Alfredo parte con l’amico Nanni verso la Città Giusta, luogo immaginario e utopico, per un viaggio di de-costruzione e di emancipazione interiore attraverso una sorta di pseudo-realismo. Colpito a morte e giacente quasi cadavere in una piscina, Alfredo sembra riflettere sulla propria vita. Galleggiando sullo specchio d’acqua, la disgregazione della sua psiche si consuma davanti a lui come fuga dalla Giungla Inestricabile della sua mente, invitando il lettore a pensare che spesso l’immagine che mostriamo di noi stessi si ordina come una deformazione alienata dai desideri che valica la realtà e diviene l’idealizzazione inconscia dell’io.
Vi lascio il comunicato stampa:
Uscirà il 27 gennaio Scogliere d’ombra il nuovo romanzo dello scrittore sardo Marco Casula edito da Intrecci Editore.
Alfredo, colpito a morte, giace quasi cadavere in una piscina. È lì che pare riflettere sulla propria vita. È davvero morto? Gli istanti del suo trapasso sono la rievocazione di un incubo che usurpa un presente angosciante, illusorio e frustrante di piaceri e ambizioni. Alfredo galleggia sullo specchio d’acqua e la disgregazione della sua psiche si consuma in una sorta di fuga dalla Giungla Inestricabile della mente.
L’angoscia prende forma attraverso le sembianze della sua città, al tempo delle aspirazioni giovanili. Alfredo parte, dunque, con l’amico Nanni verso la Città Giusta, luogo utopico, per un viaggio di de-costruzione e di emancipazione interiore. Solo alla fine il protagonista farà una scoperta che sembra banale, ma che per uno che sa di morire (e che certamente morirà) è sconcertante: la vita è un mattino che si ripete tutti i giorni. L’esistenza è un continuo ripiegarsi su se stessa. Dramma psicologico, romanzo di introspezione e ricostruzione. Una riflessione sulla ciclicità della vita: niente muore davvero.
Deve essere interessante, cosa ne pensate?