SETTE BLOG PER UN AUTORE
Come cambia lo sguardo.
Gli inganni del Sessantotto
di Susanna Trippa

Buongiorno lettori,
eccomi con la rubrica “Sette blog per un autore“, creata dal blog Gli Occhi del Lupo, che vi invito a seguire.

Questa rubrica è una sorta di BlogTour, dove i sette blog partecipanti approfondiscono con un post ciascuno, con argomenti diversi, per tutta la settimana, un singolo libro, diverso ogni settimana.

Il libro di cui trattiamo questa settimana è Come cambia lo sguardo. Gli inganni del Sessantotto di Susanna Trippa.

SINOSSI:
«Il corpo principale del libro “Come cambia lo sguardo” è la narrazione dei miei primi trent’anni di vita. E io chi sono? Una persona già nota al pubblico? Con una certa visibilità? No. Sono una persona qualsiasi, una donna in questo caso, che si è trovata a rievocare, con spontaneità e gioia della memoria, momenti della propria vita e intanto, nello scrivere, si accorgeva che questi coincidevano con passaggi epocali soggetti a forti cambiamenti di sguardo. Dai primi anni Cinquanta – quasi un dopoguerra – quand’ancora a Bologna, negli inverni freddi, sentivo odore di frittelle impastate con farina di castagne e cotte per strada, le “mistocchine”, fino ad arrivare al marzo del ’77 ― Radio Alice e gli Anni di piombo come una nube scura… infine l’approdo a Bergamo e all’età adulta. In mezzo, riaprendo i cassettini della memoria, stanno l’ubriacatura del miracolo economico, il Sessantotto e quanto poi ne derivò. Un percorso di vita in quegli anni, da bambina a donna, in cui cambia lo sguardo».

Un messaggio da scoprire

TEMA TRATTATO: Raccontaci la scelta del tema, il messaggio che vuoi arrivi al lettore attraverso le pagine da te scritte

Sì, il mio autore vuole lanciare il messaggio che è stato sbagliato buttare tutto di quell’Italia in cui ha vissuto infanzia e giovinezza dagli anni Cinquanta ai Settanta, è come gettare il bambino con l’acqua sporca. Cosa ci abbiamo guadagnato? si chiede il mio autore. Ci ritroviamo, dagli ideali del Sessantotto, a vivere in un mondo ultra globalizzato, relativistico al massimo, dove Dio è del tutto assente. Questo non va bene, come già ci ammoniva papa Benedetto XVI appena scomparso. Occorre divenire sempre più consapevoli, riflette ancora il mio autore, per riconoscere le trappole che il grande potere globale pone sul nostro cammino. Solo la consapevolezza potrà portare al trionfo della Verità. Scrive lo scrittore psicoterapeuta Claudio Risé: «Ciò che l’Italia produce è uno Stile nel suo senso più elevato, un altro modo di vita rispetto alla società dei consumi standardizzati di massa, la tradizione del “fare bene” che paga anche dal punto di vista economico ma inquieta l’Europa. Un modo che, dalle nostre parti, è di casa da sempre: la ricerca del Bello e del Buono, il sapere di una certa Artigianalità che implica connessione tra cuore e mente. Questa storia inizia con gli Etruschi e diventa favolosa con il Rinascimento» («La Verità», 27 ottobre 2018). Deluso dal Maggio francese, il filosofo inglese Roger Scruton si spostò presto su posizioni conservatrici: «È facile distruggere le cose buone, ma non è facile crearle. Le cose buone sono quelle che ci arrivano sotto forma di patrimonio collettivo: la pace, la libertà, la legge, la civiltà, il senso civico, la sicurezza della proprietà e della vita familiare. Tutte queste cose buone oggi sono messe in pericolo dalle burocrazie transnazionali» (R. Scruton, Essere conservatore, trad. it. D’Ettoris Editori, Crotone 2015). Per paradosso, penso che i conservatori siano i veri rivoluzionari di oggi.

   

Cosa ne pensate?
Vi ricordo di passare anche dagli altri blog partecipanti

Blog partecipanti:
LUNEDÌ – Tutto sul romanzo IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV

MARTEDÌ – Ambientazione IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ – Cast Dream TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ – Un messaggio da scoprire BUONA LETTURA
VENERDÌ – Un’immagine che racconta LIBERA_MENTE
SABATO – Intervista all’autore READING IS TRUE LOVE
DOMENICA – Intervista al personaggio GLI OCCHI DEL LUPO

Buona lettura!