Interview Tour:
Intervista all’autore…

Francesca Gerla

Buongiorno lettori,
in collaborazione con l’agenzia letteraria Saper scrivere (Saper scrivere si occupa di editoria a tutti i livelli: correzione di bozza, editing, scouting, traduzioni e impaginazioni, ghostwriting e anche ufficio stampa) partecipo all’Interview Tour per il romanzo L’isola di Pietra, eccovi quindi l’autrice Francesca Gerla.

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

 

1 – Raccontaci di te.

Sono una napoletana che ha vissuto in varie città, per il piacere di conoscerle e di mettersi in discussione. Ho sempre amato le lingue straniere e la letteratura. Ho lavorato per una decina d’anni nell’editoria, e scrivo da sempre. Oggi insegno inglese in un liceo del centro di Napoli.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Quando ero bambina. Vivevo in una casa piena di libri dove il contatto con la carta stampata era vissuto come occasione di crescita, arricchimento ed evasione. Ho ambito sin da piccolissima a dare ai miei lettori anche solo un piccolo contributo ai loro sogni, come capitava a me con i volumi che avevo sempre davanti agli occhi e spesso tra le mani.

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Ho pubblicato vari racconti in varie antologie diverse, nel corso degli anni, e quattro romanzi: L’isola di Pietra, La testimone, Sei personaggi in cerca di Totore, scritto a quattro mani con Pino Imperatore, e La gabbia. Nella mia scrittura attraverso diversi generi, dal romanzo sentimentale al giallo giudiziario, dall’opera comica al thriller psicologico. Stessa cosa capita ai miei racconti. Quanto alla poesia, dicono che si faccia influenzare dalla mia voglia di narrazione e sia spesso tendente a uno stile narrativo.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

In genere da interrogativi, che miro a condividere con i miei lettori. Qual è il confine tra un desiderio autentico e l’accettazione di quanto ci viene imposto dagli altri? Quale quello tra la necessità di accettare le regole e l’inflessibilità nel navigare per un mondo così complesso come il nostro? Quanto la nostra storia familiare ci influenza? Da tutte queste domande, nascono storie che in parte si ispirano a racconti, situazioni, persone reali che incontro nella vita e che, con la loro bellezza e complessità, mi raccontano la realtà e i possibili significati simbolici delle scelte.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Come dicevo prima, spesso mi ispiro a fatti realmente accaduti, di cronaca o di conoscenti, talvolta anche di altri romanzi letti. Non raccontatemi troppe cose: potrei finire con l’infilarvi in uno dei miei romanzi…

6 – Parliamo di “L’isola di Pietra”. Cosa dobbiamo aspettarci? Cosa ci puoi raccontare nei limiti dello spoiler?

Pietra è una donna milanese, rossa, dagli occhi di colore diverso (che sono ispirati ai veri occhi di una mia amica…) e dalle origini ventotenesi. In una delle sue estati sull’isola, da ragazzina, incontra Roberto, un fascinoso ragazzo in vacanza col padre, destinato a cambiare le sorti della protagonista. Sapremo cosa accadrà loro grazie ai ricordi di Pietra, che, in un altro piano temporale, oramai quarantenne si ritrova a partorire da sola in un ospedale napoletano. Cosa l’ha portata in questa città? E perché è sola? Di chi è il bambino? Il romanzo racconterà tutto questo, rispondendo a molte domande ma non a tutte…

7 – C’è un messaggio che vuoi trasmettere al lettore?

La mia intenzione è esplorare insieme al lettore i confini delle nostre aspirazioni, il rapporto tra le nostre radici e le nostre scelte, la possibilità di amare veramente, i limiti della coppia, l’amore ottenebrante verso i figli… non credo ci siano messaggi da trasmettere, ma questioni da indagare, per poter vivere liberamente il proprio presente in maniera consapevole e responsabile.

8 – Il romanzo parla di gravidanza e maternità, c’è un qualcosa di autobiografico nella storia? Qual è il tuo rapporto con questo argomento?

Di autobiografico c’è solo il fatto che sono stata incinta anch’io, avendo due figli, e ho trascorso qualche vacanza da ragazzina a Ventotene, una piccola e deliziosa isola tra Campania e Lazio. Il resto è tutta fantasia!

9 – La protagonista del romanzo è pronta a diventare madre? Lo voleva il figlio o “è capitato” come si suol dire? Cosa ci puoi rivelare di lei? E cosa pensi invece delle donne che non vogliono aver figli?

