Segnalazione:
ROMA VERSUS VEIO:
Il duello mortale
di
Marco Quaranta

Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: “ROMA VERSUS VEIO: Il duello mortaledi Marco Quaranta, edito NeP Edizioni.

Biografia:
Marco Quaranta è nato nel 1973 a Tivoli (patrimonio dell’UNESCO e sito FAI) e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Roma, ricco di storia, con la compagna e i loro splendidi figli. Una persona eclettica che non ha mai rifiutato un lavoro, dopo diverse esperienze avute in concomitanza con il periodo di studi si è laureato alla L.U.M.S.A di Roma e ha iniziato a lavorare come Assistente Sociale. Le esperienze di lavoro sono state fondamentali nella crescita dell’autore che ha assistito minori, anziani e persone con dipendenze patologiche a Roma e provincia. Avere contatti con tante storie di vita gli ha permesso di osservare la disperazione, il dolore, le gioie, le sconfitte e le vittorie di persone che ogni giorno hanno combattuto e hanno condiviso una parte del loro percorso con Marco. Oggi lavora per l’Amministrazione dell’Ente Locale dove vive e si è occupato (e si occupa) di tante cose partendo dai servizi sociali, passando per servizi sportivi ed altro… molto altro. Subito dopo essersi laureato ha coronato il sogno d’intraprendere la carriera artistica, come la chiama lui “il suo piano B” collaborando con delle compagnie teatrali amatoriali e poi diplomandosi presso l’accademia teatrale “Permis de conduire”; esperienza di grande importanza che gli ha fatto trovare la strada per dare sfogo alle mille idee che infestano la sua “vulcanica” mente, dando vita sul palcoscenico a innumerevoli personaggi, a volte classici, a volte innovativi e a volte solo vivi. Se vedete un suo spettacolo alla fine vi sentirete chiedere una sola cosa “Ti sei emozionata/o”. Perché toccarti il cuore è l’unica cosa che Marco vuole fare.
Ama visitare siti archeologici, musei, mostre e nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni scrive storie e spettacoli teatrali che parlano di sogni e di tante delle cose che ci circondano ogni giorno. Potremmo raccontare del Marco “fu” atleta (M. ama lo sport), oppure del Marco “fu” paracadutista (M. ama lo spirito guerriero), ma oggi vogliamo parlare del suo primo “imprevedibile” romanzo dalla trama dalle mille anime: una finestra sugli anni che hanno fatto grande la repubblica romana, un periodo che pochi autori hanno affrontato, forse per le poche fonti storiche e archeologiche; ma Marco non può essere spaventato da una sfida, specie se può dare sfogo alla sua fantasia per colmare il mistero della storia e così sbrogliare le matasse più intricate.

Genere: romanzo storico / azione
Editore: NeP Edizioni
Data di pubblicazione: 2021
Numero pagine: 448

Sinossi:
Roma versus Veio: il duello mortale è un romanzo storico ambientato nella repubblica di Roma del IV secolo a.C., quando il popolo latino iniziava la sua espansione in Italia a scapito delle etnie rivali. Una folta galleria di personaggi tiene viva la narrazione, che mette in risalto soprattutto la brutale e sanguinosa realtà quotidiana della vita militare nelle legioni romane, spietate ed efficienti macchine da guerra. La dura disciplina degli accampamenti, gli addestramenti spossanti, il gergo da caserma dei legionari infarcito di turpiloquio contribuiscono a delineare un quadro assai realistico del retroterra della potenza bellica di Roma. In questo contesto si innesta il racconto della formazione di Marco Orazio, componente di una delle famiglie patrizie più importanti di Roma, che, appena sedicenne, viene arruolato per desiderio del padre nell’esercito romano e si trova, nonostante l’età, a dirigere il suo manipolo in uno scontro con i nemici. Di indole riflessiva e alle prese con i primi amori adolescenziali, Marco scopre di avere anche predisposizione all’azione, seppur spronata dall’orgoglio patrizio.

