Segnalazione
IL DELITTO DI CHIAVARI

La strana morte di
Nada Cella
di
IGOR PATRUNO e GIACOMO GALANTI

Buongiorno lettori,
per Armando editore vi segnalo il saggio: “IL DELITTO DI CHIAVARI –  La strana morte di Nada Celladi IGOR PATRUNO e GIACOMO GALANTI.

Biografie:

Igor Patruno, laureato in Filosofia, giornalista e scrittore. Si è occupato di comunicazione. È stato consulente di Rai Cinema. Ha ideato, curato e realizzato festival e mostre. Da qualche anno si dedica solo alla scrittura di libri. Ha pubblicato tra l’altro: Via Poma, La ragazza con l’ombrellino rosa (2010); I campi di maggio (2015); Sotto il cielo di Spagna (2019). Per Armando Editore ha pubblicato Il delitto di via Poma, trent’anni dopo (2020).

Giacomo Galanti, giornalista, scrive per il quotidiano la Repubblica. Attualmente lavora nella redazione della cronaca di Roma. Per nove anni è stato redattore di HuffPost Italia in cui si è occupato principalmente di cronaca e dove cura una rubrica settimanale di spettacoli: “Storie di cinema”. È autore della serie podcast “Le ombre di Via Poma” sull’omicidio di Simonetta Cesaroni prodotto da Gedi Visual e distribuito sulle principali piattaforme.

Genere: saggio
Editore: Armando editore
Data di pubblicazione: 1° luglio 2023
Numero pagine: 278

Sinossi:
Nada Cella ha solo 25 anni il 6 maggio 1996, quando viene trovata agonizzante nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavora come segretaria. L’ufficio si trova in una via centrale di Chiavari, piccola città della costa ligure. A scoprirla in quelle condizioni è proprio il suo datore di lavoro. Sono le 9 del mattino e la ragazza morirà in ospedale poche ore dopo. Fino a quel momento l’esistenza di Nada Cella è molto simile a quella di tante ragazze della sua età. Eppure negli ultimi tempi, come ricorderà spesso la madre Silvana con cui condivideva l’appartamento, la 25enne era preoccupata. Qualcosa la tormentava e voleva cambiare lavoro. Il primo a essere indagato per il brutale omicidio sarà proprio Marco Soracco. Secondo gli inquirenti sarebbe lui il killer. La sua vita, insieme a quella della madre Marisa Bacchioni, viene scandagliata a lungo. Poi la sua posizione verrà archiviata. Il caso di Nada Cella ricorda per certi versi quello di Simonetta Cesaroni. Come per il delitto di via Poma, gli investigatori negli anni percorreranno varie piste, ma ogni volta che la soluzione sembrerà a portata di mano qualcosa andrà storto. Fino al colpo di scena arrivato verso la fine del 2021. La Procura di Genova riapre il caso iscrivendo nel registro degli indagati una persona. Si tratta di una donna che all’epoca era stata sfiorata dall’inchiesta solo per pochi giorni. Ma anche in questo caso, l’entusiasmo iniziale si è affievolito dopo il risultato delle lunghe analisi sui reperti rimasti. Il mistero della morte di Nada Cella potrebbe rimanere per sempre custodito tra i caruggi di Chiavari.

Cosa ne pensate?

Buona lettura!