Segnalazione:
Fuori dai binari
Vita di B.di
B.B.
Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo / autobiografia: “Fuori dai binari – Vita di B.“ di B.B..
Autrice già conosciuta per il romanzo La vita di B..
Biografia:
Nasce in una grigia cittadina di provincia. Precaria per sua ammissione, poco Social, un po’ più sociale, nata all’inizio degli anni Novanta o forse poco prima, ama la musica, la poesia e la birra.
Genere: romanzo formazione / autobiografico
Editore: self publishing Amazon
Data di pubblicazione: 3 dicembre 2021
Numero pagine: 81
Sinossi:
Chi è B.? Un uomo (o una donna) in fase di transizione? Lesbica, gay, pansessuale? Una… fuori dai binari? Deve capirlo anche B., mentre è divisa (si definisce al femminile) tra torbidi segreti, un uomo con cui vive una relazione travagliata, fatta di stop&go, una donna tanto sensuale, quanto sfuggente, e un amico che l’ha sempre amata in silenzio. In mezzo a tutto questo, c’è un passato di derisioni e di emarginazione per il suo essere diversa. Il corpo di B. ha qualcosa di strano; sfugge alle etichette e, per quanto cerchi di farsi accettare, c’è sempre qualcosa che glielo impedisce. Tra vergogna e perdizione, pudore e trasgressione, la vita di B. è fatta di fratture, ma anche di momenti di abbandono alle pulsioni del corpo. B. è il suo corpo, il corpo è tutto. B. vive, non secondo i dettami sociali perché non è in linea con tali dettami; perciò non è per forza una perdente. Deve solo imparare una cosa. Cosa? E Come?
Vi lascio anche degli estratti:
Estratto 1
La luce della luna mi piace. Sarà perché è un riflesso di sole con l’argento dentro. Sarà perché la notte ha l’effetto di una canna, mi liscia le emozioni nascondendomi dagli occhi che mi guardano come quelle telecamerine bastarde che non vedi ma ci sono. Non dormo, resto ore inginocchiata sul tappeto con le cuffie che mi sparano industrial metal o ballate strappamutande come dice Eva.
Rileggo “La differenza invisibile”, Mademoiselle e Dachez ci azzeccano. Spreco inchiostro perché sono fissata con le parole. Non ce la posso fare, dimentico e poi scrivo e cancello e più cancello più scrivo e rompo le biro che mi macchiano i polpastrelli. Io sono come una Bic: funziono benissimo per un po’, ma mi esaurisco subito.
Le parole le segno sulla mia Moleskine, ho la collezione di Moleskine, anno per anno, un archivio di vita. Leggo, scribacchio, mi intontisco di tenebre per prepararmi al giorno, alla gente, alla curiosità di chi mi chiede se ho il fidanzato. Se voglio sposarmi, se avrò figli. Sui figli rido, non posso, ho ovuli sterili, appassiti, forse sono bulbi che profumano di rosa o di pesce marcio. Non lo dico, ovvio; mi eclisso, prendo distanze di eoni dalle frasi fatte.
Buona lettura!