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
Grazie ancora a Morellini Editore per la collaborazione.
Buona lettura!