Intervista all’autore…
Pamela Luidelli

Buongiorno lettori,
in collaborazione con Simona Mirabello ufficio stampa, per questa rubrica oggi vi presento Pamela Luidelli, autrice di cui vi ho segnalato il romanzo Pennellate di bugie.

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

1 – Raccontaci di te.

È un vero e proprio privilegio potervi rispondere, la vostra curiosità è per me motivo di emozione e ringrazio di cuore per l’opportunità. Risiedo insieme alla mia famiglia sul Lago Maggiore, sorgente d’ispirazione per i miei romanzi. Nonostante gli imprevisti che la vita riserva, trovo comunque il tempo di viaggiare alla ricerca di castelli europei e dei fantasmi che li abitano, con l’intenzione di intervistarli. Peccato che non mi accada mai, ma pazienza: la speranza è l’ultima a morire, la caccia agli spettri non si ferma mai! La mia routine quotidiana prevede lunghe ore trascorse nello studio, in compagnia del fedele amico a quattro zampe Artù, immersa tra le pagine dei libri, sorseggiando talvolta davvero troppe tazze di latte e tè, alla continua ricerca di una nuova storia da raccontare.

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è stata risvegliata molto tardi, quasi come un principe che dormiva, ma sono riuscita a svegliarlo. Tutto è cominciato con la mia passione per la lettura, una dipendenza talmente forte da poter essere equiparata al bisogno di aria fresca. Durante un momento professionalmente difficile, la lettura mi ha aiutato a rilassarmi e proprio all’ora, mio marito ha colto l’occasione per dirmi che con tutta la roba che divoravo potevo provarci anch’io a scrivere qualcosa. Ho deciso di prenderlo sulla parola e, beh, il resto è storia (o meglio, i miei romanzi).

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Confesso senza vergogna di preferire la scrittura di romanzi a quella di racconti, poiché ho sempre molto da narrare. Ad oggi ho pubblicato quattro romanzi: “Un caffè per la vittima” e “Un caffè per l’assassino” Edizioni Horti di Giano, che fanno parte di una serie “cozy mystery” con la protagonista Beatrice Testaccio, una barista pasticciona che si trova sempre coinvolta in casi di omicidio. Il terzo romanzo “Diretto all’inferno” Edizioni Horti di Giano si basa invece su un’investigatrice e un avvocato alle prese con un caso da risolvere nel mondo sportivo, mentre “Pennellate di Bugie” Edizioni Horti di Giano è un romanzo che definisco emotivo sotto molti aspetti.

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

Sono una vera opportunista per quanto riguarda l’ispirazione! Non lascio mai passare l’occasione di trarre spunto da ciò che mi circonda o dalle avventure che vivo in viaggio. Ogni dettaglio, ogni emozione che provo, li inserisco nei miei romanzi con un mix di ironia e sentimento.

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

I personaggi che plasmo a mio piacimento esistono solo nella mia immaginazione, eccetto la mia amata protagonista Beatrice Testaccio – come mi piace ripetere – che rappresenta una parte di me stessa. Sì, anche quella sua testardaggine quando si ostina è un tratto che condivido con lei. E poi, non dimentichiamo la sofferenza per la propria bellezza. Ebbene sì, spesso descrivo anche la maledizione che la segue, ma in fondo, mi prendo in giro da sola con ironia. La mia mente è un posto strano, tuttavia mi trovo benissimo qui dentro.

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Iniziamo col dire che la questione non è affatto semplice. Un self ben curato e sostenuto da un’ottima fase di editing può vantare ampie capacità e talento inequivocabile. Purtroppo, però, un gran numero di persone che si ritengono scrittori pubblicano le loro opere senza cura, rovinando spesso il piacere della lettura, affondando coloro che meriterebbero di essere scoperti. Personalmente, leggo anche i Self e devo ammettere di averne trovati molti di valore, ma altri… non proprio.

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

Per il momento ho sempre pubblicato con case editrici non a pagamento. Prima di inoltrare la mia opera, collaboro attivamente con un editor professionale al fine di presentare un romanzo a mio parere valido, privo di sviste narrative.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

Con franchezza, sono contraria alle case editrici a pagamento che alla fine non sono altro che tipografie e che, a mio avviso, non rappresentano gli interessi dell’autore ma lo danneggiano. Personalmente, preferisco essere respinta se il mio romanzo non è all’altezza piuttosto che cadere nella trappola di pagare per pubblicare un lavoro contenente errori narrativi o grammaticali. Ritengo importante comprendere i propri sbagli e migliorare il proprio lavoro.

