Intervista all’autore…
Tommaso Sguanci

Buongiorno lettori,
in collaborazione con l’agenzia letteraria Saper scrivere (Saper scrivere si occupa di editoria a tutti i livelli: correzione di bozza, editing, scouting, traduzioni e impaginazioni, ghostwriting e anche ufficio stampa),
per questa rubrica oggi vi presento Tommaso Sguanci.

Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

1 – Raccontaci di te.

Parlare di sé è sempre difficile, si rischia troppo spesso di auto-compiacersi o di annoiare il lettore. Ma proverò a focalizzarmi sulle cose che potrebbero interessare di più ai lettori.

Sono nato a Firenze nel 1980 e vi ho abitato fino ai 22 anni. Poi, spinto da una grande inquietudine e un forte desiderio di capire la vita nella sua essenza, sono entrato a far parte di una comunità spirituale monastica, il cui focus erano la meditazione, lo yoga e l’accoglienza degli altri. Durante quegli anni da monaco ho studiato filosofia e teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Sono stati anni importanti, di formazione personale, spirituale e non solo, anche per la scrittura. L’allora mia guida spirituale, nonché fondatore della comunità, vide il mio desiderio e la mia capacità di raccontare storie e la supportò con ogni mezzo. Purtroppo dopo la sua morte la comunità è andata alla deriva e io, come tanti altri, ne sono uscito, dopo sette anni di dedizione.

Ritrovare un nuovo equilibrio nella vita normale non è stato facile: mi sono dedicato all’insegnamento a scuola per poi interessarmi di Shiatsu, massaggi, yoga e medicina orientale, passione che mi ha fatto viaggiare molto in Asia per formarmi in modo adeguato.

Nel 2016, stanco delle dinamiche provinciali dell’Italia, mi trasferisco in Irlanda, a Dublino, per due anni e mezzo, continuando a scrivere e ad approfondire la passione per la medicina orientale. Lascio l’Isola Verde per passare un periodo in Grecia e trasferirmi finalmente nel paese che più mi ha colpito: il Giappone. Attualmente vivo a Tokyo, sono sposato con una giapponese e abbiamo avuto da poco una fantastica bambina.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Difficile dirlo con esattezza. Ricordo che già alle medie buttavo giù dei racconti e delle poesie, cosa che ho continuato a fare per tutte le superiori. Durante il periodo universitario, con un gruppo di amici, avevamo creato una realtà in cui uno di noi proponeva un titolo e gli altri avevano un mese di tempo per scrivere un racconto breve e inviarlo a tutti. Il primo che lo inviava sceglieva il titolo per il mese successivo. Conservo ancora tutti quei racconti e ogni tanto li rileggo con un sorriso.

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Nel 2014 ho pubblicato una raccolta di racconti con la casa editrice Zerounoundici Edizioni dal nome “Racconti intorno al Fuoco”. Il libro raccoglie storie indipendenti e diverse fra di loro, che hanno il filo conduttore della ricerca interiore, dell’anelito spirituale, della domande che tutti ci chiediamo a un certo punto della nostra vita: da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo. Per essere un esordiente sconosciuto, e soprattutto per essere una raccolta di racconti, il libro ha venduto bene, superando le 600 copie. Scaduto il contratto con la casa editrice, l’ho ripubblicato in self con Amazon, correggendo alcuni parti e aggiungendo un racconto inedito.

A luglio di quest’anno (2022) è uscita la mia ultima fatica: il primo libro di una trilogia fantasy intitolato Cronache delle Multisfere – L’Ombra di Durgash. Si tratta di un intreccio di due storie lontane, parallele, ambientate in due mondi diversi, i cui protagonisti, Leitar e Layra, per cause di forza maggiore, si ritrovano insieme a dover affrontare il ritorno del Demone Durgash, distruttore di mondi e divoratore delle Multisfere. Solo l’Antico è capace di fermarlo ma per invocare il suo aiuto, Leitar e Layra dovranno trovare il modo di viaggiare fra le Multisfere fino al suo Castello Empireo nel Regno di Solaria.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

