Tre blog per una serie:
La tata
Buongiorno lettori,
oggi ritorna la rubrica Tre blog per una serie, in collaborazione con due bravissime blogger, nonché autrici: Olivia del blog Olivia la Scrittrice e Lucrezia del blog Tra un libro e l’altro… sopravvivo!.
Siamo tutte e tre appassionate di serie televisive e quindi in questa rubrica parliamo di questo argomento.
La rubrica ha cadenza mensile (salvo imprevisti esce il 15 di ogni mese, con alcune eccezioni ad esempio nei periodi festivi ed estivi).
Oggi parliamo di La tata… un’altra serie degli anni ’90.
Sei stagioni per un totale di 146 episodi dove viene narrata la storia di Francesca Cacace, che dopo aver scoperto il tradimento del fidanzato si licenzia dal negozio di proprietà di quest’ultimo… così inizia a cercare un altro lavoro, si ritrova vendere cosmetici porta a porta, suonando a casa Sheffield, dove abita il ricco produttore di musical Maxwell (rimasto vedovo) e i suoi tre figli adolescenti. Guarda caso stanno cercando una tata… e Francesca viene assunta… ma se non conoscete la serie non potete immaginare che razza di tata sarà, ahahah! Vi lascio solo immaginare tutte le risate visto che è una sitcom.
- Qual è il tuo personaggio preferito?
Senza dubbio Niles! Il maggiordomo mi ha fatto ridere un casino con tutti i battibecchi con C.C.. - Qual è una delle scene che più ti è piaciuta?
Come dicevo sopra tutti i “litigi” tra Niles e C.C. sono esilaranti. Una delle preferite è quando Niles è in casa da solo e si diverte, in mutante, a cantare. C.C. entra e lo scopre. Lui rimane pietrificato e poi dice serio: “sa che ora dovrò ucciderla”. - Cosa ne penseresti se facessero un sequel?
Ne sarei felicissima, ma come tutti i seguiti non so se sarebbe all’altezza (personalmente sono pochi i seguiti che mi sono piaciuti come l’originale). - Opinione conclusiva?
Da vedere!
Una serie non impegnativa che fa ridere moltissimo, non si può non conoscerla.
Unico appunto che ho notato solo qualche mese fa quando l’ho rivista, ma che da bambina non ci avevo mai fatto caso, forse anche perché da piccola non l’avevo vista tutta: Francesca dice che ha origini ciociare, poiché immigrata da Frosinone in America (dove si svolge la storia e vive con Zia Assunta), nel corso delle serie ci sono degli episodi con scene che non coincidevano molto, così sono andata a indagare un po’ su internet, scoprendo che la questione “italiana” è dovuta alla traduzione che si fece in fase di doppiaggio. Nella serie originale Francesca (o meglio Fran) è americana, con la particolarità di essere ebraica, per questo ci sono cose che non quadrano molto, tutti i riferimenti all’ebraismo sono stati tolti, travolgendoli con riferimenti ciociari. Chissà perché?
E voi cosa ne pensate di questa serie? La conoscevate?
Mi raccomando andate a leggere anche i post di Olivia e Lucrezia per conoscere le loro opinioni in merito.
Buona lettura… o in questo caso, buona visione!
Ma tela ricordi la scena dove C.C. se n’è andata e Niles la deve richiamare indietro ma lo fa a voce bassissima?
Troppo esilarante!
Io penso che aver cambiato i riferimenti di Francesca sia stata una scelta giusta: noi siamo italiani, da noi essere ebrei non è niente di stravagante come in America.
I riferimenti ciociati hanno reso il personaggio di Francesca più simpatico al nostro pubblico.
Baci!
Sì, che me la ricordo!
Vero, capisco il motivo del cambio e solo che alcune cose se le guardi attentamente (se non sai del cambio) ti sfuggono 😉
Ciao!
I cambiamenti furono fatti perché i produttori volevano avvicinarsi al pubblico europeo.
Un po’ come coi nomi dei personaggi dei cartoni animati che vengono adattati per i vari paesi.
Vedo che condividiamo la stessa scena preferita!
Mitico Niles 🙂
Ti abbraccio.
Vero, anche per i nomi dei cartoni o cose riferite al Giappone o altri dettaglia, a volte troppa censura perfino.
In effetti nemmeno io so se un sequel potrebbe riuscire, in effetti sono sempre un terno al lotto.
Ah, Niles! Che bello un maggiordomo così: è come Alfred di Batman!
Ma ce li vedi insieme, quei due?
Baci
Dai, Niles e Alfred!