Segnalazione:
L’eredità del bosco
di
Michela Zanarella

Buongiorno lettori,
in collaborazione con Simona Mirabello ufficio stampa vi segnalo la raccolta di poesie: “L’eredità del bosco” di Michela Zanarella, edita Macabor Editore.

Autrice già conosciuta per la raccolta di poesie L’istinto altrove.

Biografia:
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciotto libri. Negli Stati Uniti è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018). Giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. E’ tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM.

Genere: raccolta di poesie
Editore: Macabor Editore
Data di pubblicazione: 30 giugno 2023
Numero pagine: 92

Sinossi:
“Ognuna di queste liriche trasuda vita e fa sentire il suono della natura. Michela Zanarella è sempre autentica, priva di orpelli, priva di inutili digressioni e la ragione è semplice, a lei non interessano gli aloni e le apparenze, lei affronta col cuore la quotidianità e le ragioni dei sogni e il risultato è dinanzi a noi: poesie limpide, Umberto Saba direbbe oneste, poesie che sanno decifrare l’essenza del divenire e farne voce autentica, a volte anche grido, quasi sempre preghiera, invito alla comunione suprema. (dalla prefazione di Dante Maffia).

Vi lascio il comunicato stampa:
Dopo la fortunata raccolta “Recupero dell’essenziale” pubblicata con Interno Libri nel 2022, andata in ristampa dopo soli sei mesi dall’uscita, Michela Zanarella si presenta ai lettori con una nuova silloge “L’eredità del bosco” edita da Macabor, tra le opere vincitrici ex- aequo della prima edizione del premio nazionale di poesia “Vincenzo Pistocchi”. La raccolta, con prefazione di Dante Maffia, prosegue il percorso poetico dell’autrice veneta, romana d’adozione, attenta osservatrice del cosmo e dei suoi elementi. Così scrive Maffia: “Lei racconta le sue sensazioni e si tuffa nella bellezza della natura con una passione che sa di misticismo, con un’accoratezza che mostra la filigrana di un’anima bella e sempre pronta a dimenticare sé stessa per interessi di grande respiro”. Il libro è strutturato in quattro sezioni: la montagna, la luna, luce, memoria. Ogni sezione è introdotta da due citazioni scelte con attenzione per introdurre il lettore al contenuto. Esistono molti punti di contatto con le raccolte precedenti, come ad esempio la ricerca della luce ed una propensione alla riflessione, all’ascolto, ma questa volta la montagna è il centro del libro, specchio del mondo, diventa veicolo dell’ascensione al cielo o del ritorno al principio, oltre che rappresentare il luogo della manifestazione del sacro (ierofania) o del divino (teofania). Zanarella ha abituato il lettore a compiere un percorso e anche in questo progetto c’è tanto da scoprire, non ci sono risposte certe, soluzioni, ma il desiderio di ritrovarsi sempre pronti alla conoscenza, allo stupore, alla meraviglia.

 

Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!