Il mio background di miti, tradizioni spirituali, religioni, simbologia, esoterismo e via dicendo è sicuramente un grosso bacino da cui pescare le mie ispirazioni. Poi ci sono le letture, i film, gli anime, le serie TV. Le esperienze personali, tipo gli innumerevoli viaggi che ho fatto, sono un’altra risorsa importante per le mie storie. Infine, il misterioso meccanismo che fa scatenare dal sub-conscio un’emozione, un concetto, un’immagine, un personaggio che poi prende vita e si sviluppa quasi autonomamente. A volte basta una parola particolare, un’illustrazione, un evento, un sogno e si libera qualcosa dall’angolo più recondito della nostra mente ed emerge pretendendo di essere ascoltato e raccontato.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Un po’ e un po’. Nel senso che non ho mai scritto di personaggi che fosse identici o molto simili a persone che conosco, ma in molti ho messo atteggiamenti di amici, conoscenti, familiari o sconosciuti incontrati durante la mia vita. A volte sono altri personaggi letterari a ispirarmi (tipo Sun Wukong, conosciuto anche come lo Scimmiotto; oppure Akane Tendo o Shampoo di Ranma, solo per citarne alcuni). L’osservazione degli altri, e di se stessi, è sicuramente il metodo migliore per costruire personaggi a tutto tondo, realistici, che il lettore può toccare.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Penso che si un metodo come un altro per inserirsi nella giungla dell’editoria italiana. Come ogni metodo, ha le sue regole da seguire se si vuole avere “successo”. Ovvero pagare di tasca propria un editor che lavori sul testo, un grafico per la copertina e un esperto di promozione. Cose che, di solito, fa una casa editrice a proprie spese.

Purtroppo, molte CE non possono (o non vogliono) investire adeguatamente sul prodotto e quindi è sempre più frequente pubblicare con case editrici che invece di editing fanno solo correzione di bozze (spacciandolo per editing), che hanno grafici improvvisati e che non fanno promozione, o quasi. Non mi stupisce che sempre più persone si rivolgono al self-publishing.

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

Non ho mai pubblicato in self, se non il mio primo libro allo scadere del contratto con la casa editrice. Ma se scegliessi di farlo, mi affiderei a esperti per l’editing, la copertina e la promozione.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

Che sono il male del mondo e spero che sempre meno gente cada nelle loro trappole.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Sì, sto scrivendo un romanzo fantastico ambientato nella Cina e nell’India del 1100. Ispirato al famoso “Viaggio in Occidente” di Wu Cheng’en, è la storia di una ragazza orfana adottata dal Monastero di Shaolin che viene mandata in missione in India e sul suo cammino incontra un vichingo, un poeta zoroastriano, una zingara e un templare, tutti diretti in India per motivi diversi. Insieme affronteranno il viaggio alla ricerca delle proprie radici, della propria verità.

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

Non le concilio! 😀 Sono uno scrittore particolare, non ho un ritmo di scrittura; scrivo quando ho tempo e sento l’ispirazione. Ultimamente riuscivo a scrivere tutte le settimane, dedicando una giornata tra riguardare il capitolo precedente e scriverne uno nuovo. Poi, tra il lavoro e la nascita di mia figlia mi sono fermato, ma ricomincerò presto! Ho fatto tutto lo schema dettagliato del romanzo, ho scritto tutte le schede dei personaggi. Devo solo mettermi e la storia viene da sé… o quasi.

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

Gli autori che più hanno segnato la mia vita e la mia scrittura sono Tolkien, Michael Ende, Hermann Hesse, J. K. Rowling. Ma anche Calvino, Benni, Murakami Haruki. Fuori dalla letteratura, mi nutro dei film di animazione dello Studio Ghibli, ma anche ad altri come quelli di Makoto Shinkai e Hideaki Anno, i manga di Rumiko Takahashi, Hajime Isayama. In ambito occidentale, mi piacciono i lavori di Spielberg, della Dream Works e di Richard Linklater.

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Non posso dire di avere un libro preferito, ma se devo sceglierne alcuni che rispecchiano i miei ideali di narrazione cito “La Storia Infinita” di Ende e “1Q84” di Murakami Haruki.

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

Dell’editoria italiana penso che se le cose già andavano male una decina di anni fa, adesso siamo vicini al collasso. Siamo in una fase delicata, vengono promossi influencer e “attori” da dare in pasto alla massa e guadagnare con roba di dubbia qualità mentre chi ha valore spesso si perde nel grande Mare Magnum. L’avvento del digitale e delle nuove forme di promozione tramite i SNS sta cambiando il modo di essere scrittori, che non è più quello di chiudersi dentro il proprio studio e buttare giù storie avvincenti, ma è anche e sempre di più quello di agganciare potenziali lettori tramite un duro lavoro sui Social Network. Ovvero lo scrittore DEVE essere anche un promoter e un digital marketer, motivo per cui continuerò a essere uno sconosciuto che scrive per passione 😀

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

La mia email: tommy.sgn@gmail.com

La mia pagina Facebook autore: https://www.facebook.com/tommasosguanciautore

Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/tommy_sgn/

Il mio blog: https://journeybacktothesource.com/it/

 

Grazie infinite Tommaso per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e complimenti per il percorso di vita che ti ha portato in molti posti (Irlanda, Grecia e Giappone sono nazioni che vorrei vsitare anch’io prima o poi) e congratulazioni per la nascita di tua figlia 🙂
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto il suoi libri.

Buona lettura!