Intervista all’autore…
Diletta De Donatis

Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Diletta De Donatis.

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l’intervista.

1 – Raccontaci di te.

Sono nata e cresciuta in Abruzzo, dopo la maturità mi sono trasferita a Milano per frequentare la facoltà di comunicazione, media e pubblicità alla IULM; ho compiuto 20 anni a marzo, perciò il mio percorso è appena cominciato, ma sto cercando di sfruttare tutte le opportunità che questa città mi offre. 

2 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Non sento di poter dire che questa passione sia nata in me, bensì che io sia nata con essa. Mi spiego, non è qualcosa che un giorno non esisteva, e il giorno successivo è spuntato come i funghi in autunno. Credo che questa passione sia sempre stata in me, perché ho sempre sentito, da quando ero bambina, la vera e propria necessità fisica di mettere per iscritto pensieri, considerazioni, storie e scenari immaginari. Non ricordo di aver mai vissuto senza questo stimolo da quando ho imparato l’alfabeto. 

3 – Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?

Per adesso la mia unica opera pubblicata è “La Plaza del Ayuntamiento”, romanzo che ho creato a 17 anni, durante la pandemia Covid 2020, ed è stato poi pubblicato da Rossini Editore nel giugno 2022. 

4 – Da cosa trai ispirazione per le tue storie?

Me stessa e la mia vita. Lo percepisco come buffo e pretenzioso da scrivere, forse anche un po’ egoista, ma da sempre sono le mie personali esperienze a stimolare il mio impulso artistico: non a caso il mio romanzo si ispira ad una storia realmente vissuta. 

5 – I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?

Ricollegandomi a ciò che ho detto precedentemente, la maggior parte delle volte i miei personaggi sono ispirati a persone reali: nel caso del mio romanzo ho semplicemente dato loro uno pseudonimo ma ho descritto minuziosamente tutte considerazioni che coltivo realmente riguardo a persone che fanno parte della mia vita. 

6 – Cosa ne pensi del self publishing?

Un ottimo metodo per lanciarsi nel mondo delle pubblicazioni, che ho preso in considerazione più volte prima di essere contattata dalla mia casa editrice. 

7 – Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?

Domanda non risposta in quanto non è un’autrice self.

8 – Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?

In quanto giovane esordiente nel mondo dell’editoria mi è stato estremamente difficile raccapezzarmi tra le varie offerte. Più volte delle case editrici mi hanno ammaliata tessendo lodi nei miei confronti e presentandosi come tra le più valide sul mercato, per poi buttare giù prezzi da far paura. Credo personalmente che l’arte non abbia prezzo, e probabilmente potrà essere un pensiero ingenuo perché ormai tutto a questo mondo deve essere pagato in un modo o nell’altro, ma ho personalmente preferito affidarmi ad una casa editrice gratuita piuttosto che sborsare gradi cifre.  

9 – Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?

Fortunatamente sento sempre il bisogno di scrivere nelle mie giornate, che si tratti di pensieri, frasi, considerazioni, frammenti di vita, sono sempre all’opera. Soprattutto da quando vivo a Milano ho collezionato numerosissime esperienze, belle e brutte, che da qualche settimana a questa parte ho pensato di raccogliere in un nuovo romanzo. Ma si tratta solo uno spunto di ispirazione che non ancora trova concretezza, forse con il finire degli esami e l’inizio dell’estate comincerò qualche nuovo progetto! 

10 – Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?

Come ho già detto io scrivo sempre, ogni giorno. Probabilmente non riuscirei a vivere senza questa valvola di sfogo, in alcuni periodi critici della mia vita non riuscivo ad alzarmi dal letto la mattina senza prima mettere per iscritto ciò che mi incatenava alle lenzuola. Osservando dall’esterno quelle parole, riescono a prendere una forma e un senso nel mio cervello quando c’è troppo caos. Quindi direi che convivono perfettamente, perché l’una non esisterebbe senza l’altra. 

11 – A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?

Per la scrittura del mio romanzo mi sono ispirata moltissimo agli scritti di Ernest Hemingway, all’epoca avevo anche moltissime suggestioni da parte di Fitzgerald e Virginia Woolf. In generale, il mio è sempre stato uno stile immaginifico che si rifà ai poeti romantici inglesi, ma spesso anche nostalgico e melanconico più tendente al realismo francese. 

12 – Qual è il tuo libro preferito?

Madame Bovary di Flaubert: sotto sotto, lei è il mio alter ego. 

13 – Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?

Tremendo. Si può dire?
Ho sempre sognato di vivere con la scrittura ma più cresco, più faccio esperienza e più capisco che purtroppo se parti dallo zero assoluto, se non sei nessuno, non hai agganci o tanti soldi, le possibilità di farti un nome sono minime (come in tutto, d’altronde). Scherzo sempre sul fatto che di questo passo vivrò veramente solo di scrittura da anziana, mollerò tutto e tutti e mi ritirerò in un eremo a scrivere. Non per chi mi legge, non per chi mi pubblica o mi paga, solo per me stessa.

14 – Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?

Sulla mia email dile.dedonatis@gmail.com e sul mio profilo Instagram diiletta_
Grazie infinite per l’opportunità e per l’attenzione!

Grazie infinite Diletta per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta, e hai ragione: il mondo dell’editoria è tremendo, ma non perdere le speranze!
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.

Buona lettura!