Intervista all’autore…
Lorella Del Gesso

Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Lorella Del Gesso, autrice di cui vi avevo già parlato del suo libro con la rubrica La parola all’autore, qui il link se vi siete persi il post.

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

1 – Raccontaci di te.

Sono nata a Berna, in Svizzera, ma da genitori italiani, anzi molisani, emigrati per lavoro all’estero come la maggior parte dei nostri connazionali faceva in quei difficili anni del secondo dopoguerra. Sono tornata in Italia all’età di tre anni ed ho sempre amato il mio luogo di residenza, un piccolo borgo fra ridenti colline ricche di verde, che mi regala una visuale panoramica suprema e variegata (mare da un lato, montagne e alture dall’altro). Tutto questo è sempre stato la mia fonte d’ispirazione per scrivere e buttar giù le mie impressioni o stati d’animo. Ho sempre amato -ed amo- la natura con i suoi colori spettacolari e, insieme ad essa, i suoi più genuini abitanti: gli animali, i gatti in modo particolare. Ne ho sempre avuti fin da piccola e ho imparato a capirli e “mettermi (come ben diceva il Piccolo Principe) alla loro portata”. È proprio da questo mio amore e dalla passione sconfinata che nutro per i felini che è nata la storia del mio ultimo romanzo, Come Un Vento All’Improvviso, Accornero Edizioni, dove narro le vicende di Zeffiro, un gattino che viene abbandonato dalla famiglia che lo aveva adottato solo poche settimane prima, per una banale vacanza estiva. Zeffiro riuscirà a trovare una nuova padrona grazie alla sua docilità, ma il trauma dell’abbandono non riuscirà a cancellarselo di dosso. Poi ci saranno tanti amici-mici che lo sosterranno, in primis Pilar, una certosina amabile e intelligente che lo prenderà davvero a cuore, gli farà da maestra e lo inserirà nella società felina. E ci sarà anche Artemisia, una micetta soffice come un batuffolo di cui Zeffiro si innamorerà…
Ecco, le mie passioni più autentiche sono proprio la scrittura, i gatti e le passeggiate nella natura, oltre che leggere, ascoltare musica e viaggiare.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Come sosteneva una nota scrittrice di cui adesso non ricordo il nome, anch’io posso dire d’aver iniziato a scrivere “fin da quando ho imparato a tenere la penna in mano”. A undici anni ricordo d’aver provato a dar vita ad un piccolo romanzo a metà fra la narrativa e il genere “rosa” dal titolo L’Ultima Speranza, la storia di un amore nato durante una crociera. Certo, mi ero ispirata a qualche libro che avevo letto e che mi aveva piacevolmente impressionato! Subito dopo, verso i quattordici-quindici anni, ho iniziato a scrivere le mie prime poesie. Al liceo ho vinto anche un concorso indetto dalla scuola (avevo diciassette anni) con tanto di diploma: una gran bella soddisfazione. Da allora, sono andata sempre avanti. Ho dato vita ad altre poesie e racconti, di cui la primissima, piccola raccolta pubblicata a ventitré anni per una casa editrice locale, teramana nello specifico. Poi, ho vinto anche altri concorsi di poesia: il Premio Moschetta di Locri nel 2018 e lo scorso ottobre il Premio di prima classificata nell’ambito dell’iniziativa termolese “Io Promuovo il mio Paese”.

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Ho esordito nel 1999 con Attimi, volumetto (quadernino, lo definisco scherzosamente io stessa!) di 5 racconti di stampo rosa. Negli anni successivi, grazie ad un contratto con una Casa Editrice di zona, mi sono dedicata alla stesura di volumi dedicati al settore parascolastico (saggi per le scuole e libri di temi svolti), tra cui: Noi e la Nostra Società, I Temi di Stefania per la Scuola Media, Percorsi di Attualità, Nuova raccolta di Temi per la Scuola Media e il libro per ragazzi La Voce dell’Angelo. Qualche anno dopo, ho iniziato con i romanzi: Fra il Sussurro del Vento (Lalli Editore) nel 2008 e Non Te l’ho Mai Detto (Albatros Editrice) nel 2012. Adesso, una storia di gatti era, a dir poco, immancabile.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