ROMA VERSUS VEIO: Il duello mortale” è un romanzo storico ambientato nella repubblica di Roma del IV secolo a.C., nel decimo anno di guerra fra Roma e la città etrusca di Veio, quando il popolo latino iniziava la sua espansione in Italia a scapito delle etnie rivali. Una folta galleria di personaggi tiene viva la narrazione, che mette in risalto soprattutto la brutale e sanguinosa realtà quotidiana della vita militare nelle legioni romane, spietate ed efficienti macchine da guerra. La dura disciplina degli accampamenti, gli addestramenti spossanti, il gergo da caserma dei legionari infarcito di turpiloquio contribuiscono a delineare un quadro assai realistico del retroterra della potenza bellica di Roma. In questo contesto si innesta il racconto della formazione di Marco Orazio, componente di una delle famiglie patrizie più importanti di Roma, che, appena sedicenne.”, viene arruolato per desiderio del padre nell’esercito romano e si trova, nonostante l’età, a dirigere il suo manipolo in uno scontro con i nemici. Di indole riflessiva e alle prese con i primi amori adolescenziali, Marco scopre di avere anche predisposizione all’azione, seppur spronata dall’orgoglio patrizio; innamorato della vita, non intende perderla, pronto a tutto per tenerla stretta; sta scoprendo il sogno dell’amore vero. È riflessivo e irruento allo stesso tempo, una contraddizione che emerge in molti aspetti della sua personalità quando deve confrontarsi con temi come destino e libero arbitrio mettendo a dura prova sé stesso gli insegnamenti del padre e ciò che vede egli stesso.
Il romanzo è un susseguirsi di fervide immagini del mondo romano visto da persone normali. Una storia scritta per il lettore che vuole solo la scusa per leggere un’altra pagina, grazie a una narrazione travolgente che nasconde nuove sorprese e continui sussulti ad ogni capitolo. Una trama avvincente in linea con il periodo storico, per il quale esistono poche fonti e gli archeologi continuano a riscriverne la narrazione.

Personaggi principali
Il romanzo è caratterizzato da alcuni personaggi d’ispirazione storica come MARCO FURIO CAMILLO e PUBLIO CORNELIO SCIPIONE (citati d Tito Livio in Ab Urbe condita) e personaggi di pura fantasia come il giovane MARCO ORAZIO PULVILLO. Il giovane patrizio sarà testimone di uno dei momenti più importanti della storia di Roma antica; inquadrato nel manipolo dei Corvi composto dai primi plebei ammessi nell’esercito romano. Il protagonista sarà proiettato in un mondo crudele e costretto ad abbandonare FLAMINIA l’amore della sua vita. Ma andare in guerra non è solo un gesto eroico e incosciente allo stesso tempo è anche doversi confrontare con l’angoscia di un amore a distanza, con la paura di tornare con una ferita invalidante e scoprire che o di non tornare affatto.
Non possono mancare gli antagonisti come SPURIO VERGINIO e AULO PRISCO che si troveranno nella posizione per ostacolare il nostro protagonista.

Spazio della narrazione
La storia si svolge a nord-est di Roma in un campo di addestramento nei pressi del villaggio di Corniculum (odierno Montecelio) e dintorni (oggi Guidonia) e le campagne intorno Nomentum oggi Mentana-Monterotondo

Tempo della storia
Siamo nell’anno 396 a.C. o meglio CCCLVII ab urbe condita trecentocinquantasettesimo anno dalla fondazione della città di Roma ed è il diciassettesimo anno di vita del giovane Orazio Pulvillo, l’anno in cui si abbandona la toga praetexta e si diventa uomini.

