Segnalazione:
Un colpevole in giuria

di
Ruth Burr Sanborn

Buongiorno lettori,
per Edizioni Le Assassine vi segnalo il romanzo: “Un colpevole in giuria di Ruth Burr Sanborn.

Un mystery scritto nel 1932 che ci porta in America negli anni del proibizionismo e della Grande Depressione e ci ricorda le atmosfere di tribunale alla Perry Mason.

Biografia:
Ruth Burr Sanborn nasce nel New Hampshire, Stati Uniti, nel 1894 e si laurea al Radcliffe College. Nel 1925 si trasferisce con i genitori nel North Carolina, dove morirà a soli 48 anni. Nel corso della sua vita lavora come reporter ed editor per diverse riviste, e sempre per riviste nazionali e straniere scrive più di cento racconti e tre romanzi tra il 1923 e il 1942.

Del suo lavoro come scrittrici di gialli dice: “È davvero divertente scrivere mystery. C’è così tanta eccitazione nel progettarli, perché naturalmente l’omicidio va pianificato […] offre un tale senso di onnipotenza. Così pochi di noi hanno l’occasione di commettere un vero omicidio, ma pensate alla soddisfazione indiretta di eliminare sulla carta l’uomo che ha avvelenato il vostro gatto o il dentista che vi ha tolto un dente”.

Genere: romanzo mistery
Editore: Edizioni Le Assassine
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2022
Numero pagine: 283

Sinossi:
Siamo in America, all’epoca del proibizionismo e della Grande Depressione, e nella stanza della giuria del tribunale di Sheffield dodici giurati devono decidere sulla colpevolezza o innocenza di Karen Garretti, accusata di aver ucciso il suo amante Sebastian Como, contrabbandiere sciupafemmine e proprietario di una distilleria illegale. Molti dei giurati propendono per l’assoluzione, ma sembrano cambiare idea sotto la pressione di Mrs Vanguard, una ricca matrona onnipresente nella vita sociale della cittadina. Il verdetto non è ancora stato emesso quando proprio Mrs Vanguard perde i sensi e poco dopo muore avvelenata. Tutti i giurati sono sospettati, incluso il dottor March, che l’ha assistita nei suoi ultimi momenti di vita. A indagare sul delitto viene chiamato il procuratore Pitt, un vero mastino dai metodi spicci, e il giovane detective Brennon, capace ma inesperto. Un aiuto inaspettato verrà da una giurata, Angeline Tredennick, la cui innata curiosità fornirà preziosi suggerimenti per la soluzione del caso. Un mystery che, oltre a portarci nell’America dei primi decenni del secolo scorso, offre una viva immagine di come venivano percepiti gli immigrati italiani.

Vi lascio il comunicato stampa:

Uscito Un colpevole in giuria di Ruth Burr Sanborn con Edizioni Le Assassine, un mystery scritto nel 1932 che ci ricorda le atmosfere di tribunale alla Perry Mason 

 

Con l’uscita dell’ultimo libro per la collana Vintage Un colpevole in giuria di Ruth Burr Sanborn Edizioni Le Assassine porta lettori e lettrici in America, negli anni del proibizionismo e della Grande Depressione.

Nella stanza della giuria del tribunale di Sheffield dodici giurati devono decidere sulla colpevolezza o innocenza di Karen Garretti, accusata di aver ucciso il suo amante Sebastian Como, contrabbandiere sciupafemmine e proprietario di una distilleria illegale.

 

Un mystery che, oltre a condurre negli anni Trenta del secolo scorso, offre una viva immagine di come venissero percepiti gli immigrati italiani negli Stati Uniti e che, ora come allora, riceve pareri favorevoli dalla critica.

“In questo romanzo Ruth Burr Sanborn mostra un notevole spirito inventivo e un delizioso senso dello humor, qualità che dovrebbero portarla molto lontano.”

Isaac Anderson, The New York Times,

22 maggio 1932

“Un mystery divertente con un omicidio ben pianificato, una vittima che merita di essere tale e una simpatica investigatrice di mezza età. Un romanzo di sorprendente originalità, o almeno lo era all’epoca in cui è stato scritto […] L’omicidio è infatti commesso nella stanza “sigillata” di un tribunale dove si trova riunita la giuria.”

The Passing Tramp,

10 giugno 2020

“Ho scelto questo libro per le atmosfere che sa ricreare, portandoci, attraverso dialoghi serrati tenuti in un’aula di tribunale, all’epoca del proibizionismo, della Grande Depressione e dell’immigrazione dall’Europa – ha dichiarato l’editrice Tiziana Prina. L’autrice sa costruire una trama tale per cui tutti i giurati vengono gradualmente allo scoperto e potrebbero essere i responsabili della morte di uno di loro, senza peraltro tralasciare un legame con l’omicidio che erano venuti a giudicare”.

 

Cosa ne pensate?

Buona lettura!