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

La mia mente è come un’ape operaia costantemente impegnata. Al momento, sto tessendo la trama di due romanzi, mentre allo stesso tempo mi stuzzica la curiosità di iniziare a documentarmi per il prossimo progetto. Non vedo l’ora di tuffarmi nella ricerca come un archeologo alla scoperta di tesori nascosti. La mia creatività non conosce limiti, e io non sono che un veicolo per il flusso incessante di idee che sgorga dalla mia mente.

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

Ho deciso di abbandonare il mio lavoro per poter dedicare tutte le mie energie e il mio tempo alla scrittura. Credo fermamente che la lettura sia un’attività fondamentale per affinare le proprie abilità di scrittura, ma allo stesso tempo, la scrittura richiede dedizione, fatica e impegno costante. La sera, dopo una giornata di intensa attività, mi dedico con amore alla mia famiglia. Tuttavia, prima di concludere la giornata, mi concedo un momento di relax personale, un’occasione per prendermi cura di me. La mia scelta ricade sulla lettura, un’attività che mi distoglie dalle preoccupazioni quotidiane e mi permette di allentare le tensioni accumulate.

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

In qualità di lettrice, ammetto di avere alcuni scrittori preferiti come Jeri Westerson, Stuart MacBride e Michael Connelly. Tuttavia, da scrittrice, apprezzo ogni autore poiché da ognuno di loro posso imparare qualcosa di nuovo e prezioso. Mi lascio ispirare da tutte le fonti, ma alla fine del processo creativo la mia scrittura assume una forma unica ed individuale. Cercando costantemente di migliorare, attingo dalle diverse esperienze e punti di vista per farne buon uso.

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Non ho un libro preferito, ma la mia libreria conta quasi mille romanzi. Tuttavia, il giallo medievale e quello gotico mi incantano con abilità che sfiorano la magia: mi rapiscono la mente e mi trasportano in mondi misteriosi. In definitiva, sono la mia droga letteraria prediletta. Se una trama mi cattura, sono in grado di completare la lettura dell’intero libro in una sola serata.

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

La mia opinione sull’editoria in generale? Beh, potrei facilmente redigere un dizionario pieno zeppo di informazioni che richiederebbero almeno dieci volumi da biblioteca! Ma non temete, ve la farò breve… sì, anche se mi dispiace deludere quanti si aspettavano una saga epica piena di colpi di scena! Tornando a essere seria parlare dell’editoria presenta molteplici aspetti come le case editrici non a pagamento, quelle a pagamento e il crowdfunding, solo per citarne alcune. Ogni casa editrice, grande o piccola, lavora in modo diverso. Sarebbe comunque, opportuno stabilire dei paletti per disciplinare il settore. Sempre più frequentemente, l’editoria sembra concentrarsi solo sull’autopromozione degli scrittori, dimenticando che il loro impegno primario è quello di credere fermamente nel progetto che hanno acquisito e di supportare l’autore nella sua crescita e diffusione. Purtroppo, in un mondo che valorizza soprattutto l’aura del successo, diventa difficile emergere se non si ha già un nome affermato. Tuttavia, la vera eccellenza letteraria si basa sulla passione del singolo, sulle idee innovative e sulla cura per i dettagli, non sulla fama pregressa. Le case editrici dovrebbero ricordare questo, se vogliono creare opere di valore e fare la differenza nel panorama culturale.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Qualora desideraste mettervi in contatto con me, potrete farlo senza problemi tramite i miei profili social su Facebook e Instagram, raggiungibili utilizzando il nome Pamela Luidelli. In alternativa, vi invito a seguire le mie interviste agli artisti all’interno del canale YouTube PAMLive, oppure ad esplorare il mio nuovo sito di viaggi a basso costo, iviaggilowcostdipamela.com, dove vi condurrò alla scoperta di borghi incantevoli e di leggende locali, offrendovi anche la possibilità di approfondire le location cinematografiche e suggerendovi dei libri appassionanti. In quest’ultimo caso, se siete alla ricerca di nuove letture, vi consiglio di seguire il mio profilo Instagram, uncaffèconpamela, dove potrete trovare le mie recensioni sugli autori più interessanti.

Grazie infinite Pamela per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e hai ragione sei molto ironica 🙂 E concordo su molte risposte, soprattutto sul fatto che la mente degli autori è strana, ma meglio così.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.

Buona lettura!