Segnalazione:
La poesia di Giorgio Caproni
per imparare l’italiano e per conoscere l’Italia
di
Maria Teresa Caprile

Buongiorno lettori,
per Gammarò Edizioni vi segnalo il saggio: “La poesia di Giorgio Caproni per imparare l’italiano e per conoscere l’Italia” di Maria Teresa Caprile.

Biografia:
Maria Teresa Caprile è stata professore a contratto di Letteratura italiana per stranieri presso l’Università di Genova, dove pure è docente dal 2006 nei corsi di Lingua italiana per stranieri, ed è studiosa della Letteratura Italiana, materia nella quale ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Università di Granada. È autrice, in collaborazione con Francesco De Nicola, dei saggi-antologia “Italia chiamò”. 150 anni di storia italiana nelle pagine degli scrittori liguri (De Ferrari, 2010), Gli scrittori italiani e il Risorgimento (Ghenomena, 2011), Gli scrittori italiani e la Grande Guerra (ivi, 2014) e della monografia Giorgio Caproni (“Dante Alighieri”, 2012). Ha curato la ristampa dei romanzi La prova della fame (Gammarò, 2016) di Carlo Pastorino e Sissignora di Flavia Steno (De Ferrari, 2017) e l’edizione delle poesie di Riccardo Mannerini (ispiratore di alcune canzoni di Fabrizio De André) in Il viaggio e l’avventura (Liberodiscrivere, 2009).

Genere: saggio
Editore: Gammarò Edizioni
Data di pubblicazione: 29 agosto 2022
Numero pagine: 334

Sinossi:
Questa proposta di Maria Teresa Caprile di richiamarsi alle parole e quindi alle poesie di Giorgio Caproni è una sfida per dimostrare che chiunque e, perché no, anche uno studente italiano, attingendo dal suo ricco vocabolario, può avviare e arricchire la sua conoscenza della lingua italiana e, inoltre, della nostra cultura e società. Infatti, la produzione letteraria caproniana (anche quella non meno importante in prosa, che però non viene qui esaminata) riflette totalmente la realtà italiana dell’intero Novecento, a cominciare dai primi decenni del secolo, da lui trascorsi nella natia Livorno, agli anni centrali della sua formazione a Genova negli anni Trenta, sino alla seconda metà vissuta a Roma con uno sguardo attento e spesso dolente su un’evoluzione sempre meno confortante della società. E così Maria Teresa Caprile giunge alla conclusione che la conoscenza delle rime “chiare” ed “elementari” delle poesie di Giorgio Caproni, formate dal ricco e personale inventario delle sue parole qui puntualmente censite, può rappresentare un’ideale fonte di apprendimento della realtà italiana, non solo linguistica, del Novecento nei suoi molteplici momenti.

 

Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!