Intervista all’autore…
Valerio Marra
Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Valerio Marra, di cui recentemente vi ho segnalato il suo ultimo romanzo Una notte buia di settembre.
E grazie all’agenzia letteraria Saper scrivere (Saper scrivere si occupa di editoria a tutti i livelli: correzione di bozza, editing, scouting, traduzioni e impaginazioni, ghostwriting e anche ufficio stampa) ho partecipato al BlogTour dedicato, qui il link se ve lo siete perso.
Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.
Ciao Ilaria,
parlare di me non è mai facile. Forse è per questo che scrivo romanzi; mi racconto attraverso i libri. E mi piace così.
In realtà, non saprei dire il momento preciso in cui è nata la passione per la scrittura. Però, da quando ricordo, ho sempre amato creare, inventare storie e mondi dove immergermi e “fantasticare”.
Sono 5 (o 6, se si considera una ripubblicazione), più qualche racconto in alcune antologie.
Tutto quello che mi circonda può essere utilizzato come “potenziale” spunto. Dai fatti di cronaca, al panettiere sotto casa, alla chiacchierata col vicino di ombrellone. Insomma, non esistono regole precise.
Come accennato in precedenza, sono tanti i fattori che interagiscono tra loro, anche nella creazione dei personaggi. Direi che, in genere, sono parti di persone reali che si riuniscono sotto un unico personaggio inventato. Praticamente, pensandoci bene, i miei personaggi sono una sorta di Frankestein…
Ho pochi pregiudizi, ma sono estremamente esigente. Quindi, la cosa più importante è che il prodotto sia curato. Il resto mi interessa meno.
Non sono self e, ovviamente, mi avvalgo sia dello staff dell’agenzia per cui lavoro (Saper Scrivere), che di quello della Newton Compton.
Come detto, ho pochi pregiudizi e, ancora di più, odio criticare. Tuttavia, mi sento di sconsigliare vivamente le EAP.
Sì, ho ricevuto alcune opere commissionate da parte di una grande casa editrice. Si tratta prevalentemente di saggistica. Tuttavia, spero ti tornare presto a scrivere narrativa.
Non sento una reale esigenza di “conciliare” la scrittura. Ormai fa parte della mia vita: praticamente come mangiare, respirare o dormire. Insomma, non devo conciliare: c’è e basta.
Ovviamente leggo molto e sono tantissimi gli autori a cui mi “ispiro”. Se, però, dovessi fare un nome, tra gli autori contemporanei, direi Maurizio De Giovanni.
Sono così tanti che sarebbe limitativo dirne solo uno. Tra gli ultimi che ho letto, però, ho trovato meraviglioso il libro scritto da Oriana Ramunno, “Il bambino che disegnava le ombre”, edito da Rizzoli.
La domanda è abbastanza generica, quindi non saprei cosa rispondere. Diciamo che è un “mondo” come gli altri: ci sono aspetti positivi, altri negativi. Persone oneste e vere, altre meno. Insomma, uno spaccato della realtà. Niente di più, niente di meno.
Sono presente su molti social, ma quello che seguo con più attenzione è il mio profilo personale di Facebook. Qualora vogliate, sono lì!
Grazie mille e buona giornata a tutti voi.
Grazie infinite Valerio per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta e sono curiosa di leggere il tuo libro.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
Continuate a seguirmi per scoprire prossimamente la recensione del suo romanzo Una notte buia di settembre.
Buona lettura!