Segnalazione:
Un duca da scegliere
e
Il duca tradito
di
Jess Michaels
Buongiorno lettori,
Numero pagine: 263
Sinossi:
Il suo turbamento, originato durante la festa quando aveva visto Simon e Graham insieme – il futuro che le era stato imposto e quello che non avrebbe mai avuto – aveva causato molti problemi, per di più all’unica persona al mondo a cui non avrebbe mai voluto fare del male.
Nel buio si voltò lentamente verso di lui. «Simon?» sussurrò.
Nessuna risposta. Aveva il viso leggermente girato, quindi Meg non poteva dire se avesse gli occhi aperti o chiusi.
«Simon?» ripeté, questa volta con meno sicurezza.
«Che c’è?» rispose lui, con voce tesa.
«Mi… mi spiace di aver rovinato la giornata» disse lentamente. «Mi spiace di aver causato tutti questi problemi scappando dalla festa.»
Lui non disse niente, ma si mosse un po’ e rilassò leggermente le spalle. Meg lo prese per l’incoraggiamento che non le aveva dato ad alta voce e continuò.
«Sento di dovermi spiegare» confidò con un sospiro. Il buio, l’intimità di essere a letto insieme, tutto contribuiva a dare l’impressione che potesse dire senza timore quello che aveva in cuore. Non tutto, ovviamente. Ma in parte. Se Simon avesse capito, forse sarebbe stato più facile, in qualche modo. «Io… io non voglio sposare lui.»
«Raccontatemi di voi» chiese con un tono un po’ troppo tagliente.
A quel punto Adelaide si girò e lo fronteggiò. Aveva gli occhi spalancati e le mani serrate davanti a sé. «Raccontarvi… di me?»
Graham incrociò le braccia. «Andiamo. Abbiamo tutti un passato. In questo momento mi chiedo come diavolo ve ne restiate a fare da tappezzeria. Siete interessante e intelligente.»
La giovane alzò leggermente gli occhi al cielo. «I due tratti distintivi di una zitella, Vostra Grazia, dovreste saperlo.»
Lui si fece avanti, solo un po’. Non abbastanza per i suoi gusti, ma abbastanza perché gli occhi di Adelaide si spalancassero leggermente nell’oscurità. «E attraente» aggiunse, sorpreso di scoprire che lo pensava davvero.
Nonostante i suoi capelli raccolti, il vestito orrendo e gli occhiali che gli impedivano di vedere bene i suoi occhi, c’era qualcosa di interessante nel suo viso affilato. Zigomi alti, labbra carnose, collo lungo e bello.
Adelaide fece un lungo passo indietro e quelle labbra carnose si assottigliarono in un’espressione corrucciata. «Che cosa state facendo?»
Graham sbatté le palpebre. La maggior parte delle donne avrebbe riso e cinguettato davanti al suo complimento, ma Adelaide sembrava davvero… arrabbiata.
«Che cosa sto facendo?» ripeté e si sentì piuttosto stupido ad aver ripetuto a pappagallo le sue parole.
Lei annuì. «Vi state prendendo gioco di me. Siete stato nelle sale da ballo con me dozzine di volte e non mi avete mai degnato nemmeno di uno sguardo.»
Graham si agitò leggermente. «Be’, non sono più fidanzato adesso.»
Adelaide aggrottò la fronte e smise di tenere intrecciate le mani. Lo fissò per un attimo, due, troppo a lungo, troppo da vicino. E poi lo sconvolse quando gli girò intorno e tornò nella sala da ballo.
«Buonanotte, Vostra Grazia» gli disse da sopra la spalla, fredda e sprezzante.
Lui si voltò a guardarla allontanarsi, la vide chiudersi la porta alle spalle e lasciarlo solo sulla terrazza. Ed era scioccato dal fatto che voleva seguirla. Prenderla per il braccio. Costringerla a continuare la loro conversazione.
E non era qualcosa che si era aspettato quando l’aveva scelta per ballare. E non era qualcosa che voleva. Niente affatto.
Buona lettura!