Segnalazione:
Bloody ice
di
Sabrina B.

Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: “Bloody ice” di Sabrina B..

Biografia:
L’autrice del romanzo si chiama Sabrina Bigatti ed è originaria della Valcamonica. Cinquantatré anni, vive con la figlia sedicenne e il marito in Piemonte. Le fanno compagnia anche tre gatti e un simpatico cane. La scrittura è una passione che coltiva da tempo insieme alla pittura e all’esoterismo.  Ha pubblicato diversi racconti nell’ambito delle attività svolte dal Caffè delle Arti di Adro (BS) e che hanno trovato spazio anche nella stampa locale della Valcamonica.

Bloody Ice è il suo primo romanzo breve di genere storico e dark pubblicato nel 2019.

Genere: romanzo storico / dark
Editore: self publishing
Data di pubblicazione: 28 marzo 2019
Numero pagine: 55

Sinossi:
Il giorno di Natale del 1410, quando in Valle Camonica infuriava la lotta tra Guelfi e Ghibellini, in totale spregio della Pace di Breno stipulata nel 1397, accadde un terribile fatto di sangue.
La leggenda narra che a Villa di Lozio, un minuscolo borgo situato alle pendici della maestosa Concarena, i capi Guelfi furono assaliti all’uscita della chiesa dove si erano riuniti per celebrare il Natale. Cercarono di rifugiarsi nel proprio castello, situato su un’altura nel folto della foresta, ma i loro tentativi furono vani.
I Ghibellini avevano deviato il corso di un torrente, le cui acque, ghiacciandosi, si erano trasformate in una trappola mortale…

 

E adesso vi lascio tante informazioni interessanti su questo romanzo:

TRAMA PRINCIPALE DELL’OPERA:
Il romanzo breve “Bloody Ice” , trae ispirazione da una  storia divenuta leggenda e  nota come “L’ eccidio dei Nobili di Lozio”. Essa avvenne il giorno di Natale del 1410 (1409 per alcuni storici) nell’ambito di  una contesa tra Guelfi e Ghibellini, a Villa di Lozio ,una delle quattro frazioni che costituiscono il Comune di Lozio, gradevolissima località situata in Valcamonica ( valle conosciuta anche come Valle dei Segni e resa famosa dalle incisioni rupestri dichiarate Patrimonio  Mondiale dell’Unesco) , alle pendici della spettacolare montagna denominata Concarena. Secondo il racconto, quel giorno fatidico, mentre la famiglia guelfa dei Nobili celebrava solennemente il Natale, la famiglia rivale, i Federici, Ghibellini, al fine affermare la propria supremazia sulla valle,  ne organizzarono l’eccidio in modo assai singolare. Essi resero impraticabili i sentieri trasformandoli in ghiaccio deviando il corso di un torrente. Ai Nobili fu impossibile raggiungere la torre che costituiva il loro rifugio e vennero sterminati. Il romanzo, come  l’autrice precisa, pur ispirandosi a fatti realmente accaduti non vanta pretesa di verità storica ma nasce dal desiderio di delineare il volto e di rendere tangibile la voce di chi ha vissuto accadimenti drammatici spesso ignorati dai libri di storia. Il testo  è diviso in due parti, “Il racconto dei vivi” e “Il racconto dei morti”. Vari personaggi narrano i fatti cruenti,  ciascuno dal proprio punto di vista,  apparendo come fantasmi o ectoplasmi, all’unico superstite della famiglia Nobili, un giovane novizio salvatosi solo perché era lontano, in convento

DESCRIZIONE / CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI PRINCIPALI:
Protagonisti, dunque, sono coloro che, nell’immaginario dell’autrice, vissero il drammatico evento, in cui il ghiaccio, trasformato in una mortale  trappola di sangue (da cui il titolo dell’opera) mutò all’improvviso e drasticamente,  il loro destino. Entrano in scena, quasi in un palcoscenico,  Caterina che, condotta al castello per l’adempimento dello ius primae noctis si innamora del Barone, suo signore; Klara, la baronessa, avida e ambiziosa, che si innamora, invece, del suo rivale, il Conte Giovanni, abile e astuto, sostenuto da una maga capace di mille sortilegi; un soldato fedele che desidera il bottino e una vita tranquilla; un servo ribelle che, invece, la vita vorrebbe cambiarla; una balia innocente che muore per amore dei bambini accuditi; i bambini, figli del Barone, la cui vita viene prematuramente e barbaramente recisa da una morte violenta; un’anziana madre nobile che vede andare in frantumi il proprio mondo e persino un corvo che tutto alla maga riferisce…e altri ancora…Ognuno dei personaggi prende la parola e narra i fatti in prima persona,  dando vita ad un racconto  corale dall’atmosfera gotica e dark che suscita nel lettore le emozioni e l’inquietudine che potrebbero scaturire dalla lettura di un odierno fatto di cronaca.

BREVI NOTIZIE SUI LUOGHI DI AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI PER VISITARLI
Le  rovine del castello dei Nobili di Lozio sono tutt’ora visitabili e possono essere  raggiunte lungo un sentiero ombreggiato dal bosco e facilmente percorribile, adatto anche per famiglie e per bambini.  Per informazioni più dettagliate sui luoghi in cui è ambientata la storia narrata in  Bloody Ice, ci si può rivolgere alla Pro Loco del Comune di Lozio  presso la quale sarà possibile acquisire  utili indicazioni sugli altri itinerari di cui è ricca la zona ( adatti sia a famiglie sia ad escursionisti esperti) ,  sulle strutture ricettive e su ulteriori attrazioni che rendono questa località montana immersa in foreste secolari,  decisamente magica e suggestiva.

 

 

Molto interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!