La trama
Marco Orazio Pulvillo all’età di 17 anni risponde alla leva volontaria nel decimo anno di guerra fra Roma e la città etrusca di Veio. Per volere del padre anziché intraprendere la carriera militare da ufficiale, come il suo rango permetterebbe, viene inquadrato come fante nel manipolo dei Corvi e inviato ad addestrarsi nel campo vicino Corniculum, dove conoscerà i suoi compagni di viaggio. In questo periodo di duro lavoro Marco si distinguerà nel bene e nel male, accattivandosi le simpatie di illustri personaggi vicini alla sua famiglia (Marco Furio Camillo e Publio Cornelio Scipione) e le inimicizie di gens rivali degli Orazio (Spurio Verginio e Aulo Prisco). Sarà qui che imparerà a utilizzare delle armi nuove come i pila, giavellotti che in futuro faranno la fortuna dell’esercito di Roma (almeno fino a metà del periodo imperiale) e le tecniche di combattimento manipolari. La natura intraprendente lo porteranno presto a essere riconosciuto come leader naturale, anche se il senso del dovere gli impedisce di accettare ruoli che a suo avviso devono essere assegnati prima a persone più anziane e meritevoli. Tra i compagni si distinguono Fulvio Lamprelio che lo accoglie come un fratellino minore e Lucio Sertorio, il veterano, un po’ il papà della squadra; mentre personaggi come Egerio Collanzio non perdono tempo a sfruttare le capacità del ragazzo anche alla sua insaputa per arricchirsi con le scommesse, uno degli argomenti da non trattare difronte al nobile e irreprensibile Marco.
In questo campo durante il giorno delle nundine Marco incontra Lucia Caisidia che fa nascere in lui un sentimento contrastante con l’amore provato e dichiarato per Flaminia la sia fidanzata lasciata a Roma e dalla quale vuole tornare ad ogni costo.
Il romanzo è un susseguirsi di fervide immagini del mondo romano visto da persone normali

Tematiche fondamentali dell’opera
Marco Orazio Pulvillo oltre a confrontarsi con i mille dubbi di ragazzo che sperimenterà uno stile di vita nuovo diverso, proveniente da un mondo fatto di valori tradizionali tramandati dal padre Primo si scontrerà con il pragmatismo dei plebei; persone viscerali, emotive che lottano in ogni momento della loro vita per sopravvivere. La società romana era una delle più inclusive mai esistite, ma allo stesso tempo portava in se fratture insanabili fra classi sociali e tribù, in un importante momento di crescita il nostro giovane patrizio conoscerà plebei in
grado di conquistare la sua fiducia e che si lèggeranno al nostro eroe in un patto di indissolubile fedeltà.
Marco dovrà capire l’importanza della fede nelle divinità per i plebei e conoscere il suo rapporto con la stessa fede, tramandata nello spirito dei valori tradizionali e vissuta con una mente giovane e influenzata da culture orientali, come quella greca, con un i suoi ideali di una democrazia pura.
Marco è un ragazzo innamorato della vita e non intende perderla, pronto a tutto per tenerla stretta; è innamorato delle cose belle della vita soprattutto di ciò che sta scoprendo ”l’amore”, sono interessanti le riflessioni di questa giovane mente legata al sogno di avere una vita con la sua Flaminia e le paure che la vita militare generano. È riflessivo e irruenti allo stesso tempo, una contraddizione che emerge in molti aspetti della sua personalità quando deve confrontarsi con temi come destino e libero arbitrio mettendo a dura prova se stesso gli insegnamenti del padre e ciò che vede egli stesso.
Si tratta di un romanzo storico sull’antica Roma e in questi casi battaglie e scontri sono il pane quotidiano e nonostante questo l’autore non annoia mai pronto a condividere un punto di vista nuovo, senza scivolare nella retorica esaltazione del impavido guerriero che non ha mai paura. La morte sarà la grande presenza che aleggerà per tutto il romanzo, ricordando a tutti i personaggi di essere semplici uomini. La guerra fa paura e farà sempre paura. In questa storia non si parla di stoici eroi, ma di persone che dovranno farsi coraggio nella speranza di sopravvivere e che scopriranno che da soli sarebbero solo cadaveri, ma insieme sono una forza.

Considerazioni sull’opera
Una storia scritta per il lettore che vuole solo la scusa per leggere un’altra pagina, grazie a una narrazione travolgente che nasconde nuove sorprese e continui sussulti ad ogni capitolo. Una trama avvincente in linea con il periodo storico, per il quale esistono poche fonti e gli archeologi continuano a riscriverne la narrazione.

Molto interessante, lo leggerete?

Buona lettura!