Intervista all’autore…
Roberto Ricci
Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Roberto Ricci.
Diamogli un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.
Mi chiamo Roberto Ricci. Ho 59 anni e vivo a Ancona dove svolgo la professione di parrucchiere. Ho sempre amato scrivere e nel 2012, dopo aver vinto quell’edizione del Festival letterario LuccAutori con un racconto thriller dal titolo Il Cappotto, ho iniziato a farlo come attività parallela al mio lavoro. La stampa mi ha anche soprannominato il parrucchiere del brivido, visto il genere lettario che scrivo.
La passione per la scrittura ce l’ho da sempre. Sin da ragazzino.
Ho pubblicato quattro romanzi e una ventina di racconti.
Dalla vita quotidiana. La realtà spesso supera qualsiasi fantasia.
I personaggi che creo sono sempre inventati.
Credo sia utile per farsi conoscere e per dare la possibilità di pubblicare, anche a chi non riesce ad arrivare a una casa editrice. L’importante è avvalersi di validi collaboratori, per fare uscire un buon prodotto.
Io pubblico con una casa editrice “Le Mezzelane” e si occupano loro di tutte le fasi. Dall’editing alla copertina.
Ne penso male. Credo sia anche controproducente per un autore pubblicare con loro. Decisamente meglio allora farlo in self.
Sto ultimando un nuovo romanzo e sto scrivendo anche una storia sul cinema del terrore italiano. Sto anche aspettando l’uscita del film tratto dal mio ultimo romanzo “La bambina delle violette”.
Concilio bene le due cose. Anche perché scrivo la sera e nei giorni che ho il negozio chiuso. Domenica e lunedì.
Non ho nessun autore specifico al quale mi ispiro. Nei miei libri si possono trovare riferimenti a Edgar Allan Poe, Stephen King e anche cinematografici come Dario Argento e Mario Bava.
Ne ho tanti. Diciamo Misery di Stephen King e tutti i racconti di Allan Poe.
Quello dell’editoria è un mondo assai complesso. Con l’avvento dei social è divenuto anche caotico. Si sentono tutti dei “grandi” scrittori anche soltanto dopo aver pubblicato un libro in self e letto giusto dai parenti. Bisogna anche avere la fortuna di incontrare le persone giuste, che ti sappiano indirizzare. Un giovane autore deve stare attento a non cadere nelle grinfie delle case editrici a pagamento, ma anche di blogger che si fanno pagare per una recensione. E non pochi euro.
Ho un profilo Facebook: Roberto Ricci il parrucchiere del brivido.
E anche un profilo Instagram: Brivido Ricci
Grazie infinite Roberto per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e complimenti per il soprannome: il parrucchiere del brivido è un ottimo biglietto da visita 😉
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
Buona lettura!