Segnalazione:
Bla bla bla Sud
Perché il PNRR non salverà il Sud e il Paese
di
Pietro De Sarlo

Buongiorno lettori,
vi segnalo il saggio: “Bla bla bla Sud. Perché il PNRR non salverà il Sud e il Paese” di Pietro De Sarlo, edito Altrimedia Edizioni.

Autore di cui ho recensito i romanzi Dalla parte dell’assassino, L’ammerikanoLa congiura delle passioni.

Perchè il sud è rimasto indietro? È possibile un rilancio del sud senza modificare la centralità logistica, amministrativa e politica del Mezzogiorno e del Mediterraneo? De Sarlo inizia un ragionamento da fare per progettare un futuro diverso e migliore, con stile semplice e diretto, ricco di esempi e riscontri. Nella prima parte troviamo una disamina tra miti, pregiudizi e realtà sulla situazione meridionale. Nella seconda parte propone una soluzione per uno sviluppo possibile per colmare i gap che ancora esistono.

Biografia:
Laureato alla Sapienza in Ingegneria, ha un lungo passato manageriale esercitato ai massimi livelli in società italiane ed estere. In tale ambito, come presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, ha promosso diversi interventi a favore della cultura tra cui le borse di studio per dottorati di ricerca in materie umanistiche. Oltre ad alcuni saggi di natura economica, ha pubblicato il primo romanzo nel novembre 2016, L’Ammerikano (premio della giuria al concorso Argentario 2017 e premio San Salvo-Artese, sempre nel 2017, riservato alle opere prime). Per Altrimedia nel 2020 ha pubblicato Dalla parte dell’assassino (Premio Narrativa Giallo/Thriller nell’ambito della quinta edizione del Concorso Letterario Nazionale Argentario 2020 – sezione Narrativa edita) e La congiura delle passioni (Premio letterario internazionale Montefiore, sezione opere edite, quarto classificato; Associazione Culturale Il Faro – Premio letterario città Cologna Spiaggia 2021, sezione Romanzo storico, terzo classificato; Agitazioni letterarie castelluccesi 2021, sezione Romanzi editi, secondo classificato). È appassionato di cucina, vela, sci e motociclismo.

Genere: saggio
Editore: Altrimedia Edizioni
Data di pubblicazione: 2022
Numero pagine: 232

Sinossi:
Noi tutti reagiamo agli stimoli, se pensiamo che il Sud sia abitato da fannulloni che all’Unità d’Italia a oggi campano sulle spalle del Nord operoso dobbiamo chiederci sulla base di quali dati e informazioni la pensiamo così. Perché le cose non stanno affatto in questo modo e i numeri che pubblico lo dimostrano, e sono numeri riscontrabili e certificati perché provengono da banche dati pubbliche e governative. E quindi decidete: «Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio». Come Neo in Matrix sceglierete la pillola rossa? Scegliete se credere alle favole o se volete ragionare con la vostra testa basandovi sulla cruda realtà dei numeri. Siete liberi di pensarla in modo diverso o di arrivare a diverse conclusioni ma nessuno è libero di prescindere da un bagno di realtà.

 

Note dell’autore:
L’ho scritto perché siamo di fronte al più grande insuccesso annunciato della storia economica del Paese e mi pare incredibile che nessuno lo dica chiaramente.

I latini dicevano ab assuetis non fit passio.

Se si propongono sempre le stesse soluzioni, se siamo guidati dai pregiudizi, se non verifichiamo le teorie con la realtà potremmo mai avere risultati diversi che nel passato?

Perché il PNRR dovrebbe funzionare se lo schema usato è lo stesso dei Fondi Europei? Perché mai dovremmo occuparci del Sud se pensiamo che l’origine dei suoi problemi sia antropologica?

Perché il Sud è rimasto indietro? È possibile un rilancio del Sud senza modificare la centralità logistica, amministrativa e politica del Mezzogiorno e del Mediterraneo?

In Bla bla bla Sud. Perché il PNRR non salverà il Sud e il Paese illustro l’inizio di un ragionamento da fare per progettare un futuro diverso e migliore.

Ho cercato di farlo in modo semplice e diretto, ricco di esempi e riscontri, e forse per questo il libro può risultare urticante a chi ha alimentato miti, pregiudizi e falsato la realtà sulla situazione meridionale. 

Eppure le soluzioni per lo sviluppo del Sud ci sono e si può colmare il gap purtroppo ancora oggi esistente con il resto d’Italia.

Noi tutti reagiamo agli sti­moli, se pensiamo che il Sud sia abitato da fannulloni che dall’Unità d’Italia a oggi campano sulle spalle del Nord operoso dobbiamo chiederci sulla base di quali dati e informazioni la pensiamo così.

Perché le cose non stanno affatto in questo modo e i numeri che pubblico lo dimostrano, e sono numeri riscontrabili e certificati perché provengono da banche dati pubbliche e governative.

E se non guardiamo al nostro Paese e al Sud con amore non ci verrà mai nemmeno in testa di cercare delle vie diverse per lo sviluppo.

 

Dalla prefazione di Marco Esposito:
Una scossa. Per riscattare la terra meridionale e per ridare fiducia a chi la abita occorre una scossa. Che Pietro De Sarlo individua in un oggetto ben concreto: il Ponte sullo Stretto. Lo fa da ingegnere attento ai conti e alla durezza dei fatti. Lo fa da uomo di cultura che guarda con passione e sofferenza alla condizione degradata della terra dove è nato e cresciuto e dove, forse, vorrebbe tornare a vivere. E lo fa, soprattutto, con concretezza, inserendosi nel solco di un meridionalismo dell’agire. Perché, se è vero che il Piano nazionale ripresa e resilienza rischia di trasformarsi nell’ennesimo bla bla bla sulla coesione territoriale, De Sarlo non cade nella trappola del chiudersi in difesa e nel suo saggio si discosta dal diffuso chiacchiericcio intorno al tema Mezzogiorno, compreso quello di taluni rappresentanti politici meridionali, per smontare con argomenti e fonti affidabili le false credenze di cui si nutre tanta pubblicistica intorno al tema Sud.

 

Un argomento ultra interessante!
Cosa ne pensate voi?

Buona lettura!