La parola all’autore:
REVNION
di
Dario Vergari

Buongiorno lettori,
eccomi con la rubrica “La parola all’autore” (se ancora non la conoscete è una rubrica di approfondimento su autrici e autori e i loro libri, e gli approfondimenti sono scritti direttamente dalle autrici e dagli autori interessati).

Ecco Dario Vergari che ci parla del suo romanzo “REVNION” (in fondo al post tutti i link riguardanti l’autore).


Ci sarebbe molto da dire riguardo a questo romanzo, che si presta bene a più livelli di lettura.
Cosa succederebbe se esistesse un congegno che può ipnotizzare tutta la popolazione mondiale? Soprattutto, che uso ne faresti se fosse in mano tua? Difficile rispondere ad una domanda simile: subito pensi a tutti i vantaggi che avresti, controllando gli altri. Non ci sarebbe più limite a cosa potresti fare e anche l’azione più meschina sarebbe lecita… Almeno, è così che la vedo io… E se invece di fare i propri comodi, tu provassi a cambiare il mondo e renderlo un posto migliore per tutti?
Questo è ciò che fa Drago Ozelot, un ragazzo appassionato di musica e di scienza, che scopre la combinazione perfetta di suoni per controllare la mente umana e assoggettare il mondo intero al suo volere. Grazie alle sue capacità analitiche, che gli consentono di valutare tutto nei minimi dettagli con grande lucidità (non a caso Drago è soprannominato il Meticoloso dai suoi amici) e usare i mezzi di comunicazione a suo favore, il ragazzo riesce ad assoggettare l’intera popolazione mondiale e farsi adorare come il nuovo dio universale.
La trama di REVNION può essere riassunta così. È una storia particolare, ambientata in un’Italia non troppo distante da noi e dove a farla da padrone è un ragazzo che gioca a fare dio.
REVNION può essere catalogato nel genere fantascientifico, dato che ciò che dà l’avvio all’azione è l’invenzione del Dispositivo Emozionale Variabile Intra Limbico, abbreviato in Devil: una sorta di amplificatore che diffonde onde sonore e, tramite esse, manipola l’ascoltatore. Le combinazioni di suoni potrebbero essere infinite, ma Drago sceglie di usare quella che lui chiama “effetto god“: una particolare frequenza che gli permette di essere considerato (e obbedito) come un dio. Il suo intento è ovviamente quello di migliorare il mondo, secondo la sua personale visione delle cose.
Drago è infatti un personaggio controverso: viene presentato come il classico ribelle avverso alla società capitalistica, ma che è pronto a tutto pur di riuscire nei suoi scopi, anche a scapito dei suoi amici più cari. Appare cinico, a tratti crudele e tuttavia ha a cuore le sorti del pianeta. È una figura che mi ha molto affascinata durante la lettura per questa sua ambivalenza che oscilla fra bontà e malvagità. Il mondo che lui vuole creare è un ritorno alla natura, un luogo dove la felicità e l’aiuto reciproco sono all’ordine del giorno e non c’è differenza fra classi sociali, nazionalità od etnie, tuttavia approfitta dell’enorme potere del Devil per rendere realtà questa sua visione.
Il suo comportamento fa riflettere e ci si domanda se è giusto quello che sta facendo o se è sbagliato. Drago agisce infatti in una zona grigia: ciò che fa non è moralmente giusto, ma il suo fine è nobile. Ciò che lo spinge è la visione pessimistica che ha del mondo e dei suoi abitanti, i quali mettono al primo posto gli interessi personali, aggirando gli altri. Dietro REVNION c’è quindi una forte critica alla società attuale che mostra quanto l’uomo può essere dannoso se pensa esclusivamente a se stesso.

 

Grazie tante Dario per averci raccontato queste interessanti informazioni.
Mi ispira la storia, complimenti.

E voi cosa ne dite?

Buona lettura!

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