Segnalazione:
SOCIOLOGIA DELLA NOSTALGIA
di
FRED DAVIS

a cura di
Massimo Cerulo e Daniela Pomarico

Buongiorno lettori,
per Armando editore vi segnalo il saggio: “SOCIOLOGIA DELLA NOSTALGIA” di FRED DAVIS, a cura di Massimo Cerulo e Daniela Pomarico.

Biografie:

MASSIMO CERULO è professore ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli “Federico II” e chercheur associé al CERLIS (CNRS), Sorbonne Paris Cité.

DANIELA POMARICO è dottoranda in sociologia presso l’Université Paul Valéry Montpellier 3 e membro del laboratorio LEIRIS.

FRED DAVIS (1925-1993), professore emerito dell’Università della California a San Diego, è stato una figura di spicco nei campi della sociologia medica, dell’interazionismo simbolico e della sociologia della cultura. Allievo di Herbert Blumer e di Everett Hughes, membro della “seconda scuola di Chicago”, ha svolto studi etnografici e analisi sui consumi culturali diventati pietre miliari della sociologia statunitense

Genere: saggio
Editore: Armando editore
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2023
Numero pagine: 212

Sinossi:
Pubblicato nel 1979, Sociologia della Nostalgia si allontana dalle tradizionali analisi mediche che avevano occupato il campo negli ultimi duecento anni per configurarsi come il primo studio di sociologia delle emozioni nei confronti di un sentimento che svolge precipue funzioni individuali e collettive. Pubblicato per la prima volta in lingua italiana, questo lavoro dimostra come l’interesse sociologico per la nostalgia sia giustificato dal ruolo centrale di quest’ultima nella formazione e nel mantenimento del Sé, nella gestione dei passaggi di status durante il ciclo di vita e nella costruzione e nel mantenimento del senso di identità collettiva di un’intera società. Attraverso un dialogo con alcuni autori classici della sociologia (Schütz, Mead, Blumer, Simmel), Fred Davis pone le basi seminali per quelle che saranno le future ricerche sulla nostalgia nell’ambito delle scienze umane e sociali. Al crocevia tra gli anni ’60 e ’70, in un momento di violenti cambiamenti socioculturali, Davis annuncia il “boom della nostalgia”: un fenomeno che troverà le sue radici e il suo futuro nella nascente società postmoderna dello spettacolo e dei consumi. 

Cosa ne pensate?

Buona lettura!