L’ispirazione me la fornisce sempre la vita quotidiana, con le sue facezie o i suoi momenti di sconforto, e poi, i viaggi, le notizie apprese dai media e soprattutto (questo per quanto concerne le descrizioni specie paesaggistiche di cui i miei libri sono decisamente ricche) lo scenario esterno che vedo e ammiro dal mio posto di residenza, una visuale -la definisco io- che “sempre sazia gli occhi e scalda il cuore”.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Anche per i personaggi dei miei libri vale lo stesso: sono sempre un incrocio fra realtà e fantasia, indubbiamente presentano parecchi connotati di persone che conosco (o anche tratti di me stessa) ma poi un po’ di sana inventiva c’è sempre e dà quel pizzico di effervescenza ed originalità alle storie.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Non conosco bene e nel dettaglio questo modo di pubblicare, non avendolo mai fatto, però penso che possa rivelarsi proficuo solo se il libro, poi, avrà una buona e capillare distribuzione. Senza quella, e se resta nell’ombra, serve a ben poco. Anche se oggi internet e i social sono un valido, grande aiuto.

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

No, io mi sono sempre affidata alle case editrici per le mie pubblicazioni, dove i correttori di bozze ci sono -al contrario di ciò che pensano in tanti- e svolgono anche un lavoro meticoloso. Vorrei dilungarmi un attimo a spiegare una piccola curiosità. Per ciò che concerne Come Un Vento All’Improvviso, avevo anche pensato di affidarmi ad un’agenzia letteraria, ma quando ho iniziato a mandare il manoscritto alle case editrici ho ricevuto, fin da subito, talmente tante proposte di pubblicazione che non ce n’è stato bisogno.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

Io, purtroppo, con le CE a pagamento ho pubblicato in precedenza. Come la maggior parte degli scrittori novelli (e inesperti), credevo che per veder stampata e diffusa la propria opera, fosse normale elargire un compenso in denaro agli editori. Nulla di più sbagliato. E, infatti, ho sottolineato “purtroppo” perché ho ben constatato che chi chiede soldi agli autori non è serio e affidabile, non è un editore, ma uno sciacallo che approfitta della vulnerabilità e del desiderio di veder editato il proprio libro per incamerare denaro e non dare nulla in cambio, se non quel certo, prestabilito numero di copie all’autore. Per queste CE, la persona che scrive e il suo testo, non valgono nulla, non fanno distribuzione, né tantomeno promozione del libro.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Si, mi sto dedicando a scrivere il seguito di Come Un Vento All’Improvviso. Ormai, ci ho preso gusto con le vicende dei gatti, soprattutto dell’intera combriccola a cui ho dato vita in questo romanzo (che, tra l’altro parte da un incipit vero e anche molti dei gatti narrati sono stati miei mici, è il caso di Pilar ma anche di Zeffiro, che oggi è grande).

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

La mia vita personale e quotidiana È scrittura. Di essa è costituita e senza di essa non potrebbe esistere. Io scrivo ovunque: sui mezzi pubblici, in macchina (quando non sono io a guidare, però!), tra amici al ristorante, mentre cucino o durante una passeggiata – spesso, devo trovare una panchina e prendere appunti. Ormai, la scrittura è tutta la mia vita.

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

Non c’è un autore specifico e particolare a cui posso dire d’ispirarmi. Semplicemente perché ho letto e leggo tanto e apprezzo molto la scrittura creativa che dà enfasi e fluidità alla narrazione. Tra i miei autori preferiti ci sono Baricco, Elizabeth Richards e Marie Cardinal.

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Ogni giorno, della Richards, l’avrò riletto cinque o sei volte. E poi (posso dirlo?), i miei romanzi, ovviamente.

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

Se devo essere sincera, penso che il mondo dell’editoria è un universo complesso ed anche contorto. Chi riesce a sfondare naturalmente va sempre più avanti e alle grandi case editrici basta il nome dell’autore già noto per continuare a pubblicare i suoi libri. Cosa che non avviene con gli esordienti, si fa fatica e si arranca, i colossi dell’editoria neppure si prendono la briga di esaminare i loro manoscritti, perché tanto “sono sconosciuti” e, in molti casi, destinati a restare tali. Indubbiamente, è un mondo crudele, o meglio, una logica ingiusta.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Tutte le mie pubblicazioni sono sul sito lorella del gesso (scritto esattamente cosi, senza maiuscole). Da poco, ho creato un altro sito: delgessolorellascrittrice.it e la mia email è: lorelladelgesso2@gmail.com. Sono anche presente sia su Facebook che su Instagram.

Grazie infinite Lorella per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e complimenti per tutte le pubblicazioni e i premi vinti.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.

Buona lettura!