Pietra è pronta, per quanto possa esserlo qualsiasi donna stia dando alla luce il suo primo figlio. E, benché le sia capitato, lo desidera, molto più di quanto avrebbe creduto in un primo momento… Ha solo avuto bisogno di tempo per elaborare il desiderio di maternità che in lei, a differenza di altre donne come per esempio me, non era manifesto fin da subito.
Quanto alle donne che non vogliono avere figli, penso che sia normale che nel mondo esistano desideri diversi, fortunatamente non siamo tutti uguali ed è corretto che ciascuno segua le proprie aspirazioni. Uno dei vantaggi, infatti, della nostra società, è che la donna può essere completamente indipendente e scegliere cosa fare della sua vita a prescindere dalle aspettative altrui. Credo sia fondamentale coltivare sempre l’indipendenza anche economica, e prendere ogni decisione con consapevolezza e rispetto per sé stessi, oltre che per gli altri.

10 – Domanda particolare: se il libro fosse un colore quale sarebbe e perché?

Sarebbe blu come il mare che ne è protagonista; del resto, il Mediterraneo è protagonista della mia stessa vita. In questo momento vi scrivo guardando il golfo e il Vesuvio dalla mia finestra. Una barca sta rientrando adesso; ed è una visione tutta di luce e di sole, nonostante siano già le sei e mezza del pomeriggio. Quanto siamo fortunati, noi italiani?

11 – Cosa ne pensi del self publishing?

Non mi ha mai attirato, ho bisogno dell’editore come interlocutore.

12 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

Non mi ci sono mai rivolta e non lo farei, né lo consiglio.

13 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Sto facendo l’ultima revisione di una raccolta di poesie. Ho inoltre un altro romanzo nel cassetto.

14 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

Non sempre è facile, tra lavoro, famiglia e impegni personali. Diciamo che non sempre riesco a dedicare il tempo che vorrei, ma credo che quando i miei figli saranno più grandi sarà tutto più facile. Almeno lo spero!

15 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

È difficile rispondere con un solo nome; chi legge in maniera costante avrebbe decine di libri da portare a esempio. Ovviamente non tutti mi hanno colpito o ispirato allo stesso modo… Posso dire però che il titolo è un omaggio all’Isola di Arturo di Elsa Morante. Negli ultimi anni, sono stata fortemente ispirata dalla prosa secca e cruda di Trilogia della città di K di Agota Kristof. Un vero capolavoro, che mi ha segnato in maniera decisiva.

16 – Qual è il tuo libro preferito?

Ce ne sono vari. Io sono una grande fan della letteratura inglese di Sette e Ottocento, ma ho molto amato anche libri di altri paesi, come il Genji Monogatari giapponese, ad esempio. Ho avuto fasi molto diverse nel corso degli anni. Forse oggi risponderei citando di nuovo Trilogia della città di K e i romanzi attuali di alcuni scrittori napoletani.

17 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

È un mondo davvero complesso, in cui orientarsi non è da tutti. Io spesso mi sono scoraggiata… difficile davvero. Ma se pensavo che con la narrativa fosse complicato, ancora non mi ero cimentata con la poesia… inviando le mie poesie a dei concorsi di cui non conoscevo personalmente o di fama gli organizzatori, sono incappata in situazioni davvero particolari, che non racconterò nel dettaglio ma che non rendono onore a molte di queste organizzazioni. Insomma non è semplice.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Su Facebook e su Instagram. Vi aspetto!

Grazie infinite Francesca per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, ed è molto interessante la risposta da cui trai ispirazione per le tue storie. Porsi domande è sempre un bene 😉
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.
E grazie ancora all’agenzia letteraria Saper Scrivere per avermi invitata a partecipare.

Vi lascio infine i dati del romanzo se vi siete persi la segnalazione:

Genere: romanzo narrativa
Editore: Homo Scrivens
Data di pubblicazione: 30 giugno 2023
Numero pagine: 240

Sinossi:
L’isola di Pietra è un romanzo sull’amore e sulla maternità, sulle scelte personali e sull’origine del desiderio; in breve, sulla possibilità di vivere la vita come un’eterna ricerca della propria strada. Tutto, sullo sfondo di una Ventotene che si fa personaggio, che amplifica la sensualità della protagonista, Pietra, figlia della notte e della natura, con i suoi rumori e i suoi silenzi, e gli infiniti profumi della macchia mediterranea. «Questo romanzo racconta la maternità scarnificandola del sacro, la denuda e te la schiaffa sotto il naso per quel che è: difficile, complessa, contraddittoria, qualcosa di enorme che ti riempie e poi ti svuota, e poi ti riempie di nuovo». (dalla prefazione di Lorenzo Marone)

Buona lettura!