Segnalazione:
La Maschera e L’Oltretomba:
Il richiamo degli Apostoli vol.1
di
Cataldo Scatamacchia

Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo “La Maschera e L’Oltretomba: Il richiamo degli Apostoli vol.1” di Cataldo Scatamacchia.

Biografia:
Cataldo Scatamacchia, pugliese, classe 1988, è laureato in Sociologia e specializzato in Scienze Criminologiche per l’Investigazione e la Sicurezza.

Attualmente vive a Milano con la sua famiglia e lavora presso un istituto di credito.

Appassionato lettore di generi fantasy e thriller, muove le sue prime lettere prestando supporto come curatore di ambientazioni, regolamenti e trame in alcuni giochi di ruolo (GdR) sviluppati su piattaforme online.

FACEBOOK: Cataldo Scatamacchia

INSTAGRAM: @scatamacchia.c

Genere: romanzo thriller / noir
Editore: self publishing
Data di pubblicazione: 8 aprile 2023
Numero pagine: 266

Sinossi:
Oltre la criminalità esiste un’ombra ancora più inquietante, che resta in bilico tra il lecito e il proibito, serpeggia nel sacro e si crogiola nel profano.

Alle porte dell’inverno, quattro persone vengono ricoverate in condizioni critiche in diversi ospedali della città. Una sola cosa sembra accomunarle: un simbolo esoterico disegnato sul polso.
Mentre la Procura vuole vederci chiaro, la Santa Sede teme che qualcosa di orribile si annidi in quel mistero.
Ettore Borgia è un criminologo impiegato come archivista in Vaticano. Grazie al suo lavoro, all’apparenza noioso, negli anni è riuscito a portare a galla documenti segreti, testimonianze sconcertanti e rapporti inquisitori; tutto il sapere millenario della Chiesa cattolica.
Conosciuto negli ambienti giudiziari come esperto di occulto, verrà convocato per far luce sulle tenebre della suggestione umana.

 

Vi lascio anche un estratto:
Mi chiamo Ettore Borgia, ho trentanove anni e faccio l’archivista in Vaticano.

Da un po’ di tempo a questa parte però, ho iniziato a collaborare con la giustizia per cercare di tradurre in umano ciò che all’apparenza umano non è.

La laurea in criminologia e il continuo avere a che fare con documenti legati a sette sataniche e pseudo-religioni, hanno fatto di me un esperto dell’occulto, tanto da essermi guadagnato la precedenza tra i consulenti incaricati dalla Procura su questioni … come dire … “PARTICOLARI”.

Sono trascorsi ormai un po’ di anni dalla mia prima consulenza, quella che portò all’arresto di un esponente di spicco di una radicata congrega satanica.

Il colpevole, grazie alla sua inavvicinabile insospettabilità, era riuscito ad accecare gli inquirenti circa la pista da seguire. Il tutto prese inizio da una serie di reati minori come il furto di ostie sacre e il vilipendio di cadavere, fino a sfociare nello sgomento finale quando venne trovato il corpo privo di vita di una giovane donna. Il cadavere era diventato il fulcro celebrativo di un rito occulto, oggetto stesso di una messa nera in nome di sua maestà Lucifero. L’altare in pietra, sul quale la ragazza sembrava dormire, divenne in realtà il letto del suo ultimo sonno, quello eterno.

Non sto qui a tirarmela, sia chiaro, ma grazie al mio lavoro si è data verità al fattaccio, scarcerando tra l’altro un innocente che giaceva in carcere privo di colpe.

Nonostante la chiusura del caso giudiziario, le ultime parole del reo lasciarono intendere che lui rappresentava soltanto una pedina del grande gioco oscuro che c’era alle sue spalle.

Tali dichiarazioni vennero messe a verbale, ma per quanto i giudici avessero provato a cavargli ulteriori dettagli, nulla si concretizzò. Alla fine, si sa come vanno queste cose, no?

La giustizia ebbe il suo colpevole, la stampa il suo scoop e l’opinione pubblica il decantato mostro dietro le sbarre.

La cosa difficile da raccontarvi è che da quel momento la mia vita ha iniziato a scorrere sotto una luce differente. Pur cercando di spiegare con razionalità l’irrazionale tumulto delle suggestioni umane, avevo l’impressione che qualcosa mi seguisse. Non parlo del rumore di passi mentre cammini per strada o dell’ombra minacciosa dietro la tenda. Parlo di qualcosa che scava nel profondo, che cerca disperatamente di trovare il giusto posto dove potersi accucciare per il resto della storia.

Questo qualcosa accarezzava i miei incubi come si fa con un gatto nero sulle ginocchia. Mi rubava il sonno, mi stemperava le emozioni, mi poneva costantemente a contatto con tutto ciò che di marcio c’è nel mio lavoro.

Una bella schifezza da cui stare lontani direte voi! Eppure, vi posso garantire che ne ero attratto. Sentivo costantemente il bisogno di studiare, di approfondire, di indagare, di cercare, di scavare, di essere in qualche modo in contatto con quella parte marcia dell’universo.

Vi chiederete se ho mai ceduto alle tenebre e alle sue lusinghe? O se ho sempre camminato sotto l’inesauribile luce della rettitudine?

La risposta si trova nelle pagine che verranno.

Tutto il resto che sentirete dire in giro sul mio conto sono soltanto fuffa e dicerie.

 

Interessante.
Voi cosa ne pensate?

Buona lettura!