Segnalazione:
ATTORE ANONIMO

di
AURELIAN SILVESTRU

Buongiorno lettori,
per Graphe.it eccovi il romanzo: “ATTORE ANONIMO” di AURELIAN SILVESTRU.

Attore anonimo è un romanzo di amore e di avventura, con sfumature d i giallo, in cui l’imperatore Nerone, oltre a essere uno dei protagonisti, riveste un ruolo dai significati sorprendenti.

Traduzione di Olga Irimciuc

Biografia:
AURELIAN SILVESTRU è uno dei narratori più letti della Repubblica Moldova. Plurilaureato (Università di Chișinău, Mosca e Il Cairo), è dottore di ricerca in psicologia. Ha scritto romanzi, aforismi, racconti e saggi. Per la sua notevole attività letteraria, ha ricevuto diversi premi, sia nazionali che internazionali, tra i quali ricordiamo l’Ordine della Repubblica, la più importante onorificenza della Repubblica Moldova

Genere: romanzo amore / avventura
Editore: Graphe.it
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2024
Numero pagine: 282

Sinossi:
Dopo molti anni, due amici si ritrovano in una trattoria del centro di Chișinău, capitale della Repubblica Moldova, a ricordare il loro passato e la scomparsa, prematura e tragica, di Florin Montana, pittore di grande talento e loro carissimo amico. Improvvisamente dal racconto del vissuto riemergono amori, sogni, invidie e misteri irrisolti, che li obbligano a vivere un’avventura giocata tra diverse capitali europee e in vari ambiti umani e artistici. I due allestiscono una pièce in bilico tra finzione e realtà. Paradossalmente, il filo conduttore di questa insolita esperienza sarà l’imperatore Nerone, uomo di potere, artista e, soprattutto, anima complessa, travagliata da conflitti e infiammata da feroci ambizioni. Tra i capitoli dai titoli suggestivi, ne incontriamo alcuni ambientati nell’antica Roma, poiché Tudor intende raccontare di un inedito Nerone in un testo a lui dedicato. Tuttavia, come spesso accade agli amanti della scrittura, il personaggio finisce per guidare la mano dell’autore e lo stesso Nerone diviene parte tangibile della storia, materializzandosi. È infatti proprio Nerone ad aiutare Tudor a conoscere meglio se stesso parlandogli della loro somiglianza, della stessa sete e perseveranza, di quel talento che preme per uscire e mostrarsi: sono divorati dalle medesime passioni – dipingere, scrivere, fare teatro – ma anche differenti nelle ambizioni… “Io offro l’ispirazione, incoraggio loro a commettere dei crimini. Io sono l’ideatore dei grandi incendi” dice Nerone compiaciuto. L’incontro con san Pietro completa il quadro dello stile visionario e interessante di Aurelian Silvestru, ma ciò che accadrà nei capitoli finali di Attore anonimo metterà ordine, non senza momenti travagliati tra i tanti nomi e i fatti, mai utilizzati senza uno scopo preciso e ben congegnato. Fin dalle prime pagine, l’autore esalta l’arte in tutte le sue forme, compiendo suggestivi collegamenti con la natura, il mare, la vita stessa. Riflessioni sull’amicizia, sulla solitudine, sul vivere, sulla disperazione e sul rialzarsi cercando le più semplici motivazioni per farlo, che stanno là a portata di mano in attesa di esser viste. E poi la personalità degli attori, quel saper fingere o immedesimarsi che rischia di insinuarsi nella vita reale, ma anche la storia che abbiamo studiato sui banchi di scuola è in questo libro capace di insegnarci qualcosa: Seneca, Nerone, Agrippina, l’antica Roma, hanno un posto d’onore nell’originale costruzione del romanzo e lasciano segni interessanti…

Incipit: Raccontiamo sempre qualcosa di noi stessi. Anche quando manteniamo il silenzio e non pronunciamo neanche una parola. Comunichiamo attraverso i nostri sorrisi, attraverso i nostri movimenti, attraverso il modo in cui giriamo il nostro sguardo. La maggior parte di noi tenta di nascondere il proprio Io che però, di contro, è nato per comunicare. Se gli ostacoliamo la possibilità di esercitare le sue funzioni, il nostro Io comincia a ribellarsi e cerca dei modi alternativi per comunicare. In altre parole, svela al mondo la nostra sofferenza. Una persona attenta e, soprattutto, interessata può leggere facilmente queste emozioni, entrando, senza alcun impedimento, nel giardino nascosto della nostra anima. Era una mattina senza sole, quando i due amici s’incontrarono al parco davanti al Tribunale. Si vedevano di rado, piuttosto per caso. Avevano frequentato entrambi la Facoltà delle Belle Arti, ma nessuno di loro due era diventato pittore. Il talento è una bestia egoista. Non accetta di essere considerato una fonte di guadagno. Dopo aver compreso questa verità, dunque, entrambi si erano allontanati dal cavalletto del pittore, accontentandosi di lavori più pratici che permettessero loro di sopravvivere.

 

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Buona lettura!