Segnalazione:
La disciplina dell’imperfezione
di
Giulio Costa

Buongiorno lettori,
per Sperling & Kupfer vi segnalo il saggio “La disciplina dell’imperfezione” di Giulio Costa.

UN VOLUME PER RISCOPRIRE L’IMPORTANZA DI ACCETTARSI FRAGILI, IMPERFETTI, E SUPERARE LA “DITTATURA DELLA PERFORMANCE”. PER RICORDARCI CHE L’EROE NON È COLUI CHE VINCE SEMPRE, MA “COLUI CHE, MOSSO DALLA PASSIONE (EROS) VERSO QUALCOSA, SI IMPEGNA, SI SACRIFICA, SBAGLIA, PIANGE, CROLLA, METTE IN DUBBIO SE STESSO: FALLISCE.”

TRA TRATTAZIONE TEORICA E CASI CLINICI REALI, UN TESTO MODERNO CAPACE DI PARLARE CON SEMPLICITÀ E FRESCHEZZA A ADULTI E ADOLESCENTI. UN SALVAGENTE PER RESTARE A GALLA IN UN MONDO DAL FUTURO INCERTO.

“Scoprire il buio dentro e attraversarlo, piuttosto che fuggire. Questo saggio non nasconde ferite e cicatrici, le rivela. E facendolo ci permette di curarle.”

ANNALISA CUZZOCREA

Biografia:
Giulio Costa, psicologo, psicoterapeuta e dottore di ricerca, si occupa di psicologia della salute e di psicoterapia famigliare. È responsabile del Servizio di psicologia degli hospice per adulti della Fondazione MT. Chiantore Seràgnoli di Bologna. Nel 2013 fonda insieme ad altri soci la cooperativa Nivalis Onlus di Milano, che sviluppa progetti di supporto psicologico per adolescenti e le loro famiglie. Già collaboratore dell’Alta Scuola di Psicologia A. Gemelli dell’Università Cattolica di Milano, è responsabile del Servizio di consulenza psicologica per studenti per la sede di Piacenza della stessa università. È autore del podcast di successo di Vanity Fair Storie che sono anche la tua.

Genere: saggio
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 7 marzo 2023
Numero pagine: 192

Sinossi:
Le generazioni dei nostri padri dicevano che non c’era bisogno di curare la mente, e qualsiasi parola che iniziasse per «psico» suonava come una bestemmia, sussurrata con paura del giudizio altrui. Tuttavia, gli stravolgimenti che stiamo vivendo negli ultimi anni hanno acceso l’attenzione sulla salute psicologica di tutti: dagli adulti ai ragazzi, dalle famiglie alle scuole ai luoghi di lavoro. La sensazione è che quella «società della performance» di cui ancora portiamo i segni, nella quale fallimento e debolezza non sono contemplati, stia cedendo il passo a una nuova realtà basata sulla ricerca della felicità e di tempo da dedicare a sé e ai propri affetti. Riscoprendo al contempo il valore della sofferenza: come scrive Giulio Costa, «ogni trauma merita una storia», e ogni storia merita di essere ascoltata ed elaborata per poter rimettere insieme i pezzi di un mondo che si sgretola, in cui è normale avere paura del futuro. La disciplina dell’imperfezione, con un citazionismo che spazia da Hannah Arendt a Zerocalcare, ci accompagna in un viaggio tra le acque burrascose delle fragilità contemporanee, che il susseguirsi di crisi ed emergenze e la frenesia della quotidianità hanno trasformato nella tempesta perfetta. Una lettura coinvolgente e diretta, per tracciare una rotta e condurre l’imbarcazione della nostra vita verso approdi sicuri, grazie a piccoli suggerimenti per riconoscere le proprie oscurità, accettarle e perdonarle.

Interessante.
Voi cosa ne pensate?

Buona lettura!